Brano: [...]io e che potevo uscire dalla mia pelle?
Rimango sempre un ” popolare ”, il Degasperi dei suoi giovani o dei suoi anni maturi, come un chirurgo rimane un chirurgo, anche se muta ospedale, e un ingegnere ingegnere. Le misure quindi prudenziali non sono mancate e i doveri di padre e marito m’hanno suggerito a tempo debito la smobilitazione. Ma per mutare, avrei dovuto non essere, cioè negare di essere, rinnegare me stesso [...] ». (Dalla Clinica Ciancarelli di Roma, 6.8.1927).
« Molto ricordai e meditai in questi mesi di segregazione e conclusi che molto debbo espiare; ma non, come taluno vorrebbe piegarmi a credere, perché fosse sbagliata la via, ma perché sulla stessa via, ch’è la giusta, non seppi camminare più diritto e più lesto. Se domani bisognerebbe riprendere, è quella la via e non altra che si deve battere. Quando sarà? La vita dell'uomo è troppo breve e pure vorremmo che capisse i disegni di Dio i quali per la nostra miopia sono troppo vasti [...] ». (Dalla Clinica Ciancarelli di Roma, 7.1.1928).
« Per due giorni Meda mi fece compagnia.[...]
[...] conclusi che molto debbo espiare; ma non, come taluno vorrebbe piegarmi a credere, perché fosse sbagliata la via, ma perché sulla stessa via, ch’è la giusta, non seppi camminare più diritto e più lesto. Se domani bisognerebbe riprendere, è quella la via e non altra che si deve battere. Quando sarà? La vita dell'uomo è troppo breve e pure vorremmo che capisse i disegni di Dio i quali per la nostra miopia sono troppo vasti [...] ». (Dalla Clinica Ciancarelli di Roma, 7.1.1928).
« Per due giorni Meda mi fece compagnia. Sai che ho fatto? Ripensandoci mi pare strano che prendessi atto dell'ordine di stare a Roma, senza fiatare, come lo trovassi logico: ed allora, sento anche il parere di Meda, richiamandomi al non concesso colloquio, scrissi e feci consegnare per il direttore generale di P.S. una " nota verbale ", in cui espressi il mio desiderio di ritornare in famiglia e subordinatamente chiesi di recarmi a Borgo alcune settimane (come in licenza) aggiungendo: Credo superfluo dichiarare che mi terrei lontano da ogni attività politica. Chi sa? Forse mi [...]
[...] parere di Meda, richiamandomi al non concesso colloquio, scrissi e feci consegnare per il direttore generale di P.S. una " nota verbale ", in cui espressi il mio desiderio di ritornare in famiglia e subordinatamente chiesi di recarmi a Borgo alcune settimane (come in licenza) aggiungendo: Credo superfluo dichiarare che mi terrei lontano da ogni attività politica. Chi sa? Forse mi risponderanno, forse no. Comunque è fatta [...] ». (Dalla Clinica Ciancarelli di Roma, 2.8.1928).
De Gas peri sull’U.R.S.S,
« Il non accettare il marxismo non vuol dire precludersi l’esame di quanto c’è di buono nel regime sovietico per inserirlo nella nostra civiltà nazionale. Di qui la ripresa dei contatti commerciali e lo sviluppo delle relazioni scientifiche nell'istituto italorusso. La Russia può diventare un grande fattore di progresso e l’Italia sarà ben lieta se potrà contribuire a questo progresso con l’apporto della sua millenaria civiltà e del suo lavoro libero e dignitoso ». (A. De Gasperi, da un discorso pronunciato a Frascati il 26.8.1945).
« C’è qualcos[...]