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Il segmento testuale Chaim Weizmann è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 8Entità Multimediali , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 113

Brano: [...]veniente soprattutto dalla Russia e con l'appoggio di organizzazioni ebraiche americane ed europee (particolarmente importante fu il contributo finanziario di Edmondo Rothschild, del ramo francese della grande famiglia di banchieri, che in quegli anni investì oltre 70 milioni di franchioro per la formazione di comunità ebraiche agricole palestinesi). Nel 1897 sorse in Europa il movimento sionista, dapprima guidato da Theodor Herzl e più tardi da Chaim Weizmann, mirante alla fondazione di un nuovo Stato ebraico in Palestina (si veda la voce Ebrei). Nel 1917 la Palestina fu occupata da truppe britanniche. Nello stesso anno, il ministro degli Esteri inglese Arthur Balfour rilasciò una dichiarazione che prometteva l'appoggio del suo governo per « la fondazione in Palestina di una casa (home) nazionale del popolo ebraico », premettendo però che ciò non doveva ripercuotersi a danno dei

diritti religiosi e civili delle comunità non ebraiche ivi già residenti. Nonostante tali assicurazioni, gli arabi si opposero subito, e decisamente, aH’orientamento in[...]

[...]stina e, negli anni seguenti, l’immigrazione ebraica aumentò (33.801 persone nel 1925). Nel 1929 si ebbero rivolte arabe a Gerusalemme, Hebron e Safad, immediatamente stroncate dagli inglesi che accompagnarono le repressioni con una dichiarazione del 1930, la quale prometteva un maggior controllo della immigrazione ebraica in Palestina e protezione per gli interessi dei contadini e dei fittavoli arabi. Per protestare contro questa dichiarazione, Chaim Weizmann rassegnò le dimissioni dalla presidenza dell’organizzazione sionista mondiale. Davanti alla pressione sionista, il primo ministro laburista Ramsay MacDonald fece macchina indietro e, alla rinnovata richiesta araba di avere in Palestina un governo democratico e l’indipendenza nazionale, i « protettori » inglesi opposero un netto rifiuto. Secondo un censimento del 1931, la Palestina aveva in quel momento 1.035.154 abitanti, di cui gli ebrei erano appena 175.000, ossia il 17% della popolazione totale. Dopo il 1933, davanti al terrore antisemitico scatenatosi in Germania e Polonia, l’immigrazione[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 114

Brano: [...]che precedette la cessazione del protettorato britannico, forze ebraiche presero le città di Haifa, Jaffa, Tiberiade, Safad e cominciò l’esodo in massa della popolazione araba da tutti i territori sotto controllo ebraico. Mentre le forze della Lega araba si preparavano a intervenire, il 14.5.1948 il Consiglio nazionale ebraico e il Consiglio generale sionista, a Tel Aviv, proclamarono lo Stato di Israele. Ben Gurion fu designato primo ministro e Chaim Weizmann fu eletto presidente dal Consiglio provvisorio.

Gli Stati Uniti riconobbero subito de facto il nuovo governo, mentre l’U.R.S.S. fu la prima ad accordargli un riconoscimento di diritto (17 maggio).



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 115

Brano: [...]e pro

prie truppe, trasferendo alla Giordania i territori palestinesi che aveva occupato. L’Egitto continuò a tenere chiuso al traffico israeliano il canale di Suez. L’11.5.1949 lo Stato di Israele fu riconosciuto membro deH’O.N.U.

Costruzione dello Stato Le elezioni del gennaio 1949 dettero la maggioranza relativa (46 seggi) al partito socialdemocratico Mapai, il cui leader David Ben Gurion formò un governo di coalizione con il centro.

Chaim Weizmann venne eletto presidente della repubblica nel febbraio 1949. Negli anni seguenti continuò l’immigrazione ebraica, con la punta più alta di 239.000 arrivi nel 1949. L’agricoltura venne sviluppata, in parte da trust con partecipazione di capitale finanziario inglese e americano (particolarmente fiorente divenne la coltivazione di agrumi) e in parte attraverso un sistema di collettivizzazione agricola, basato sui kibbutzim e sui mosciavim.

Si trattava di grandi fattorie collettive, gestite da ebrei poveri perché immigrati senza mezzi. Esse potevano affermarsi solo con l'appoggio economico dell[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 543

Brano: [...]oisraeliana e un gruppo di sionisti detti “revisionisti”. Questi ultimi, nazionalisti e antisocialisti, reclamavano uno Stato completamente ebraico e diedero vita a una separata organizzazione sionista denominata HaZohar, che però rimase sempre in netta minoranza (rientrerà nell’organizzazione sionista mondiale soltanto nel 1946). Intanto, scomparso Herzi (1904), il più autorevole esponente del sionismo internazionale era diventato il professore Chaim Weizmann (18741952), di tendenze moderate e favorevole alla collaborazione con gli arabi. Fin dall’inizio dell'emigrazione ebraica in Palestina erano infatti sorti problemi con la popolazione locale e i contrasti erano diventati sempre più aspri via via che aumentava il numero degli immigrati. Dopo l'avvento del nazismo in Germania, si ebbe un afflusso ancora più rapido, tanto che nel 1940 gli ebrei in Palestina erano già più di

456.000, cioè un terzo dell'intera popolazione palestinese.

Con l'aumento degli scontri tra arabi ed ebrei, questi ultimi affrontarono il problema di organizzarsi in for[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Chaim Weizmann, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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