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Il segmento testuale Bergen-Belsen è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 16Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 290

Brano: [...]ò Parigi occupata dai nazisti; non subì persecuzioni e godette di una larga immunità della quale si valse, in qualche caso, anche per aiutare gli antifascisti. Sconfitta la Germania rifiutò di tornare in Italia e, dopo anni di vita stentata, morì in condizioni di estrema indigenza. I suoi scritti dal 1915 al 1961 sono stati raccolti dal figlio Giorgio Bergamo e pubblicati dall’editore Cino Del Duba sótto l’ambiguo titolo di Nazionalcomunismo.

BergenBelsen

Nella Germania settentrionale, tra Hannover e Bremen, presso il villaggio di Bergen, durante la seconda guerra mondiale Belsen fu sede di un campo di concentramento nazista. Quantunque manchino precisi riferimenti riguardo all’origine di questo lager, risulta che nel

1941 esso funzionava come «ospedale» o «lazzaretto» (Lazarettlager) destinato a raccogliere prigionieri di guerra malati provenienti da altri campi. Tra il 1941 e il

1942 lasciarono la vita a Belsen migliaia di prigionieri di guerra russi, sterminati da epidemie di tifo o da altre malattie, come ricorda un monumento qui [...]

[...]he nel

1941 esso funzionava come «ospedale» o «lazzaretto» (Lazarettlager) destinato a raccogliere prigionieri di guerra malati provenienti da altri campi. Tra il 1941 e il

1942 lasciarono la vita a Belsen migliaia di prigionieri di guerra russi, sterminati da epidemie di tifo o da altre malattie, come ricorda un monumento qui eretto daH’Unione Sovietica nel cimitero di guerra che raccoglie circa 50.000 salme.

Dal 1943 anche il campo di BergenBelsen passò alle dirette di

pendenze di Himmler (v.), che se ne servì per lo sterminio in massa di ebrei e di altri deportati civili. Dichiarato ufficialmente « campo di transitò » o « di sosta » (Aufenthaltslager), fu sistematicamente sottratto a ogni forma di controllo da parte della Croce Rossa Internazionale e poiché, alla fine, i guardiani nazisti distrussero compietamente ogni incartamento, non fu possibile ricostruire attraverso quelle fonti la situazione trascorsa del lager, quanto al numero dei deportati e dei deceduti. Da documenti trovati in altri campi, si potè tuttavia appurare l’in[...]

[...] « campo di transitò » o « di sosta » (Aufenthaltslager), fu sistematicamente sottratto a ogni forma di controllo da parte della Croce Rossa Internazionale e poiché, alla fine, i guardiani nazisti distrussero compietamente ogni incartamento, non fu possibile ricostruire attraverso quelle fonti la situazione trascorsa del lager, quanto al numero dei deportati e dei deceduti. Da documenti trovati in altri campi, si potè tuttavia appurare l’invio a BergenBelsen di almeno 63 convogli (da Buchenwald, Dachau, Flossénburg, Natzweiler) comprendenti 22 mila 981 internati, tra cui 7.069 donne e 697 bambini. Non fu invece possibile documentare la consistenza dei numerosi convogli giunti direttamente dai paesi occupati

o da altri campi di deportazione dell’Est europeo. Tra i deceduti, si conoscono le generalità di 218 italiani. Lasciò la vita in questo campo, insieme con la madre e la sorella Margot, anche la piccola olandese Anna Frank (v.). in generale, le condizioni di esistenza a BergenBelsen non erano diverse da quelle di Auschwitz (v.) e di altri ca[...]

[...]ndenti 22 mila 981 internati, tra cui 7.069 donne e 697 bambini. Non fu invece possibile documentare la consistenza dei numerosi convogli giunti direttamente dai paesi occupati

o da altri campi di deportazione dell’Est europeo. Tra i deceduti, si conoscono le generalità di 218 italiani. Lasciò la vita in questo campo, insieme con la madre e la sorella Margot, anche la piccola olandese Anna Frank (v.). in generale, le condizioni di esistenza a BergenBelsen non erano diverse da quelle di Auschwitz (v.) e di altri campi di sterminio. Non vi funzionarono le camere a gas per lo sterminio in massa, in quanto la maggior parte dei prigionieri veniva qui trasferita da àltri campi in condizioni di tale decadimento fisico, che l’indice di sopravvivenza era minimo (interi convogli, come quello partito da Flossenburg i’8.3.1945 con 1.159 detenuti, erano

costituiti da infermi). Il campo mancava di qualsiasi attrezzatura igienicosanitaria e ( rappresentava pertanto, per chiunque non fosse stato dotato di una eccezionale capacità di sopravvivenza, l’ultima[...]

[...]olosi, 3 mila 500 da tifo, 5.000 da edema provocato dalla fame. Nei giorni successivi alla liberazione e nonostante le più sollecite cure cui fu possibile ricorrere, i prigionieri continuarono a morire a una media di 500 aL giorno, fino a raggiungere i 13.000 decessi. Dal 20 al 25.4.1945 fu necessario dare sepoltura a oltre

23.000 cadaveri, che vennero inumati in 12 grandi fosse comuni.

E.Ni.

