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Il segmento testuale Aldo Praloran è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 273

Brano: [...]vanni e Giuseppe Banchieri da Feltre, Giovanni Giorgetti é Giorgio Bettiol da Belluno, furono, con altri ancora, i pilastri dell’organizzazione comunista e coloro che, assieme ai quadri fatti affluire dal P.C.I. da altre province dopo I’8.9., 1943, getteranno le fondamenta della Resistenza nel Bellunese.

A partire dal 1942 si formarono anche i primi embrioni di altre organizzazioni politiche: un gruppo di giovani, fra i quali Ernesto Tattoni, Aldo Praloran e Nino Perego, diede vita a Belluno al primo nucleo di « Giustizia e Libertà » e, subito dopo, al Partito d’Azione. I socialisti intensificarono i contatti individuali con vecchi dirigenti locali come Granzotto e Giovanni Serragiotto. I cattolici crearono i primi gruppetti democristiani, attorno alle parrocchie. Alla stampa comunista, che per quasi venti anni era stata la sola a essere diffusa clandestinamente nella provincia, sì affiancarono quella azionista e quella socialista.

Il movimento partigiano

Subito dopo il 25.7.1943 venne creato su scala provinciale il primo Comitato antifas[...]

[...]e risultò composto da Longobardi (P.C.I.), Tattoni (P. d’A.), Serragiotto (P.S.I.U.P.), Coppellotti (D.C.) e Prosdocimi (P.L.L). Accanto a questo si costituì un Comitato militare con Bettiol (P.C. I.)t Tissi (P. d’A.), Granzotto Basso (P.S.I.U.P.), Coppellotti (D.C.) e Da Val (P.L.L), coadiuvato dal tenente colonnello Angelo Zancanaro (che sarà ucciso a Feltre nel giugno 1944), dal capitano Francesco Pesce e da numerosi ex ufficiali, fra i quali Aldo Praloran, Aldo Sirena, Luigi Dall’Armi.

Il primo nucleo della Resistenza bellunese non doveva tuttavia essere costituito da questi comitati, rimasti a lungo bloccati su posizioni di attesismo, bensì dai comunisti della zona di Cesio e di Lentiai, che avevano raggruppato Lina ventina di uomini sulle montagne sovrastanti quest’ultima ‘località: Fra quei primi combattenti si trovavano tre ex garibaldini di Spagna (Rizzieri Raveane, Manlio Silvestri e Beniamino Rossetto, feltrino il primo e padovani gli altri due) e alcun* reduci dalle prigioni fasciste (l’ex deputato comunista Igino Bàrin, Giuseppe Ga[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 8

Brano: [...]ovo Comando: il maggiore Albertelli (Filippo), di tendenza monarchica, fu

designato comandante e il comunista Ugo commissario politico. Al maggiore Albertelli venne affiancato, quale vicecomandante, il comunista Francesco Pesce [Milo), mentre il ruolo di vicecommissario fu assunto dal comunista Boretti. Con

10 stesso criterio vennero concordati i comandi di brigata e quelli di battaglione: cattolici come Pagnoca e Doriguzzi, azionisti come Aldo Praloran e anche esponenti socialisti assunsero ruoli di comando affiancati dai comunisti. I comunisti, per mostrarsi unitari, arrivarono a chiedere ufficialmente al vescovo di Belluno [Bortignon) l’invio di un cappellano partigiano, ma la loro richiesta non fu mai esaudita.

11 Gruppo Brigate Garibaldi « Nannetti » così costituito venne promosso a Divisione il 2.8.1944. Entrarono a far parte della « Nannetti » numerosi ufficiali bellunesi, tra cui Aldo Sirena, Luigi Dall’Armi [Franco), Belancin, Guido ed Egidio Forcellin, Bortolon, De Rossi; Gianni. Più tardi si aggiunsero Sonego e i fratelli venez[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 9

Brano: [...]ti delle due formazioni e le vittime civili dovute a rappresaglie tedesche furono nella zona

oltre 1.500, più migliaia di deportati. Interi paesi vennero distrutti. Il duro prezzo pagato da Belluno e da Vittorio Veneto alla lotta per la Liberazione fu riconosciuto con la attribuzione della medaglia d’oro a entrambe.

Tra i caduti della « Nannetti e della « Belluno » si ricordano: il ravennate dott. Mario Fasi (Montagna), Francesco da Gioz, Aldo Praloran, Zanelli (Amedeo), Manlio Silvestri, il bolognese Franco Sabatucci caduto a Padova e il veneziano Danton (entrambi comandanti della « Mazzini»), l’avvocato Garbin, « Gori » di Massolombarda e « Sardo » che veniva dalla Sardegna.

Tra gli antifascisti bolognesi che, dopo I'8.9.1943, ritenendo difficile organizzare la guerriglia in Emilia Romagna per le caratteristiche del terreno, raggiunsero il Veneto contribuendo in modo decisivo a creare e a sviluppare la « Nannetti », oltre ai già citati si ricordano: Ildebrando Bilacchi, vicecommissario della Divisione « Belluno »; Giovanni Parini (Bare[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Aldo Praloran, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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