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Il segmento testuale Brigata Unificata è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 3Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 759

Brano: [...]inata su 4 battaglioni e .1 distaccamento (Btg. « Dante », Btg. « Ferro » poi denominato « Pantera » per onorare il caduto Giuseppe Del Mei (v.), Btg. « Anthos », Btg. « Bertin », Distaccamento « Boatto »), la Brigata Garibaldi del Pordenonese fu affidata al comando di Rino Favot (Sergio), con commissario politico Ardito Fornasir (Ario) e responsabile Stampa Terzo Drusin (che cadrà il 9.12.1944 e sarà decorato di medaglia d’oro alla memoria).

Brigata Unificata GaribaldiOsoppo

Il 14.8.1944, dopo che nel Comando della « Garibaldi » furono entrati Cesare Fava retti (Viale) e Carlo Bianchi (Glori), rispettivamente come vicecommissario e responsabile del Servizio informazioni e intendenza, la formazione assunse il nome di Brigata Unificata GaribaldiOsoppo « Ippolito Nievo B », per distinguerla dalla omonima Brigata Unificata nel frattempo nata in montagna. Il suo Comando fu composto da 4 garibaldini e da 3 osovani.

A parte l’unità del Comando centrale, le formazioni garibaldine e osovane mantennero autonomia di organizzazione e a ciascuna di esse fu affidata una precisa zona operativa. A differenza delle « Garibaldi », le « Osoppo » non vivevano però alla macchia e la loro attività consisteva principalmente in azioni di sabotaggio.

In settembre le « Osoppo » si ordinarono su 4 battaglioni (« Naonis », « Meduna », « Livenza » e « Colvera»), dei quali solo tre svolgevano attività di rilievo, e il loro comanda[...]

[...]sse fu affidata una precisa zona operativa. A differenza delle « Garibaldi », le « Osoppo » non vivevano però alla macchia e la loro attività consisteva principalmente in azioni di sabotaggio.

In settembre le « Osoppo » si ordinarono su 4 battaglioni (« Naonis », « Meduna », « Livenza » e « Colvera»), dei quali solo tre svolgevano attività di rilievo, e il loro comandante Franco Martelli entrò a far parte come vicecomandante del Comando della Brigata Unificata. Nello stesso tempo anche i garibaldini erano aumentati di numero e avevano costituito 3 nuovi battaglioni (« Togliatti », « Galliussi » e « Learco »).

L’attività di guerriglia si era fortemente intensificata, tanto da liberare l’intera zona tra Tagliamento e Livenza e dalla Pedemontana al mare. In tutto questo territorio, in effetti, tedeschi e repubblichini si dovevano limitare a presidiare i centri maggiori, mentre l’attività amministrativa era regolata dai

C.L.N. comunali. Per evitare attacchi partigiani, tedeschi e fascisti viaggiavano solo sulle strade principali, in convogli scor[...]

[...] territorio, in effetti, tedeschi e repubblichini si dovevano limitare a presidiare i centri maggiori, mentre l’attività amministrativa era regolata dai

C.L.N. comunali. Per evitare attacchi partigiani, tedeschi e fascisti viaggiavano solo sulle strade principali, in convogli scortati da mezzi blindati, e alle prime luci dell’alba, dalle 3 alle 6 del mattino.

In ottobre si ebbe l’arresto dell’osovano Cesare Favaretti, vicecommissario della Brigata Unificata, e di vari membri del C.L.N. di Pordenone. Nello stesso periodo fu dato inizio a un riordinamento delle forze garibaldine e osovane: in seguito a una decisione del Centro militare provinciale di Udine, tutte le formazioni della Destra Tagliamento furono designate a costituire la cosiddetta 3a Zona operativa della pianura friulana e il Comando di brigata della « GaribaldiOsoppo » venne promosso a Comando Unificato della Zona stessa. Nel quadro di tale riordinamento, i battaglioni garibaldini costituirono 2 brigate: la Brigata Garibaldi « Veneziano », al comando di Giannino Luccon (che sarà poi[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 5

