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Il segmento testuale Aldo Resega è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 16Entità Multimediali , di cui in selezione 12 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 382

Brano: Brigate nere

La Brigata nera « Aldo Resega » per le vie di Milano

sarà sottoposto a disciplina militare e al codice militare del tempo di guerra. Il Corpo sarà impiegato agli ordini dei capi delle province, i quali sono responsabili dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini contro i sicari e i gruppi di com* plici del nemico. Mussolini ».

L’unità di base del nuovo corpo era rappresentata dalla squadra d’azione. 3 squadre formavano una compagnia; 3 compagnie, un battaglione; 3 battaglioni, una brigata. Comandante generale delle Brigate nere divenne, nella sua veste di segretario del partito, Alessandro Pavolini; capi d[...]

[...]ata la Formazione Autonoma Mobile « Ettore Muti », comandata dal colonnello Franco Colombo. Le Brigate nere, che rappresentarono l'estremo tentativo fascista di mobilitare l’organizzazione del partito, furono impiegate esclusivamente nell’azione di repressione antipartigiana. Tra esse si distinsero per efferatezza, oltre alla « Muti », la « Ather Capelli » di Torino, comandata da Giuseppe Solaro; la « Carlo Lidonnici » di Cuneo (Dino Ronza), la «Aldo Resega» di Milano [Vincenzo Costa), la «Alberto Alfieri » i di Pavia [Cattaneo), la « Eugenio Facchini » di Bologna [Torri).

Nonostante gli ambiziosi propositi mussoliniani di realizzare un reclutamento di massa, i risultati della leva furono molto modesti. I dati ufficiali fascisti indicavano in 110 mila il numero degli appartenenti alle Brigate nere, ma senza dubbio si tratta di una cifra molto esagerata. Questo era il numero degli

iscritti al Partito fascista repubblicano, ma anche se sulla carta tutti i fascisti risultavano inquadrati d’obbligo nelle brigate, al momento dell’impiego molti [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 381

Brano: [...]rtito attua la trasformazione dell’attuale direzione del partito in ufficio di stato maggiore del corpo ausiliario delle squadre d’azione delle camicie nera Le federazioni si trasformano In Brigate del corpo ausiliario delle camicie nere. Data la natura dell'organismo e i suoi scopi, il comando sarà affidato ai capi politici locali. Non ci saranno gradi ma soltanto funzioni politiche di comando. Il Corpo

Reparti femminili della Brigata nera « Aldo Resega » sfilano a Milano (1944)

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 494

Brano: [...]isti milanesi davano vita ai Gruppi di azione patriottica (v. G. A.P.), i cui primi aderenti furono reclutati fra i lavoratori delle fabbriche sestesi. Validio Mantovani [Ninetto) operaio della Pirelli Sapsa, Vito Antonio Lafratta [Toto) operaio della Falck e Carlo Camesasca (Barbisùn) operaio della Breda formarono il primo nucleo del Distaccamento “Gramsci", al quale furono poi affidate importanti azioni, come l’esecuzione del federale fascista Aldo Resega (12.12.1943). Della stessa formazione gappista entrarono a far parte, come collegatori, i fratelli Eliseo e Licinio Picardi, entrambi dipendenti della Falck, mentre Franco e Oliviero Conti della Pirelli e Angelo Ratti della V sezione Breda divennero commissari di distaccamento.

Nel febbraio 1944 la caserma del fascio di Sesto San Giovanni venne attaccata da gappisti appoggiati da un motocarro. L’azione fu condotta da lavoratori della V Breda e da una decina di gappisti del Distaccamento “5 Giornate”. Felice Lacerra, in contatto con elementi della Breda e infiltrato nella Guardia nazionale [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 287

Brano: [...]ando comandante di una formazione dei Francstireursetpartisans operante nel LotetGaronne; passò poi al comando di distaccamenti F.T.P. operanti a Nizza e nelle Alpi Marittime, dove guidò personalmente numerose azioni militari.

