Brano: [...]e formazioni partigiane, che Togliatti voleva avvenisse sotto «un Comando militare unico», chiaramente intendendo con ciò quello dello Stato Maggiore monarchico che infatti, in agosto, invierà al Nord come proprio rappresentante il generale Raffaele Cadorna (v.), Longo accetta, ma gioca sulle parole: egli si dichiara d'accordo, « anche perché non mancano le direttive in questo senso. Ve ne sono del Comando delle Brigate d'Assalto Garibaldi e del Comando Generale Unificato. [...] Dobbiamo, sì, difendere le posizioni conquistate dalle unità Garibaldine, ma non possiamo pretendere di essere solo noi e sempre noi i primi [...]. Tutta la nostra azione di direzione e di comando deve essere svolta attraverso e in nome dei Comandi unificati regionali e locali, in questi Comandi dobbiamo perciò inviare i compagni più responsabili, quelli che hanno effettivamente in mano l'organizzazione militare e possono, con la loro autorità e la loro esperienza, discutere e decidere ». Siamo ben lontani dallo Stato Maggiore monarchico e dai suoi ufficiali. Venendo al l'altra diretti[...]