Brano: [...]tì disposizioni per trasferire Mussolini nell’Italia liberata, dove avrebbe dovuto consegnarlo agli Alleati. Nessuna clausola dell’armistizio « corto * glielo imponeva, ma la consegna del dittatore era contemplata nel l’armistizio « lungo », peraltro non ancora entrato in vigore. Quanto a coloro cui era stata affidata la responsabilità diretta del prigioniero, il comandante dell'Arma dei carabinieri generale Angelo Cerica e il capo della polizia Carmine Senise, già uomini di fiducia del fascismo, non potevano certo dare affidamento: il 9 settembre il Cerica si rese irreperibile, lasciando privi di ordini i carabinieri di guardia al Gran Sasso. Senise, più zelante, ordinò all’ispettore Gueli di regolarsi

« con la massima prudenza ». insomma di lasciar fare ai tedeschi.

Bibliografia: Carmine Senise, Quando ero capo della polizia, Roma, 1946; B. Mussolini, Storia di un anno, Milano, 1944; R. Zangrandi, 25 luglio 8 settembre, Milano, 1964.

Granzotto, Giorgio

N. a Belluno il 13.8.1928; avvocato. Dopo l’8.9.1943, ancora quindicenne, partecipò alla Guerra di liberazione, combattendo nelle formazioni partigiane di montagna e poi in quelle di città.

Dopo la Liberazione fu segretario della Federazione giovanile socialista di Belluno. Nel 1964 ha partecipato alla fondazione del P.S.I.U.P. e nel 1968 è stato eletto deputato.

Granzotto Basso, Luciano

N. a Biadene (Treviso) T8.12.18[...]

Brano: [...]lli dal luglio 1927 al giugno 1929; colonnello Mario Vercellino dal luglio 1929 al 31.12.1931; colonnello Vittorio Sogno dal gennaio 1932 al gennaio 1934) si trovarono a reggere un organismo sempre meno autonomo rispetto al regime, pesantemente condizionato (e a volte esplicitamente controllato) dalle diverse polizie e servizi di sicurezza creati dal fascismo e diretti dai tre “superpoliziotti del duce”: Arturo Bocchini (v.), capo della polizia; Carmine Senise (v.), responsabile della Divisione Affari generali e riservati; Guido Leto (v.) dirigente dell’Owa (v.).

La gestione Roatta

L’ascesa del S.I.M., stretto da vicino dalle attività parallele delle altre polizie del regime, ebbe inizio a partire dal 1934, quando il colonnello Mario Roatta (v.), nominato responsabile del servizio, ottenne in pochi mesi ingenti finanziamenti che immediatamente utilizzò per estenderne la struttura organica (portandola da 5 a 7 sezioni) e informativa (vi vennero inglobati gli addetti militari all'estero e potenziati tutti i servizi tecnici, a cominciare dalle i[...]

Brano: [...] che soltanto la polizia possa essere « imputata », ad esempio, per l'uso abnorme del confino. In questo, infatt'^ avevano mano l’Arma dei carabinieri, i prefetti, la Milizia e la magistratura.

La « filosofia » che stava dietro una tale « indifferenza » dei burocrati pubblici nei confronti del tipo di Stato al cui servizio essi erano chiamati a operare, è chiaramente enunciata da uno dei massimi funzionari di polizia sotto il regime fascista, Carmine Senise, succeduto a Bocchini come capo di questa: « lo vi [l’interlocutore è BuffariniGuidi~\ debbo confessare che non sono mai stato fascista, neanche antifascista, mi sento soltanto un servitore dello Stato e non ho che un credo: il giuramento prestato allorché entrai neH’amministrazione ed al quale soltanto ho tenuto e tengo fede. Ho servito tutti i governi che si sono succeduti al potere: sono stato nei gabinetti di Giolitti, di Salandra, di Orlando, di Nitti, di Bonomi, di Facta; ho servito da vicino uomini di governo dalle tendenze politiche diverse e questo è potuto accadere perché sentivo di[...]