Brano: [...]strappate al nemico durante gli attacchi e i colpi di mano. I battaglioni si rafforzarono sempre più e, dal perimetro della “zona libera”, con le loro azioni si spinsero sempre più spesso e più lontano nella pianura, verso sud e verso est oltre al fiume Tagliamento. Pattuglie e nuclei partigiani erano in movimento costante nella fascia lungo i confini della “zona libera”, collegati ai G.A.P. (attivi nei vari centri) e ai reparti di pianura della Brigata Unificata “Ippolito Nievo B”, a sua volta operante tra Sacile, Pordenone e Casarsa fino ai confini con le province di Treviso e Venezia. Fu una guerriglia intensa che impegnò tedeschi, repubblichini e cosacchi, tanto da costringere le forze di occupazione a raddoppiare il numero dei loro presìdi nei paesi e ad aumentare i reparti della Wehrmacht in difesa di installazioni, ponti, stabilimenti industriali e campi d’aviazione in tutta la pianura friulanoveneta del Pordenonese. Vennero praticamente bloccate dai partigiani: la ferrovia GemonaPinzano, PinzanoSacile e PinzanoCasarsa; la strada pedemontana Av[...]

[...]is di Sopra, ma non riuscirono a passare. Solo a notte, essendosi ritirati i garibaldini, i tedeschi arrivarono a Clauzetto e, il 22 ottobre, inseguiti dai nuclei partigiani, raggiunsero la pianura. Il grosso delle forze cosacche e fasciste era invece defluito verso nord, tornando a sua volta alle basi di partenza della Carnia.

Il 20.10.1944 era entrato a far parte della “Tagliamento” il Battaglione “Ferruccio Roiatti”, prima inquadrato nella Brigata Unificata “Ippolito Nievo A” della Valcellina.

Fra il 22 e il 26.10.1944 quasi tutti i reparti della “Tagliamento” rientrarono nella Pedemontana, a eccezione del Battaglione “Garibaldi” che sarebbe rimasto a difesa dell'alta valle d’Arzino fino al successivo 16 novembre.

Il rastrellamento del novembre 1944

Nel novembre sorsero nuovi pericoli: i nazifascisti irrobustirono il proprio schieramento apprestandosi a un definitivo attacco contro le posizioni partigiane delle Prealpi Carniche. Il Comando di coordinamento unificato “OsoppoGaribaldi”, che già stava organizzando una serie di basi in alta[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 305

Brano: [...]cisti il 16.4.1945.

Le montagne sovrastanti Sacile, l'altopiano del Cansiglio e il monte Cavallo furono teatro di un’intensa guerriglia. Fin dai primi mesi del 1944, i gruppi partigiani della zona diedero vita alla 5a Brigata “Osoppo” e alla Brigata Garibaldi “Ciro Menotti”, comprendente il Battaglione “Kirov” interamente composto di sovietici.

Nel luglio 1944 si costituirono nuove formazioni, tra cui la Brigata Garibaldi “Nino Bixio” e la Brigata Unificata “Ippolito Nievo”, comandata dal valoroso Mario Modotti (v.).

Tra gli episodi più cruenti di lotta, si ricorda l’eccidio di 8 partigiani, torturati e infine trucidati dai nazifascisti nella caserma “Slataper” di Sacile nel settembre 1944. Caddero Olivio Bredariol (17 anni), Mario Dal Fabbro (23), Carmelo Lazzer (37), Pietro Camarotto (32), Giovanni Pizzinato (47), Tullio Regini (30), Gino Spellanzon (21) e Luigi Zanin (23), appartenenti a varie formazioni. Da parte loro, le forze della Resistenza portarono ininterrotti attacchi ai tedeschi, sabotaggi a elettrodotti, ferrovie e ponti, distru[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Brigata Unificata, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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