Nel 1943 rientrò in Italia e venne incaricato di creare la prima organizzazione dei G.A.P. (v.) milanesi. Con alcuni dei suoi uomini, il 18.12. 1943 condusse a Milano (v.) l'azione contro il segretario federale fascista Aldo Resega, poi quella contro il questore repubblichino. Individuato dalla polizia, venne arrestato e sottoposto a tortura. Per impedire che gli aguzzini gli strappassero informazioni, dopo un feroce interrogatorio si suicidò in cella.

Giovanni Pesce (v.), chiamato a Milano per sostituirlo alla testa dei G.A.P., così racconterà la morte di Egisto Rubini: « Sapevano chi era: combattente in Spagna, comandante di una formazione di maquis in Francia e, a Milano, un trascinatore dei giovani nella lotta dei G.A.P.. Lo hanno torturato ferocemente: gli hanno strappato le unghie, i capelli, gli hanno ricopert[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 811

Brano: [...] a Erba era stato imposto il coprifuoco. I

Giancarlo Puecher

due partigiani erano armati e avevano con sé esplosivo e materiale propagandistico antifascista. Fermati da un pattuglione della G.N.R., in un tentativo di reazione e di fuga con susseguente sparatoria, il tenente Fucci veniva ferito gravemente all’addome e Giancarlo Puecher veniva catturato (v. Erba, Rappresaglia di).

Il 18 dicembre, a Milano, fu ucciso dai G.A.P. il federale Aldo Resega e, due giorni dopo, a Erba fu ucciso un fascista. Il prefetto di Como, Franco Scassellati, decise di istituire un tribunale straordinario (assolutamente illegale, al punto che

lo stesso ministro della Giustizia repubblichino Pisenti, nel 1944, ne annullerà la sentenza), al quale fu dato ordine di irrogare per rappresaglia almeno 5 condanne a morte. Imputati nel processofarsa furono Giancarlo Puecher e altre 7 persone; nessuno di loro poteva avere alcuna responsabilità per la morte di Resega e del fascista di Erba, dato che già da tempo si trovavano in stato di arresto. L’intervento di alcu[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 871

Brano: [...]i del Colombo e dei suoi accoliti, non apparivano abbastanza fascisti, profittandone anche per taglieggiare le vittime e crearsi una propria completa autonomia coi mezzi più disparati. Le brutalità della « Muti » ebbero ben presto tale risonanza che la stessa Federazione fascista repubblichina ne fu preoccupata. Tale era il discredito gettato sul fascismo milanese, già in serie difficoltà a ricomporre i propri quadri, che il commissario federale Aldo Resega ordinò al Colombo di « ripulire le file della ” Muti " ».

Ma il Colombo, che aveva già alle dipendenze 200 uomini, si rifiutò. Di fatto egli si sottraeva a qualsiasi controllo delle superiori gerarchie e le accusava di mollezza. Né d’altra parte poteva reprimere lo squadrismo chi riponeva in esso l’estrema salvaguardia delle proprie sorti. Gli uomini di Colombo poterono quindi operare senza freni di sorta. Un reparto della « Muti » si installò a Milano e un altro fu dislocato in Piemonte per svolgervi attività antipartigiana. Il nucleo milanese si distinse per i suoi eccessi, che andavano [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 825

Brano: [...]ella 15a Brigata Garibaldi « Saluzzo ». Nel novembre, quando tutte le Brigate garibaldine del Cuneese furono unite nella XI Divisione Garibaldi, Morbiducci ne divenne vicecoman

dante. Nel dicembre provvide a riorganizzare la 177a Brigata di Boves.

Il 27.12.1944, mentre si recava a una riunione di comandanti garibaldini insieme al compagno Francesco Briganti, cadde in un agguato tesogli nei pressi di Venasca da elementi della Brigata nera « Aldo Resega ». Si difese fino all’ultimo, soccombendo di fronte alla preponderante forza nemica. Il suo nome venne poi assunto dalla 1818 Brigata Garibaldi.

