Brano: [...]ggire a mortali aggressioni, si trasferì per alcuni mesi a Roma e infine a Genova (marzo 1922), dove divenne consulente della Federazione dei lavoratori del mare diretta dal comandante Giuseppe Giulietti. Preso di mira anche qui dagli squadristi, decise di emigrare e, nel 1924, nominato da Pietro Nenni inviato dell’“Avanti!” in Australia, riuscì a espatriare.
In Australia
Sbarcato a Melbourne il 7.4.1924, divenne il leader dell’emigrazione antifascista italiana in Australia, amico di dirigenti sindacali australiani. Nonostante gli interventi del Consolato fascista per impedirgli di lavorare, riuscì a ottenere la nomina a insegnante di italiano presso l'Università di Melbourne e, il 10.6.1928, fondò la Antifascist Concentration of Australia che, sull’esempio di quella sorta in Francia, riuniva gruppi di varie tendenze.
A differenza della Concentrazione antifascista (v.) francese, quella australiana, presieduta da Omero Schiassi, abbracciava un più largo arco di forze, fino agli anarchici (molto numerosi fra gli emigrati italiani), ai socialisti e ai comunisti. Nota anche come Concentrazione antifascista dell’Oceania, prese varie iniziative, fra cui la pubblicazione di un volumetto: « Il fascismo denunziato. Al popolo Australiano e a tutti i Rappresentanti Politici! Discorso pronunziato daU’avv. Omero Schiassi al New Gaiety Theatre in Melbourne il 10 giugno 1928 per incarico del Comitato della Concentrazione AntiFascista dell’Oceania, a commemorazione del Grande Martire Giacomo Matteotti e poscia tradotto in appello al popolo deH'Australia (Pubblicato in Italiano e in Inglese, a cura del Comitato Esecutivo della Concentrazione AntiFascista dell'Oceania) ».
Schiassi si mise in contatto con la “Concentrazione” di Pariqi e con il Comitato esecutivo dell’lnternazionale comunista. Poiché riceveva
dalla Francia la rivista teorica del Partito comunista italiano Stato Operaio e operava in Australia per l’unità dazione di tutte le forze antifasciste, molti lo ritennero passato nelle file dei comunisti. Per la sua intensa attività antifascista unitaria fu aggredito da un noto fascista di Melbourne (Remigio Budica) e quando il 12.4.1929, dopo i cinque anni di residenza richiesti, avanzò domanda di naturalizzazione, se la vide rifiutare dalle autorità australiane perché considerato comunista. Ebbe sodisfatta la richiesta solo nel febbraio 1931.
Nel 1936 partecipò a manifestazioni organizzate dal Consiglio Vittoriano per la pace mondiale, un sodalizio affiliato al Comitato mondiale contro la guerra e il fascismo, che condusse una campagna anche contro l’aggressione dell'Italia all’Etiopia. Nel 1938 divenne presidente onorario della[...]
[...]zione, se la vide rifiutare dalle autorità australiane perché considerato comunista. Ebbe sodisfatta la richiesta solo nel febbraio 1931.
Nel 1936 partecipò a manifestazioni organizzate dal Consiglio Vittoriano per la pace mondiale, un sodalizio affiliato al Comitato mondiale contro la guerra e il fascismo, che condusse una campagna anche contro l’aggressione dell'Italia all’Etiopia. Nel 1938 divenne presidente onorario della Casa dell'Italia Antifascista a Melbourne.
Allo scoppio della Seconda guerra mondiale appoggiò la causa antifascista e l’alleanza degli Stati in lotta contro gli aggressori nazifascisti. Promosse anche il movimento “Italia Libera”, che in larga misura coalizzò le forze italiane antifasciste locali, scrivendone il programma (18.4.1943) e divenendone presidente. Dopo la fine della guerra, nel 1945, continuò a impegnarsi nell’attività politica degli italiani d’Austria, sostenendo le cause progressive e continuando la guida del movimento “Italia Libera”.
È sepolto a Myrtleford e, sulla sua tomba, è stato inciso il seguente epitaffio: « Difese la libertà, l’umanità e la giustizia ».
L.Ar.
Schiavetti Arc[...]