Brano: [...] va dal 1916 al 1938. Anche se le motivazioni non sono tutte esplicite, non è difficile capire quali siano i criteri adottati da Molas. La data terminale è del tutto esterna: indica la fine della guerra dei Tre anni (19361939) e l’anticipazione al 1938, cioè agli accordi di Monaco, è di ovvia necessità. Più ambigua è la data 1916. Alcuni indizi tenderebbero a identificarla con una predilezione dadaista da intendersi come interesse di dada per la Catalogna, e in particolare per Barcellona, e dei catalani per dada. Altri, più banalmente, fanno pensare che si registri, attorno al marchant Dalmau, una piccola concentrazione di esiliati e fuggiaschi dalle calamità della guerra; tra essi fu decisivo Picabia. Altri ancora tenderebbero a indicare, in coincidenza con la guerra, nella crisi di identità degli intellettuali (filotedeschi o filofrancesi?), i primi sintomi della crisi del noucentisme. E sarebbe ipotesi suggestiva leggere nelle Lettere a Tina (1915) di Eugeni d’Ors le radici della rivolta dei suoi seguaci che non intendevano seguirlo in un n[...]
[...]imo di SànchezJuan meritano un posto a sé: sono Josep SalvatPapasseit e Josep Vicens Foix. E sono autori che hanno prodotto un’opera che fuori dal contesto dell’avanguardismo risulterebbe quasi del tutto inintellegibile. Aver fornito il background di questi autori è un altro dei meriti del libro di J. Molas. A SalvatPapasseit si devono infatti alcune delle più belle tavole del futurismo (una di esse è tradotta in italiano: Poesia sperimentale in Catalogna, « Carte segrete», 36, 1977, pp. 3879). Ma la sua maggiore originalità è nel tentativo di costruire un vero e proprio poemetto neoclassico, una forma che Salvat riprende da Joan Maragall, integrandovi le innovazioni metricotipografiche e i contenuti della poesia futurista: è lo straordinario Poema de la rosa als llavis del 1924.
Foix è autore di una delle più belle composizioni dada (il Poema de Sitges); è l’inventore del realismo magico (Gertrudis, 1927 e KTRU, 1932), che egli introduce separandolo dalla scrittura automatica surrealista (per un confronto si vedano le prose di Dall e Plane[...]