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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 57

Brano: [...]10. 1.1944; da questa data si fusero e la seconda divenne una sezione della prima.

Amiata, Monte

Massiccio che si eleva isolato al limite meridionale della Toscana, in una posizione che dà origine alle tre vallate principali: la valle dell’Orcia, la valle del Paglia e quella del Fiora. Altitudine massima 1.700 m; domina la strada e il passo di Radicofani. Attorno all’Amiata, a un’altitudine tra i 600 e gli 850 metri, si stendono i paesi di Abbadia San Salvatore (8.500 ab.) e Piancastagnaio (5.500 ab.), in provincia di Siena; Santa Fiora (4.500 ab.), Arcidosso (5.900 ab.), Casteldelpiano (5.000 ab.) e Seggiano, in provincia di Grosseto. Al disopra dei 600 metri, tutta la montagna è coperta di castagni, faggi e alberi da resina. La zona, particolarmente adatta alla guerriglia, dall’autunno del 1943 divenne quasi un simbolo della Resistenza in terra di Siena e di Grosseto. Non solo il terreno, ma anche la situazione economicosociale favorì lo sviluppo del movimento partigiano.

Prime lotte operaie

Le popolazioni dell’Amiata avevano ant[...]

[...] castagni, faggi e alberi da resina. La zona, particolarmente adatta alla guerriglia, dall’autunno del 1943 divenne quasi un simbolo della Resistenza in terra di Siena e di Grosseto. Non solo il terreno, ma anche la situazione economicosociale favorì lo sviluppo del movimento partigiano.

Prime lotte operaie

Le popolazioni dell’Amiata avevano antiche tradizioni di lotta contro gli oppressori interni e stranieri; già nel 1812 gli abitanti di Abbadia S.S. erano insorti contro i dragoni francesi comandati dal generale Douchy. Noto è il movimento di Davide Lazzaretti, a sfondo mistico, che sotto il manto religioso rappresentò un tentativo, sia pure confuso, di giungere ad un rinnovamento politico e sociale.

Verso il 1880 ebbe inizio lo sfruttamento del bacino mercurifero dell’Amiata (che comprende le miniere del Siele, di Abbadia S.S., Selvena e Corte Vecchia: nel loro insieme, il più importante giacimento di mercurio di tutto il mondo) con la costituzione della S.A. Monte Amiata Mineraria, a capitale prevalentemente tedesco, così come la direzione tecnica. Nel 1905 venne costituita a Piancastagnaio la prima Lega di resistenza e, contemporaneamente, giovandosi di un decreto legge che dava la facoltà, a determinate condizioni, di occupare le terre, la popolazione di Piancastagnaio occupò una certa estensione di terreno, issandovi la bandiera rossa. Il movimento ebbe un tragico sbocco: il 31.1.1909, durante una manifestaz[...]

[...]e, giovandosi di un decreto legge che dava la facoltà, a determinate condizioni, di occupare le terre, la popolazione di Piancastagnaio occupò una certa estensione di terreno, issandovi la bandiera rossa. Il movimento ebbe un tragico sbocco: il 31.1.1909, durante una manifestazione svolgentesi al canto dell’Internazionale, i carabinieri spaiarono, causando la morte di due dimostranti e numerosi feriti.

Anche il primo sciopero rivendicativo ad Abbadia S.S., nel 1907, s’era concluso con la sconfitta dei minatori e con 40 licenziamenti, ma il movimento non si arrestò. Nel 1913 vi fu infatti costituita la prima sezione del Partito socialista, e un’altra ne sorgerà a Piancastagnaio nel

1920. Memorabile lo sciopero del

1919, prolungatosi per tre mesi e conclusosi con la vittoria dei minatori, che ottennero anche la riassunzione dei 40 licenziati del 1907. Nel

1920 i socialisti conquistarono il comune di Abbadia S.S. (sindaco Angelo Tondi).

La lunga lotta antifascista

Il 15.8.1920, mentre la massa dei lavoratori, che si erano riunit[...]

[...] s’era concluso con la sconfitta dei minatori e con 40 licenziamenti, ma il movimento non si arrestò. Nel 1913 vi fu infatti costituita la prima sezione del Partito socialista, e un’altra ne sorgerà a Piancastagnaio nel

1920. Memorabile lo sciopero del

1919, prolungatosi per tre mesi e conclusosi con la vittoria dei minatori, che ottennero anche la riassunzione dei 40 licenziati del 1907. Nel

1920 i socialisti conquistarono il comune di Abbadia S.S. (sindaco Angelo Tondi).

