Brano: Secchia, Pietro
sizioni antirevisionistiche e rivoluzionarie del Partito comunista cinese.
Al C.C. del 1011.11.1961, successivo al XXII Congresso del P.C.U.S., criticò i metodi della “destalinizzazione” e si pronunciò per la unità internazionalista. Il 30 novembre parlò al Senato in favore del progetto di legge Parri per lo scioglimento del M.S.I.; alla questione dedicò numerosi comizi e discorsi. Dal 2 al 9.12.1961 prese parte a Roma al X Congresso del P.C.I.; nelle sue note di diario espresse preoccupazione per la polemica anticinese che lo caratterizzò. Al successivo C.C. (21 dicembre) fu esonerato dalla responsabilità della Sezione editoriale e invitato a dedicarsi esclusivamente al l[...]
[...]a di Secchia (“La questione essenziale è l'unità della classe operaia”, ivi, 12.12.1964) intesa a ribadire
la funzione di appoggio al capitalismo e all’imperialismo « assolta dalla socialdemocrazia, che dal fallimento del 1914 è passata di capitolazione in capitolazione », la irriducibile peculiarità dei comuniSmo e il contributo dato anche dal P.C.I. in direzione del rinnovamento democratico delI*Italia e della « rivoluzione socialista ».
Al C.C. del 18.2.1965, in riferimento alla guerra del Vietnam, sollecitò la mobilitazione di un movimento di massa per la pace e contro l’imperialismo. In una successiva lettera a Longo lamentò le decurtazioni del « sedicente riassunto » del suo discorso apparso su “l’Unità” e parlò di « discriminazione evidente » e di « metodo del sospetto e del processo alle intenzioni » nei confronti degli « elementi considerati “liquidati”, che non contano più » (AS, pp. 695696). Al C.C. del 5 giugno tornò sul tema del “partito unico”, mettendo in chiaro che la « linea di demarcazione » era tra chi voleva un par[...]
[...] in riferimento alla guerra del Vietnam, sollecitò la mobilitazione di un movimento di massa per la pace e contro l’imperialismo. In una successiva lettera a Longo lamentò le decurtazioni del « sedicente riassunto » del suo discorso apparso su “l’Unità” e parlò di « discriminazione evidente » e di « metodo del sospetto e del processo alle intenzioni » nei confronti degli « elementi considerati “liquidati”, che non contano più » (AS, pp. 695696). Al C.C. del 5 giugno tornò sul tema del “partito unico”, mettendo in chiaro che la « linea di demarcazione » era tra chi voleva un partito di classe e chi optava per « una specie di fronte popolare » o di « partito laburista » (AS, p. 519).
Durante i mesi di settembre e ottobre 1965 partecipò ai lavori della Commissione per le tesi in vista dell’XI Congresso. In una lettera del 18 settembre a Longo rilevò, in polemica con Amendola, il distacco del gruppo dirigente dalla base del partito e, riferendosi anche al progetto di tesi, richiamò il segretario generale alla attualità del perico
lo revis[...]