Mordini, Alfredo

Riccardo. Comunista e attivo antifascista, negli anni del regime fu costretto a espatriare. Allo scoppio della guerra di Spagna accorse volontario nelle Brigate Internazionali. Passato successivamente in Francia, fu internato nel campo di Vernet. Dopo l’occupazione tedesca della Francia, fu attivo come gappista nella Resistenza francese. Dopo I"8,9.1943 partecipò alla Resistenza italiana, ispettore delle Brigate Garibaldi dell [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 711

Brano: [...] antifascisti decisero di organizzare autonomamente la risposta popolare all’occupazione militare nazista e alla ricomparsa dei fascisti. Questi ultimi si presentavano ora sotto spoglie « repubblicane », anzi rivendicando le origini radicali, il programma « sansepolcrista » del 1919 in funzione antimonarchica e persino anticapitalistica.

L’11 settembre le sparute pattuglie fasciste sopravvissute alle poche settimane di libertà e capeggiate da Aldo Resega avevano rioccupato la sede della Federazione milanese, proclamando ricostituito il Partito fascista. Negli stessi giorni nascevano le prime forme di resistenza organizzata. Uno dei primi animatori della lotta armata a Milano fu Francesco Scotti, comunista e già volontario garibaldino in Spagna, cui si affiancò Egisto Rubini. Rappresentavano la Direzione del Partito comunista a Milano in quel momento Luigi Longo, Pietro Secchia e Antonio Roasio, subito dopo affiancati da Antonio Carini e Antonio Cicalini. Ciò assicurò quindi alla Resistenza milanese, fin dagli albori, una salda guida politica [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 398

Brano: terroristica e di sabotaggio si scatenò la reazione fascista: Ettore Archi nti, Edoardo Meazzi, Luigi Marzagalli, Giuseppe Moretti e Battista Vignoii vennero deportati nei lager tedeschi. Di essi, il solo Meazzi avrebbe fatto ritorno in Italia.

Nel luglio 1944, dopo un’azione terroristica contro gli abitanti di Cascina Cagnola durata un’ora, i fascisti della Brigata Nera « Aldo Resega » di Milano uccisero l’agricoltore Celeste Sfondrini, i giovani fratelli Massari e Michele Vergano. Nell’agosto 1944 i partigiani risposero a questa strage giustiziando in pieno giorno, in una via del centro di Lodi, lo squadrista Baciocchi, commissario repubblichino di Sant’Angelo Lodigiano.

Il 22.8.1944, alle ore 13,30, i fascisti fucilarono nel Poligono di tiro di Lodi i partigiani Oreste Garati (Falco rosso), Ludovico Guarnìeri (21 anni), Ettore Maddé (19), Franco Moretti (16) e Giancarlo Sabbioni (17). Un nuovo eccidio fu compiuto nello stesso Poligono di tiro il 31.12.1944, quando i [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 476

Brano: [...]litari (quindi l'utilità) deN’attacco e anche quelli politici.

Predisporre il piano per l'azione era normalmente compito del comandante. Istruire politicamente e tenere alto il morale dei combattenti (chiarendo sempre gli scopi politici e ideali delle azioni) era funzione del commissario, cui spettava anche di controllare la vita privata degli uomini.

Come esempio di tattica, si ricorda l’azione per eliminare il federale fascista di Milano Aldo Resega. In primo luogo fu necessario scoprire la sua residenza, in via Fratelli Bronzetti al numero 43, quindi un certo tempo fu dedicato allo studio delle abitudini del gerarca; si potè così stabilire che egli usciva di casa tutte le mattine tra le 8,15 e le 8,30. Preparato minuziosamente il piano, l’esecuzione fu affidata a una squadra di quattro uomini [Ninetto, Barbisun, Lupo e Totò). Al mattino del 18, l’informatrice si incontrò a Precotto con i quattro gappisti che erano già armati (in altri casi le armi venivano portate dalle collegatrici fino nei pressi del luogo dell’azione). Alle 8,15 i ci[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Aldo Resega, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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