La lunga lotta antifascista

Il 15.8.1920, mentre la massa dei lavoratori, che si erano riuniti in circa

4.000 per inaugurare la bandiera della Lega proletaria di Abbadia S.S., rientrava al paese, fu fatta segno a un colpo di rivoltella; per immediata reazione, alcuni sassi furono lanciati contro la casa da cui era partito il colpo. Stava per ristabilirsi la calma, quando sopraggiunse un drappello di carabinieri che, senza preavviso, aprì il fuoco sulla folla, uccidendo l’operaio Ovidio Sabatini (il cui nome verrà dato, du

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 58

Brano: [...] della quale furono uccisi i lavoratori Giuseppe Coppi, Nazareno Vagini e il bambino Libero Renzi, mentre numerosi altri cittadini rimasero feriti.

Lo squadrismo fascista negli anni 192122 fece sull’Amiata le sue vittime. Numerosi furono i socialisti e gli altri antifascisti aggrediti e bastonati; i lavoratori Tito Prezzolini e Novaro Angelini furono uccisi, ma i minatori non si piegarono. Anche dopo le leggi eccezionali del 1926 vi furono in Abbadia S.S. agitazioni e scioperi (1928), e l’organizzazione comunista continuò a sviluppare un’intensa attività clandestina. Nel 1931 furono condannati dal Tribunale speciale Elio Bianchi, Corrado Forti, Alessandro Fabbrini, Bruno Ghilardi, Aurelio Visconti, Benedetto Visconti, Aristeo Bianchi. Nel corso degli anni 193536 vennero inviati al confino Mauro Capecchi, Carlo Contorni, Lorenzino Contorni, Primo Vagnoli, Bruno Ghilardi; e, nel 1937, Fortunato Avanzati, Domenico Cini, Adriano Coppi, Agostino Guerrini, Carlo Romani, Giacomo Sabattini, Pietro Sbrilli e Gino Zilianti.

Il terreno era pronto p[...]

[...]o Visconti, Benedetto Visconti, Aristeo Bianchi. Nel corso degli anni 193536 vennero inviati al confino Mauro Capecchi, Carlo Contorni, Lorenzino Contorni, Primo Vagnoli, Bruno Ghilardi; e, nel 1937, Fortunato Avanzati, Domenico Cini, Adriano Coppi, Agostino Guerrini, Carlo Romani, Giacomo Sabattini, Pietro Sbrilli e Gino Zilianti.

Il terreno era pronto per la lotta partigiana. L’8.9.1943 una folla di uomini e donne si riversò nelle strade di Abbadia S.S. inneggiando alla pace. Provenienti da Piancastagnaio, giunsero l’indomani alcuni mezzi corazzati tedeschi che, infranta la disorganizzata resistenza di un reparto dell’esercito italiano, assunsero il controllo delle miniere di mercurio e della cabina telefonica amplificatrice, che assicurava le comunicazioni tra Roma e il nord d’Italia.

La Guerra di liberazione

Nella seconda metà di settembre cominciarono a costituirsi e ad agire sull’Amiata i primi gruppi partigiani, operando sbarramenti stradali, interrompendo linee telefoniche, attaccando autocarri tedeschi. II 4.

12.1943 i min[...]

[...]reparto dell’esercito italiano, assunsero il controllo delle miniere di mercurio e della cabina telefonica amplificatrice, che assicurava le comunicazioni tra Roma e il nord d’Italia.

La Guerra di liberazione

Nella seconda metà di settembre cominciarono a costituirsi e ad agire sull’Amiata i primi gruppi partigiani, operando sbarramenti stradali, interrompendo linee telefoniche, attaccando autocarri tedeschi. II 4.

12.1943 i minatori di Abbadia S.S. non vollero festeggiare la tradizionale festa di Santa Barbara e la maggioranza si rifiutò di partecipare al pranzo offerto dalle autorità repubblichine, alla presenza del Capo dèlia provincia, G. Alberto Chiurco, e di altri gerarchi fascisti e nazisti. Alcuni minatori furono, per questo, tratti in arresto.

L’1.3.1944 ebbe luogo un’altra co

raggiosa manifestazione di protesta, questa volta organizzata dalle donne, per chiedere l’aumento della razione del pane e la fine della guerra. Il giorno stesso, 200 fascisti piombarono ad Abbadia S.S. e cominciarono a operare numerosi arresti, a[...]

[...]ò di partecipare al pranzo offerto dalle autorità repubblichine, alla presenza del Capo dèlia provincia, G. Alberto Chiurco, e di altri gerarchi fascisti e nazisti. Alcuni minatori furono, per questo, tratti in arresto.

