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Il segmento testuale Casa del Fascio è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 9Entità Multimediali , di cui in selezione 6 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Contro ogni ritorno : dal fascismo alla Costituzione repubblicana : Provincia di Firenze, 2 giugno 1972 / \a cura di Claudio Galanti, Paolo Tinti, Giovanni Verni!, p. 39

Brano: [...]i, cercava di avere informazioni su chi aveva buttato i manifestini, se erano passati con la macchina o senza macchina; si rivolsero ad uno con modi minacciosi, così come facevano i fascisti, domandandogli se aveva visto passare una macchina rossa (perché allora erano rosse tutte le macchine clandestine, secondo loro) che aveva buttato dei manifestini. Quegli si impaurì (era un giovane fascista di Poggibonsi) e scappò e cercò di rifugiarsi nella Casa del Fascio. Prima che entrasse, quelli che lo rincorrevano gli spararono addosso e lo uccisero proprio sulla soglia della Casa del Fascio, in piazza di Poggibonsi.

Il giorno dopo anche il Segretario del Partito fascista di Poggibonsi era in galera perché aveva ammazzato un altro fascista.

Certamente vi potete immaginare come i fascisti e la polizia della Valdelsa fossero inferociti contro questa gente, contro questi comunisti, perché allora eravamo tutti comunisti (a parte che erano stati veramente i comunisti a fare questo, ma anche se non fossero stati comunisti la polizia e i fascisti li avrebbero tacciati di comuniSmo e basta). Erano arrabbiatissimi contro il movimento antifascista, però non riuscirono a scoprire nien[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 115

Brano: [...] la coscienza di una società in evoluzione, e di esso sente confusamente, se non l’incompati

bilità, almeno l’estraneità rispetto alla corruzione politicosociale che sostiene il fascismo (e che il fascismo alimenta).

Nonostante questa rinuncia ad ogni tatticismo, Terragni è l’architetto che più di ogni altro, durante il ventennio, realizza opere che entrano di diritto nella storia del movimento moderno. Citiamo il « Novocomum » (1929) e la Casa del Fascio (1932) a Como, la Casa Rustici a Milano (1934), la Villa Bianca a Seveso e l’Asilo d’infanzia a Como (193637). Reduce dalle campagne militari nei Balcani ed in Russia, conscio della frattura esistente tra gli ideali in cui" aveva creduto e la vera natura del regime, muore a trentanove anni, in condizioni tragiche di solitudine e di abbattimento morale. Edoardo Persico (19001936), critico è « attivista » culturale di origine napoletana, è il personaggio più intransigente e più « europeo » del gruppo. Gli inizi della sua biografia nota (collaboratore di Gobetti a « La Rivoluzione Liberale » ed [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 124

Brano: [...] professor Domenico Cernecca; La voce del popolo, organo del Fronte unico popolare di liberazione di Fiume, fondato nel novembre 1944 da Luciano Bernardi; La donna istriana, giornale del Fronte femminile antifascista per l’Istria; Noi giovani, organo della gioventù antifascista italiana.

Nel corso deH’inverno si ebbero vari episodi di lotta armata nella città di Fiume: per iniziativa di gruppi diversi furono fatte esplodere cinque bombe nella Casa del Fascio, fu incendiata una fabbrica di cioccolata e fu provocata un’esplosione nella caserma delle S.S.. Nei primi giorni del marzo 1944 la Gestapo arrestò oltre 110 antifascisti fiumani. Tra questi, l’anziano Corrado llliasich che decederà in campo di deportazione, e Marco Rems, barbaramente trucidato dalla polizia stessa.

La lotta a Pola

Già alla fine del 1943 esistevano a Pola i Comitati popolari di liberazione, di cui facevano parte 14 italiani. Del Comitato popolare cittadino entrarono a far parte Giacomo Urbinz, Memo Cartoni, Bruno Benco e Stefano Steli. Importante fu l’organizzazione cla[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 747

Brano: [...] mutilato alla mano destra. Dopo lunga degenza fu dimesso dal servizio, promosso tenente e assegnato nel ruolo speciale. In seguito, venne anche decorato di medaglia d’oro al valor militare. Rientrato a Bologna diventò collaboratore del quotidiano « L’Avvenire d’Italia ».

Con la caduta del fascismo, si aprì per Luigi Missoni un nuovo, tragico capitolo.

Il 26.7.1943, scriverà al l'indomani II Resto del Carlino, « in via Manzoni [presso l'ex Casa del Fascio, n.d.r.], ad un [...] raggruppamento di popolo [...], riconosciuto dalla cittadinanza e invitato a parlare, ha detto parole di fierezza e di esortazione all'ordine invitando i bolognesi a stringersi attorno a Casa Savoia ». Questo suo atto costituirà uno dei principali capi d’accusa che i fascisti repubblicani addurranno per perseguitarlo ferocemente.

NeH'inverno 194344, dopo che i partigiani ebbero giustiziato il commissario straordinario della Federazione fascista di Bologna, Luigi Missoni fu condannato a morte con altri 9 antifascisti (i bolognesi Silvio Bonfigli, Cesare Budini, Ezio Ce[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 821

Brano: [...]o spirito di lotta nelle file della Resistenza monzese.

La Liberazione

Con l'intensificarsi delle azioni di guerra furono via via conquistate importanti posizioni strategiche per controllare le vie d’accesso alla città e ridurre il campo al nemico. All’alba del 25.4.1945 fu così possibile al C.L.N. di Monza debellare le ultime resistenze, costringere alla resa il Comando della Guardia Nazionale Repubblicana e prendere subito possesso della Casa del Fascio e del Distretto Militare.

Il 26 aprile le truppe tedesche che si erano asserragliate nelle officine Strebel deposero le armi, mentre davanti alla caserma « S. Pao

lo » si verificarono scontri a fuoco, nel corso dei quali perse la vita il patriota Carlo Mengoni delle Brigate Garibaldi.

Nella caserma « Pastrengo » venne installato un campo per prigionieri politici fascisti, ma l’unica condanna a morte decretata dal C.L.N. di Monza colpì il fascista Luigi Gatti, responsabile di numerose efferatezze, in particolare della uccisione di Michelini, Ratti e Criscitiello.

Alla mezzanotte de[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 175

Brano: [...]uali direttive politiche una massa disciplinata e ossequiente ai dettami del regime non è stato certo un compito facile, data la mentalità classista che guardava con diffidenza i sindacati fascisti. Solo a poco a poco i bravi operai di Rifredi si sono affiancati oltre che con la tessera con lo spirito alle nostre organizzazioni [...] Sono giornaliere le riunioni operaie che si svolgono nel magnifico salone della S.M.S. e che ben presto diventerà Casa del Fascio » (Organizzati e Organizzazioni, in “Il Bargello” a. I, n. del 7.7.1929).

L’opposizione al fascismo a Rifredi si concretizzò, nelle fabbriche, sotto la guida delle organizzazioni co

muniste clandestine. Si ha notizia di una presenza di nuclei organizzati alla Galileo e alla Pignone. Nelle Officine Galileo i primi arresti di comunisti si ebbero nel 1927, anno in cui fu catturato Renato Bitossi (v.). Altri arresti seguirono nel

1930, fra cui quello di Romeo Landini (v.), poi condannato a 6 anni di carcere. Nei 1934 fu individuato nelle Officine Galileo un gruppo di comunisti costituito[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Casa del Fascio, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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