Brano: [...]he reca sul volto i segni strazianti dell'inedia, è del tutto estranea al quadro esemplare dell'umanità primitiva. La nudità del mendicante non è quella del selvaggio! Ma Adario non si è lasciato ingannare dalle apparenze, dalle conoscenze, dai lumi. Non ha creduto alla felicità dei privilegiati. Ha visto, e può testimoniare sulla condizione di chi è privo di ogni risorsa. Non è cristiano, ma la sua filosofia di selvaggio lo porta a chiedersi: « Comment verroisje languir les Nécessiteux, sans leur donner tout ce qui seroit à moy? » (DL, 208). Un tale dono sarebbe non solo un soccorso pietoso, ma anche, e soprattutto, un atto condizionato dalle abitudini di Adario, dai costumi del popolo a cui appartiene. Già riferiva Lescarbot: « Il n'y a point de pauvres, ny de mendians entre eux. Tous
13 MM, 96. M. ROELENS, Lahontan dans l'Encyclopédie'..., cit., pp. 189 ss., indica un rapporto fra questa pagina e un passo della Histoire des Deux Indes, dove è sottolineata la condanna, da parte dei selvaggi, della « ineguaglianza delle condizioni ».
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[...]) 24. Ma questa stessa ignoranza di ogni cerimonia e culto monoteistico, già notata da Champlain (« Chacun le [Dieu] prioit en son coeur, comme il vouloit ») e deplorata nelle relazioni dei Gesuiti 25, era presentata ora nella prospettiva positiva di un pluralismo o di un universalismo religioso. Quali che siano state in realtà la forma e i limiti in cui
22 Origin and Traditional History of the Wyandotts, Toronto, 1870, cit. da H. P. Biggar nel commento della sua ediz. di J. CARTIER, The Voyages ..., Ottawa, 1924, p. 179.
23 A. J. PERNETY, Dissertation sur l'Amérique et les Américains, in C. DE PAUW, Recherches philosophiques sur les Américains, Berlin, m, 1770, p. 128.
24 Cfr. J. CARTIER, 1.C.; S. CHAMPLAIN, Les Voyages [...] ou Journal très fidèle des observations faites ès descouvertures de la Nouvelle France, Paris, 1613, p. 193; N. PERROT, Mémoire..., cit., p. 12.
25 S. CHAMPLAIN, l.c. J. Tailhan, nel suo commento al Mémoire di N. Perrot, p. 166, cita in proposito alcune relazioni gesuitiche (1626, 1648), che negano l'esistenza, pre[...]
[...]J. CARTIER, The Voyages ..., Ottawa, 1924, p. 179.
23 A. J. PERNETY, Dissertation sur l'Amérique et les Américains, in C. DE PAUW, Recherches philosophiques sur les Américains, Berlin, m, 1770, p. 128.
24 Cfr. J. CARTIER, 1.C.; S. CHAMPLAIN, Les Voyages [...] ou Journal très fidèle des observations faites ès descouvertures de la Nouvelle France, Paris, 1613, p. 193; N. PERROT, Mémoire..., cit., p. 12.
25 S. CHAMPLAIN, l.c. J. Tailhan, nel suo commento al Mémoire di N. Perrot, p. 166, cita in proposito alcune relazioni gesuitiche (1626, 1648), che negano l'esistenza, presso i selvaggi, di ogni forma di culto per il « creatore del mondo ».
LAHONTAN E GLI ARGOMENTI DEL SELVAGGIO 137
quelle popolazioni, prima dell'introduzione del Cristianesimo, abbiano concepito il monoteismo 26, importa osservare che, nel contesto del dialogo, la professione di fede di Adario costituisce un'affermazione del suo diritto a vivere nella religione in cui è nato. Inoltre, visto che le sue opinioni religiose appaiono conformi ai dettami della ragione, come sarà[...]