Deportati di nazionalità Italiana deceduti a BergenBelsen (tra parentesi, il luogo e l’anno della nascita): Achenza Pietro (Oschiri, 1889 o 1908); Alfonsi Artemio (Casape, 1903); Amabile Giuseppe (Napoli,

1920); Ammaturo Francesco (Torre S. Susanna, 1919); Antoii Marco (Cattuni, 1915); Arcarl Mario (Casalmaggiore, 1921); Auletta Stanislao (Olevano suJ Tusciano,

290



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 95

Brano: [...]ppo tedesco d’azione contro una sede per profughi. Restano ferite due donne.

28 agosto: ad Amburgo, Io stesso gruppo compie un attentato dinamitardo contro un’altra sede per

profughi. Vengono uccisi due ospiti della sede.

20 settembre: a Bielefeld, attentato incendiario contro la sede di una « comune alternativa » compiuto da due membri della N.P.D..

22 settembre: a Hoerst, nella Bassa Sassonia, vicino all'ex campo di deportazione di BergenBelsen, oltraggio contro il monumento eretto per commemorare gli oltre

50.000 soldati sovietici ivi uccisi dai nazisti.

26 settembre: a Monaco, Io studente ventunenne Gundolf Koehler, membro del Gruppo sportivo militare Hoffmann, lancia un ordigno esplosivo contro i partecipanti all'Oktoberfest. Restano uccise 13 persone e più di 200 ferite.

24 ottobre: il Gruppo neofascista Koehler minaccia aziende della R.F.T. aventi rapporti commerciali con paesi socialisti.

9 novembre: a Monaco, il Fronte giovanile organizza una manifestazione, ripetendo la « Marcia sul padiglione dei generali » comp[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 378

Brano: [...]imi mesi del 1945, anche da Dachau, Auschwitz e Kònigstein. Complessivamente passarono per Litomerice 14.000 deportati, soprattutto polacchi (comprese alcune centinaia di arrestati dopo l’insurrezione di Varsavia nell’estate del

1944), ma anche cèchi, jugoslavi, russi, francesi e italiani (in numero di 84 nel febbraio 1945). Vi furono 4.000 morti, ma altri 3.000 inabili o ammalati (per lo più di tifo) furono mandati a morire a Flossenburg o a BergenBelsen (v.). La liberazione del lager (che fu piuttosto uno scioglimento) si ebbe

11 5.5.1945. Tre giorni dopo arrivò l’Esercito Rosso e la zona passò sotto il controllo del Comitato rivoluzionario nazionale di Litomerice.

Condizioni di vita

Le condizioni di vita e di lavoro a Litomerice furono tra le più dure.

Secondo la testimonianza del detenuto cèco

B. Lukes; che aveva esperienza di altri lager tedeschi: « Altrove vi era sempre un’ordine, si sapeva quando si poteva mangiare o lavarsi o dormire. Ma [a Litomerice] esisteva soltanto il lavoro, lavoro e ancora lavoro. Era un campo di [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 431

Brano: [...]antemente salda e coesa l'organizzazione dei F.T.P.. Per unanime riconoscimento, i F.T.P. costituirono l’avanguardia e la forza d’urto della Resistenza francese durante la seconda guerra mondiale.

Bibliografia: Charles Tillon, Les F.T.P., Paris, 1962; Le P.C.F. dans la Résistance, Paris, 1967; H. Michel, Histoire de la Résistance, Paris, 1950.

Frank, Anna

N. a Francoforte sul Meno (Germania) il 12.6.1929, m. nel campo di deportazione di BergenBelsen (v.) nel marzo 1945; studentessa. Lasciò un commovente diario, nel quale racconta i due anni trascorsi con la famiglia, nascosta in una soffitta di Amsterdam per sfuggire alla cattura da parte dei nazisti che davano la caccia agli ebrei.

I Frank, ebrei tedeschi, si erano trasferiti in Olanda fin dal 1933, per sfuggire al regime nazista che non faceva mistero del proprio antisemitismo. Ad Amsterdam avevano potuto condurre una vita agiata e più o meno serena fino al 1942. Dal giugno di queM'anno, racconta l'allora tredicenne Anna, davanti alla minaccia di deportazione incombente anche sugli [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 23

Brano: '

D'Annunzio, Gabriele

4 000 patrioti passarono per questi luoghi, mentre i condannati a morte vennero rinchiusi nelle carceri della capitale, per essere poi fucilati a Ryvangen, nei sobborghi. Circa 6.800 tra condannati a pene minori e ostaggi vennero internati, parte in patria (a Horseroed e a Froeslev) e parte a Stutthof, Terezìn, Buchenwald, Dachau, BergenBelsen, Ravensbrùck.

Varie organizzazioni collaboraziomste danesi, come la Schalburg, I’HipoKorps (corpo di polizia ausiliaria), il SommerKorps (Sommer: espónente nazista danese), presero parte attiva ad arresti, torture e uccisioni.

Dal dopoguerra ad oggi

Nel 1945 fu nominato un governo di coalizione presieduto dal socialdemocratico Buhl. Il Partito comunista use: rafforzato dalla coraggiosa lotta sostenuta durante l’occupazione. Nell’ottobre dello stesso anno si costituì un governo di minoranza presieduto da K. Kristensen del Venstre, ma nel 1947 (anno in cui morì Cristiano X e salì al tr[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Bergen-Belsen, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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