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Il segmento testuale Acciaierie di Cornigliano è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 3Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 81

Brano: [...]Sampierdarena (Genova), diede origine a un nuovo grande complesso industriale da cui uscirono, due anni dopo, le prime locomotive costruite nel regno sabaudo. Successivamente Giovanni Bombrini, organizzatore del complesso, orientò la produzione verso le costruzioni navali e iniziò l’unificazione del cantiere. L’azienda si sviluppò, sotto la direzione dei fratelli Pio e Mario Perrone, durante la prima guerra mondiale. Nel 1915 furono costruite le Acciaierie di Cornigliano e, nel triennio successivo, l’Ansaldo raggiunse la massima espansione. Nel 1917, con 55.000 operai alle sue dipendenze, costruì il primo aeroplano e l’anno successivo giunse a produrne 12 al giorno, contemporaneamente a ingenti quantitativi di armi. « Uva e Ansaldo costituivano l’esempio estremo di industrie siderurgiche a cui la guerra andava imprimendo uno sviluppo abnorme » (Caizzi).

Mentre allo scoppio della guerra l'Ansaldo aveva un capitale nominale di 30 milioni di lire (in realtà le azioni venivano quotate a valori molto inferiori rispetto a quello di emissione), nel corso del conf[...]

[...]e (I.R.I.), avvenuto alI’Ansaldo nel 1933, peggiorò notevolmente le condizioni di vita e di lavoro della classe operaia. A difesa degli interessi dei lavoratori sorse l’organizzazione clandestina. Tra il 1929 e il 1932 il Par* tito comunista svolse un'attività particolarmente intensa nella zona industriale di Genova e all’inizio del 1932 vi si potevano contare numerose cellule, le più importanti delle quali operavano nel cantiere Ansaldo e nelle acciaierie di Cornigliano. Nel 1939 l'Ansaldo entrò a far parte della Finsider (v.), incorporando lo stabilimento di Pozzuoli (Napoli), il Tubificio Nazionale e i Cantieri Cerusa di Voltri (Genova); nel 1940 sorse un nuovo stabilimento di artiglieria in località Fegino. Nel 1943

lo stabilimento di Pozzuoli, distrutto dai bombardamenti e isolato dalla direzione di Genova, fu affidato a una gestione commissariale,

Gli operai dell'Ansaldo, che fin dal

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 230

Brano: Banca Italiana di Sconto

collegato all’industria bellica, di cui era finanziatrice, e in particolare al gruppo Ansaldo [v.) dei fratelli Perrone, che si era ingrandito assumendo il controllo della Fiat San Giorgio, delle Miniere Cogne, delle Acciaierie di Cornigliano, della società di navigazione transatlantica del Lloyd Sabaudo.

Terminata la guerra, che aveva contribuito a finanziare collocando largamente i vari prestiti nazionali, la banca continuò la sua politica di incauta espansione, aprendo filiali anche all’estero, creando perfino una Banca ItaloCaucasica con sede a Tiflis, in funzione antisovietica.

La crisi del 1921, che fa perdere l'intero capitale a industrie gonfiatesi durante gli anni del conflitto (come l’ILVA e l’Ansaldo, che era esposta verso lo sconto di ben 800 milioni) si ripercuote sulla B.I.S.. I depositanti accorrono a ritirare[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 506

Brano: [...]tti appoggiò l’agitazione e dichiarò che i lavoratori del mare erano pronti a scendere in sciopero qualora motivi di solidarietà lo avessero richiesto. Nel febbraio 1920 una grande agitazione dei metallurgici, iniziata dagli operai della S.I.A.C. di Cornigliano, sfociò nella prima occupazione delle fabbriche (v.). Alla proclamazione della serrata da parte di alcune direzioni aziendali, gli operai risposero occupando i Cantieri Ansaldo, Oderò, le Acciaierie di Cornigliano, il Proiettificio e altri stabilimenti. Sorsero i Consigli di fabbrica (v.).

L’avvenimento ebbe vaste ripercussioni, in Italia e aN’estero. L'Avanti! cercò di minimizzarlo, negando che il movimento avesse avuto carattere « politico », ma appunto tale carattere fu invece posto in rilievo ed esaltato in un Rapporto sui fatti di Sestri, steso da Paimiro Togliatti e da Andrea Viglongo e pubblicato su L’Ordine Nuovo del

13.3.1920.

In questo clima di lotta, il movimento dell’occupazione delle fab

briche (settembre 1920) trovò grande rispondenza tra i lavoratori di Genova e della Liguria[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Acciaierie di Cornigliano, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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