Brano: [...] celebrata per la prima volta nel 1890.

Alla fine del secolo XIX gli operai dei paesi industrializzati iniziarono a porre al centro delle loro rivendicazioni la limitazione dell'orario di lavoro a 8 ore giornaliere. All’avanguardia si trovavano i lavoratori degli Stati Uniti che già avevano avanzato questa richiesta, per la prima volta, in un congresso a Boston nel 1832. Appoggiato dall’Amenican Federation of Labour era sorto il movimento dei Cavalieri del lavoro che si batteva per tale obiettivo e anche in Italia quel movimento veniva seguito con manifestazioni di solidarietà.

/ martiri di Chicago

L’1.5.1866 si svolse a Chicago un

comizio, a conclusione del quale gruppi di dimostranti si diressero verso alcune fabbriche, dove gli operai stavano lavorando, per indurli allo sciopero. Durante il percorso, agenti di polizia privata al soldo dei padroni fecero uso delle armi da fuoco e, nello stesso tempo, alcuni provocatori rimasti sconosciuti lanciarono bombe, creando ulteriori disordini. Di ciò vennero accusati otto operai (Giorgio Engel, Augu[...]

[...]ndiziario, nonostante la totale assenza di prove a loro carico vennero condannati alla forca. I primi quattro furono impiccati, mentre Ling si uccise in carcere e gli altri tre ebbero commutata la pena capitale con l’ergastolo. Dopo questi fatti, le organizzazioni operaie decisero che la data del primo maggio venisse ricordata come la giornata dei martiri di Chicago.

La Seconda Internazionale

Nel 1889 i rappresentanti dell’associazione « I Cavalieri del Lavoro » portarono al Congresso di Parigi, dove venne fondata la II Internazionale, la proposta di ridurre la giornata lavorativa a 8 ore e di sostenere tale rivendicazione con una giornata simultanea di lotta in tutti i paesi del mondo.

L’iniziativa fu presentata come il principio dei « tre otto »: otto ore di lavoro, otto di studio, otto di sonno.

Su proposta dei delegati Levigne, Bebel e Liebknecht il Congresso votò un ordine del giorno, che fra l’altro affermava: « Sarà organizzata una grande dimostrazione internazionale a data fissa, in modo che in tutti i paesi e in tutte le città ad un [...]

Brano: Stati Uniti d’America

ILLUS TRATED

La prima pagina di una rivista illustrata americana, dedicata allo sciopero indetto dai Cavalieri del Lavoro nelle miniere della Pennsylvania (New York, gennaio 1888)

siderazioni economiche, era antisocialista e più in generale antipolitica, tuttavia l’A.F.L. rappresentò la più forte organizzazione operaia nordamericana fino agli anni Trenta del nostro secolo.

La reazione del capitale nordamericano, in una fase di forte ascesa, di fronte alle organizzazioni operaie si caratterizzò da un lato con l'introduzione di un associazionismo industriale dai forti connotati antisindacali, dall’altro con la ristrutturazione tecnologica che, introducendo sistemi di organizzazione “scientifica” del lavoro ([...]

Brano: [...]discussione le precedenti organizzazioni. Erano dilagati in tutto il paese violenti scioperi (nei settori minerario e tessile, ma soprattutto in quello ferroviario) che erano stati sedati dall’intervento repressivo delle forze militari, per la prima volta usate in funzione antioperaia. Negli anni Ottanta, durante la fase di ripresa economica, entrò in scena una nuova organizzazione (sorta nel 1869, ma rimasta nella clandestinità fino al 1881): i Cavalieri del Lavoro (Knights of Labor) che, pur agendo sempre in ambito riformista, non operavano discriminazioni di sesso, razza, mestiere e si dichiaravano per lo sciopero.

Nello stesso periodo, come reazione al fallimento degli scioperi per le

8 ore, indetti nel 1886, venne fondata la American Federation of Labor che raggruppò diverse organizzazioni sotto la dirigenza di A. Strasser e S. Gompers. L'A.F.L. si caratterizzò per la sua struttura rigidamente di mestiere, basando la propria forza sul potere dei lavoratori qualificati (skilled), sul controllo dei processi produttivi, dei tempi e dei rapporti d[...]