Brano: Stati Uniti d’America
mocratici, contro il pericolo di una svolta a destra nel Paese. La loro rigida analisi economicista, peraltro, li portò a privilegiare l’organizzazione sindacale e la lotta immediata nella fabbrica, rispetto a un progetto più generale di trasformazione della società e alla formazione di un partito di massa come valida alternativa al riformismo borghese.
Obiettivo prioritario del C.I.O. era quello di estendere i benefici della sindacalizzazione alla maggioranza dei lavoratori dell’industria non ancora organizzati, perché si intensificasse una lotta per un’« economia pianificata » diretta dal governo federale, per l'affermazione del benessere di tutti i gruppi sociali e la realizzazione di un sistema di democrazia industriale. Ma in seguito la componente comunista, privata di una base politica autonoma all'interno e fuori del sindacato, fu sempre più emarginata da forze anticomuniste e antisocialiste, divenendo facile bersaglio dei loro attacchi nei momenti più critici. La pr[...]
[...]affermazione del benessere di tutti i gruppi sociali e la realizzazione di un sistema di democrazia industriale. Ma in seguito la componente comunista, privata di una base politica autonoma all'interno e fuori del sindacato, fu sempre più emarginata da forze anticomuniste e antisocialiste, divenendo facile bersaglio dei loro attacchi nei momenti più critici. La presenza dei comunisti divenne sempre meno necessaria di fronte al consolidamento del C.I.O., alla sua burocratizzazione e al conseguimento dei principali obiettivi.
Le elezioni del 1936 videro la schiacciante vittoria di Roosevelt che raccolse il consenso dei lavoratori (soprattutto neri, tradizionalmente repubblicani), dei ceti medi e intellettuali, dei nuovi immigrati. Durante il suo nuovo mandato non si registrarono tuttavia vistosi miglioramenti, piuttosto si evidenziarono forti squilibri in diversi settori, la
cui ripresa avrà inizio solo nel periodo bellico. Si riaccesero quindi forti polemiche sulla conduzione dell'economia, soprattutto da parte dei gruppi d’interesse c[...]
[...]riodo bellico. Si riaccesero quindi forti polemiche sulla conduzione dell'economia, soprattutto da parte dei gruppi d’interesse che erano stati colpiti dai provvedimenti legislativi. La Corte Suprema (organo tradizionalmente conservatore rispetto alla maggioranza del governo) dichiarò incostituzionali alcune delle riforme del 193536 e si rafforzò un fronte moderato di repubblicani e democratici all’opposizione.
Ormai, svuotato del proprio slancio riformista, già alla vigilia della Seconda guerra mondiale il New Deal era avviato al declino. L’intervento dello Stato in materia economica aveva però rivoluzionato la rete di rapporti politici, al di là dei risultati, e coagulato per la prima volta il consenso di forti e differenziati gruppi d’interesse, mantenendo un equilibrio tra le parti di fronte ai conflitti sociali.
Seconda guerra mondiale
Gli U.S.A. si prepararono all’intervento a favore degli Alleati, attraverso la stipulazione di trattati quali il Lend Lease (v. Affitti e Prestiti) del 1941, che prevedeva una serie di presti[...]
[...]f Scientific Research and Development (che coordinò la ricerca e lo sviluppo di armi e materiale bellico, con una indubbia influenza negli anni successivi). L’esautoramento del programma riformista del New Deal fu accompagnato dall’impiego di uomini d’affari più capaci nella conduzione del governo e dalla soppressione di enti ispirati alla riforma sociale.
Le esigenze belliche permisero di raggiungere la piena occupazione (con l’impiego massiccio di donne e neri) e l’aumento dei salari. Un nuovo sistema di tassazione contribuì alla redistribuzione dei redditi, mentre una serie di provvedimenti, adottati nel 1942, favorì il congelamento dei prezzi dei beni di consumo e degli affitti. Si registrò un accrescimento del potere contrattuale dei sindacati, i cui rappresentanti entrarono a far parte di enti governativi bellici, anche se vennero fatte concessioni rilevanti sull’aumento delle ore di lavoro e sul divieto di sciopero, per assicurare la produzione.
Nel 1943 scoppiarono tuttavia violenti scioperi (nel settore minerario) in oppos[...]
[...]o dei salari. Un nuovo sistema di tassazione contribuì alla redistribuzione dei redditi, mentre una serie di provvedimenti, adottati nel 1942, favorì il congelamento dei prezzi dei beni di consumo e degli affitti. Si registrò un accrescimento del potere contrattuale dei sindacati, i cui rappresentanti entrarono a far parte di enti governativi bellici, anche se vennero fatte concessioni rilevanti sull’aumento delle ore di lavoro e sul divieto di sciopero, per assicurare la produzione.
Nel 1943 scoppiarono tuttavia violenti scioperi (nel settore minerario) in opposizione alla formula Little Steel, adottata dal governo per la regolamentazione dei salari. Nonostante il successo ottenuto a tale riguardo dai lavoratori, nello stesso anno venne approvato il War Labor Disputes Ad, una legge che prevedeva l’intervento diretto del presidente degli U.S.A. nelle fabbriche in sciopero, considerato illegale. Si creò pertanto un insolito grado di uniformità sociale, dovuto al concentramento di tutte le forze contro il nemico esterno. Le concessioni sul piano del lavoro furono però più apparenti che reali: l’impiego di donne nelle fabbriche, ad esempio, non prevedeva un sistema di parità, quanto piuttosto la discrezionalità degli imprenditori in materia salariale; mentre permanevano principi di segregazione e discriminazione nei confronti dei neri, quantunque la loro condizione socioeconomica fosse complessivamente migliorata.
Il *Fair Deal" e la "società opulenta"
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[...]grado di uniformità sociale, dovuto al concentramento di tutte le forze contro il nemico esterno. Le concessioni sul piano del lavoro furono però più apparenti che reali: l’impiego di donne nelle fabbriche, ad esempio, non prevedeva un sistema di parità, quanto piuttosto la discrezionalità degli imprenditori in materia salariale; mentre permanevano principi di segregazione e discriminazione nei confronti dei neri, quantunque la loro condizione socioeconomica fosse complessivamente migliorata.
Il *Fair Deal" e la "società opulenta"
Nonostante le pessimistiche previsioni, la fine della guerra non produsse effetti disastrosi sull’occupazione e suH’economia, perché si verificò una rapida riconversione industriale verso la produzione di beni di consumo e venne mantenuto
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