L’1.3.1944 ebbe luogo un’altra co

raggiosa manifestazione di protesta, questa volta organizzata dalle donne, per chiedere l’aumento della razione del pane e la fine della guerra. Il giorno stesso, 200 fascisti piombarono ad Abbadia S.S. e cominciarono a operare numerosi arresti, ai quali i minatori risposero proclamando lo sciopero. L’indomani, i fascisti di Siena e di Grosseto effettuarono un vasto rastrellamento, allo scopo di catturare i gruppi partigiani della zona. L’attacco fascista investì alcune borgate, i cui abitanti, come quelli di Selvena, dovettero salvarsi con la fuga. L’8 marzo i repubblichini, informati da delatori, riuscirono a catturare, in località « Tre Case », i due partigiani Fiorindo Guerrini (Tredicino) e Libero Stolzi: dopo averli seviziati, li impiccarono a un albero a Piancastagnaio.

Poche se[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 59

Brano: Ammazzalorso, Armando

S.S. e chiese l’intervento dell’artiglieria, con tiri di preparazione e di appoggio. II Comando partigiano riuscì a dissuadere il maggiore francese dal fare intervenire l’artiglieria sull’abitato, impegnandosi a liberarlo dai tedeschi in collaborazione coi patrioti. Infatti i distaccamenti partigiani al completo scesero ad Abbadia S.S. e alle 10, dopo aver occupato tutti i punti di accesso, iniziarono il rastrellamento dei guastatori tedeschi e dei franchi tiratori fascisti, mettendo in condizione le avanguardie del Corpo di spedizione francese di entrare tranquillamente in paese a mezzogiorno. Per rappresaglia le artiglierie tedesche, da Pian dei Renai, iniziarono un bombardamento che durò l’intero pomeriggio, causando gravi danni agli edifici e diverse vittime tra la popolazione.

II giorno dopo, spostatasi la linea di combattimento verso la valle dell’Orcia, partigiani e patrioti, facendo da avanguardia e guida ai r[...]

[...]to che durò l’intero pomeriggio, causando gravi danni agli edifici e diverse vittime tra la popolazione.

II giorno dopo, spostatasi la linea di combattimento verso la valle dell’Orcia, partigiani e patrioti, facendo da avanguardia e guida ai reparti alleati, impedirono ai tedeschi in ritirata di distruggere, nella vai Paglia, le turbine elettriche che assicuravano l’energia alle miniere di mercurio.

Dopo la liberazione di Siena, i paesi di Abbadia S.S. e di Piancastagnaio offrirono il maggior numero di volontari dell’Amiata al Gruppo di combattimento « Cremona » (v.) (rispettivamente 156 e 20). Sul fronte del Senio caddero, nella primavera del

1945, i volontari Angelo Ferrazzani, studente, di Piancastagnaio, e Alfredo Contorni, di Abbadia S.S.. Tra i partigiani di Abbadia S.S. e delrÀmiati caduti sono da ricordare Renato Vagaggini, (fucilato il 29.6.

1944 in località Cinque Vie, presso Firenze, con Leopoldo Benocci, Vincenzo Borri, Francesco Alì, Quintino Donati, Danilo Nocentini, Pardo Carli e Andrea Proton, tutti del Distaccamento « Carlo Pisacane » della « Spartaco Lavagnini ») e Tigrino Sabatini (fratello di Ovidio), fucilato il 3.5.1944 dai tedeschi a Roma, forte Bravetta, e decorato di medaglia d’argento al valor militare alla memoria

F.Av.

Amico, Giuseppe

Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. N. nel 1890 a Capua (Caserta), fucilato da[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 253

Brano: [...] Brigata nera: « Inviamo le espressioni del nostro più vivo cordoglio per la gloriosa morte in combattimento dei vostri ufficiali e Camicie Nere, avvenuta il 26 e 27 dello scorso mese presso Fabbrico ».

Secondo dati del Comando del III Settore S.A.P., in quella circostanza tedeschi e fascisti avrebbero avuto complessivamente 32 morti e 35 feriti.

G. Fi

Monumento eretto a Fabbrico, sul luogo dello scontro

Fabbrini, Alessandro

N. ad Abbadia San Salvatore (Siena) C8.6.1897, ivi m. nel 1957; minatore. Membro della Gioventù socialista, nel 1921 fu tra i fondatori della Sezione comunista di Abbadia San Salvatore. Arrestato e perseguitato dai fascisti in varie occasioni, nel 1931 (insieme ai compagni di lotta Elio Bianchi, Benedetto Visconti, Francesco Ghilardi, Corrado Forti e Aristeo Banchi) fu processato dal Tribunale speciale e condannato a 2 anni di reclusione per « appartenenza al P.C.I. e propaganda ». Trasferitosi a Pienza, dopo T8.9.1943 fu membro del locale C.L.N. e tra i promotori della formazione partigiana « Mencattelli » operante nella zona. Alla vigilia della liberazione di Pienza perdette la moglie, la sorella e 4 figli, tutti uccisi da un bombardamento aereo. Al suo fianco[...]

