Brano: [...] Madama si fermarono davanti all’abitazione di Arturo Torboli, il ragioniere capo del Comune che dopo il 25 luglio aveva avuto l’incarico di liquidare i conti delle Case del fascio. Lo prelevarono e lo uccisero insieme al vecchio antifascista Gerolamo Savonuzzi, ingegnere capo del Comune, sul cosiddetto Montagnone, un rialzo presso le mura cittadine, dove un cippo ricorda ora i due caduti.

Un’altra squadra si recò alla stazione e qui incontrò Cinzio Belletti, un giovane manovale che mai s’era interessato di politica. Lo presero e l’uccisero, senza ragione alcuna, in piazza Boldrini. *

Le salme dei caduti furono lasciate a lungo esposte sui luoghi delle uccisioni e i ferraresi vennero costretti con le armi a seguire il funerale del Ghisellini. Quella tragica notte divenne tristamente proverbiale nel linguaggio dei fascisti, che coniarono perfino il verbo ferrarizzare per definire il trattamento sanguinario al quale, da quel momento, avrebbero sottoposto ogni città italiana soggetta al loro terrore.

I principali autori della strage subirono v[...]

[...], si diede alla latitanza e morì a Roma, prima della revisione del processo; Franz Pagliani, giudicatoa Perugia, poi rimesso in libertà, esercita tuttora la professione medica in quella città;' Nicola Furlotti, condannato a morte nel dopoguerra e successivamente amnistiato, è diventato un esponente del Movimento sociale italiano a Messina ed ha venduto alla stampa a rotocalco le sue memorie.

La madre di una delle vittime, del giovane manovale Cinzio Belletti, riceve invece una pensione di 14.000 lire mensili che arrotonda eseguendo modesti lavori di pulizia.

Bibliografia: Prero Calamandrei, Uomini e città della Resistenza, Bari, 1955; A.N.P.I. Provinciale, Ferrara partigiana, 1951; La Comunità israelitica di Ferrara in memoria dei propri martiri, Ferrara, 1951; Città di Ferrara 15 novembre, a cura del Comune di Ferrara, 1962.

All'eccidio di Castello Estense si ispira il film La lunga notte del '43 del regista Florestano Vancini, tratto da un racconto di Giorgio Bassani {Le storie ferraresi, Torino, 1960).

R.Te.

Estonia

Eesti; Esto[...]

Brano: [...]ascio locale, alla quale probabilmente risaliva la responsabilità del delitto, prese inoltre pretesto da questo per compiere una feroce rappresaglia contro gli antifascisti. Nella notte tra il 14 e il 15.11.1943, spalleggiati da squadre d’azione di altre province, i fascisti ferraresi si scatenarono in una spedizione punitiva che portò all’uccisione di 11 cittadini, tra cui alcuni esponenti dell’antifascismo locale. Furono uccisi Emilio Arlotti, Cinzio Belletti, Pasquale Colagrande (v.), Mario e Vittore Hanau, Giulio Piazzi, Girolamo Savonuzzi, Ugo Teglio, Arturo Torboli, Alberto Vita Finzi, Mario Zanatta.

La lunga notte

Il segretario nazionale del Partito fascista Alessandro Pavolini venne informato dell’accaduto da uno squadrista ferrarese poche ore dopo, mentre stava presiedendo il congresso repubblichino di Verona. Comunicò aM'assemblea la notizia e aggiunse: « Ghisellini sarà immediatamente vendicato ». I delegati ferraresi furono fatti subito ripartire e a loro si unirono squadristi di Verona e Padova. Pavolini dispose inoltre che li seg[...]