Brano: [...]nto al valor militare per il suo contributo alla lotta partigiana, fu eletto presidente dei Consiglio nazionale della Federazione degli avvocati e procuratori italiani, nonché dei Comitati d’azione tra magistrati e avvocati. Allo scioglimento del Partito d’Azione passò nel Partito socialista.

Dirigente delI'A.N.P.I. e membro della Presidenza onoraria dell’associazione fin dal suo sorgere, fu inoltre vicecommissario nazionale dell'E.N.A.L..

Buglio in Monte

Comune di circa 1.800 abitanti (1.300 nel capoluogo) nell’alta Valtellina, in provincia di Sondrio; durante la Guerra di liberazione vi operarono intensamente le formazioni partigiane che avrebbero costituito la il Divisione d’assalto Garibaldi.

Il 16.6.1944 forti contingenti di S.S. e di militi delle Brigate nere, giunti a bordo di una trentina di autocarri, attaccarono il villaggio, nel quale si trovavano i partigiani, facendosi precedere da un violento fuoco di artiglieria. Ne seguì un breve ma sanguinoso scontro, nel corso del quale i garibaldini persero 9 uomini (3 caduti in combat[...]

Brano: [...]alla Resistenza armata di avvicinarsi a Lecco e a Sondrio. Ma il nemico, che aveva bisogno di tenere libero il collegamento con la Svizzera e il Brennero, assicurato dalle strade del Lario attraverso la provincia di Sondrio, intervenne con violenza per spezzare sul nascere il formarsi di un pericoloso cuneo partigiano.

Bassa Valtellina (estate 1944)

Il 16 giugno, un migliaio fra cosacchi collaborazionisti, fascisti e tedeschi attaccarono a Buglio in Monte (v.) un centinaio di partigiani (per lo più elementi locali, cui s’erano aggiunti giovani milanesi senza equipaggiamento e privi di esperienza militare). Nello scontro caddero 9 partigiani, uccisi in combattimento o fucilati subito dopo, ma il nemico ebbe una settantina di perdite fra morti e feriti. Anche la popolazione di Buglio subì la reazione fascista e le case del paese furono incendiate. Furono fucilati i partigiani valtellinesi Valeni e Reda, insieme ai giovani milanesi Bianchi, Boi lina, G a bel li ni, Ni col etti e Zamboni. Il cadavere di Pasina, un ragazzo di Talamona, fu trovato q[...]

Brano: [...]o lavoro produttivo svolto dalle donne in sostituzione degli uomini datisi alla macchia sia all’opera di soccorso pre^ stata ai feriti e ai malati, al servizio informazioni e come staffette delle formazioni. Molte di esse conobbero il carcere e alcune anche la tortura. La liberazione delle valli fu quindi anche opera loro.

Fra i principali fatti d’arme vanno ricordati i seguenti:

Bassa Valtellina e Valchiavenna

— 16.6.1944: battaglia di Buglio in Monte (v.). Dopo pochi giorni di “zona libera” e di autogoverno popolare, reparti cosacchi, fascisti e tedeschi assalirono i partigiani che presidiavano il paese (tra questi, numerosi giovani appena arrivati da Milano, militarmente impreparati e non equipaggiati). Caddero 9 partigiani e il paese fu incendiato per rappresaglia. Al nemico furono inflitte pesanti perdite tra morti e feriti.

— 1.10.1944: scontro di Mello, uno degli episodi più drammatici della Resistenza valtellinese. Con grande impiego di forze da parte del nemico, fu il primo segno della controffensiva autunnale, sfociata nel rast[...]