[...]fu processato dal Tribunale speciale e condannato a 2 anni di reclusione per « appartenenza al P.C.I. e propaganda ». Trasferitosi a Pienza, dopo T8.9.1943 fu membro del locale C.L.N. e tra i promotori della formazione partigiana « Mencattelli » operante nella zona. Alla vigilia della liberazione di Pienza perdette la moglie, la sorella e 4 figli, tutti uccisi da un bombardamento aereo. Al suo fianco rimase l’unico figlio superstite Fazio (n. ad Abbadia S.S. il 5.2. 1926), giovanissimo partigiano nel 7° Distaccamento sul Monte Armata (v.) che, nel dopoguerra, diverrà dirigente del P.C.I. nella provincia, sindaco di Siena e senatore della Repubblica.

Ritornato al paese natio, Alessandro Fabbrini fu designato a dirigere la locale Camera del lavoro e venne eletto segretario provinciale del Sindacato minatori, consigliere comunale e consigliere provinciale. Nel 1948 subì un nuovo arresto e una ingiustificata detenzione di 9 mesi (in sede processuale fu infatti assolto con formula piena) per aver partecipato alle manifestazioni popolari di prote[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 657

Brano: [...]comitati di villaggio per difendersi dalle rapine nazifasciste. Manifestazioni di donne, protette

da patrioti armati o gappisti, si erano avute a Roma (v.) e a Bondeno (v.), come pure in altre località, per non parlare delle combattive manifestazioni dei movimenti di massa armati esplosi fin dalla fine di settembre a Napoli (v.) e in altre province della Campania, nell’ottobre a Borgosesia (v.), in dicembre a Cascia (v.), ai primi di marzo ad Abbadia S. Salvatore (v. Amiata) e nell’aprile a Monticchiello (v.), per ricordare solo gli episodi più famosi. Ma il problema era di trasformare rapidamente (cioè prima che arrivassero gli eserciti alleati) le manifestazioni spontanee di rivolta popolare in un vero e proprio movimento preinsurrezionale e insurrezionale, guidato dal Partito comunista come era la lotta armata condotta dalle Brigate partigiane e dai G.A.P.. In altri termini, si trattava di dare al movimento popolare una impronta politica corrispondente alla linea “unitaria” del P.C.I. e di assicurare a questo partito un'egemonia, sia nei[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Abbadia S, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Abbadia S S <---S.S. <---comunista <---fascisti <---socialista <---Abbadia San Salvatore <---Alessandro Fabbrini <---Ovidio Sabatini <---P.C.I. <---Paimiro Togliatti <---Partito comunista <---S.A.P. <---Santa Fiora <---Spartaco Lavagnini <---antifascista <---antifasciste <---gappisti <---italiano <---nazifascisti <---socialisti <---A.C.C. <---A.C.G. <---A.C.I. <---A.M.G. <---A.M.G.O.T. <---A.P. <---ANPI <---Abbadia S Salvatore <---Agostino Guerrini <---Agraria <---Alberto Chiurco <---Alvaro Sabatini <---Amiata Mineraria <---Andrea Proton <---Antonio Gramsci <---Aristeo Bianchi <---Brigate di Partigiani <---Bruno Ghilardi <---C.L.N. <---Carlo Contorni <---Carlo Romani <---Charles Poletti <---Comitato centrale <---Commissione Alleata di Controllo <---Commissioni A C <---Control Commissioni <---Distaccamento sul Monte Armata <---Emo Boni <---Enzo Nizza <---Fernando Di Giulio <---Fiorindo Guerrini <---G.A.P. <---Gino Zi <---Governo Militare Alleato di Territorio <---H.G. <---Il Soviet <---Il VII <---Il mattino <---Ili Settore <---Italia TA <---La Nuova Italia <---La Pietra <---La nostra lotta <---La prima <---Lettere a Messina <---Libero Renzi <---Luigi Bosatelli <---Luigi Longo <---Mauro Capecchi <---Militare Alleato di Territorio Occupato <---Nazareno Vagini <---Nazioni Unite <---Nuova Italia <---O.T. <---P.S.I. <---Pian dei Renai <---Piero Foroni <---Quintino Donati <---Renato Vagaggini <---S.A. <---Santa Barbara <---Sesti Ho Pedani <---Sesto San Giovanni <---Settore S <---Settore S A P <---Squadre di Azione Patriottica <---Storia <---Trasferitosi a Pienza <---antifascismo <---antifascisti <---antinazista <---badogliana <---comunisti <---fascista <---fasciste <---fuochista <---italiana <---marxisti <---motociclisti <---nazifasciste <---nazisti <---sappisti <---squadrismo <---squadristi