Brano: [...]ro vengono acclamate alla Camera dei fasci e delle corporazioni, relatore il presidente dell’associazione, Carlo Delcroix, divenuto finanche « caporale d’onore » della milizia fascista. Da qui al completo assorbimento dell’associazione al regime, il passo è breve, Il 19.1.1940, su proposta del «duce» capo del governo, il re d’Italia e d’Albania, imperatore d’Etiopia, decreta il nuovo statuto deH’associazione. Secondo la nuova carta statutaria, l’A.N.M.I.G. dovrà conòorrere a « educare con l’esempio il popolo al sentimento del dovere, per adeguarne lo spirito ai destini di grandezza della naziope rinnovata dalla guerra e dalla rivoluzione » (art. 1). L’associazione è « politicamente » alle dipendenze del P.N.F. (art. 2) ; il presidente dell’associazione è nominato con de: creto del duce del fascismo, capo del governo, su proposta del segre
tario del partito (art. 11); agli iscritti al fascio, che appartengono all’associazione e che siano stati colpiti dai provvedimenti disciplinari previsti nello statuto del Partito fascista, vengono applicat[...]
[...]no a mano che la guerra devastatrice passava sul corpo dell’Italia, i mutilati di guerra, scrollando le pesanti responsabilità del funesto regime, ricostruirono le mura delle loro case; dissero, attraverso i vecchi interpreti degli ideali associativi, parole incitatrici alla Resistenza; furono presenti nella lotta di liberazione; dettero i loro martiri alla « disumana ferocia del nazifascismo ».
Nell’ottobre 1946, ricreata la propria unità, l’A.N.M.I.G. tenne il suo primo congresso a Venezia e ricominciò, pur nella difficile situazione del paese, la sua fatica a difesa degli interessi dei mutilati di guerra e dei suoi ideali di pace. Riconsacrò a Venezia il proponimento originario e fondamentale, così indicato nell’articolo I del nuovo statuto: « Ricordare il comune sacrificio, esempio di amore e di dedizione alla Patria, monito operante per l’eliminazione delle guerre, auspicio per il ristabilimento, nelle relazioni fra i popoli, dei superiori principi della giustizia e dell’umana solidarietà ». Ispirandosi a questi principi, l’associazione[...]
[...]tabilimento, nelle relazioni fra i popoli, dei superiori principi della giustizia e dell’umana solidarietà ». Ispirandosi a questi principi, l’associazione ha levato la propria voce ogni qualvolta si sono profilate minacce di conflitti internazionali. Ed eguale contributo ha apportato oltre i confini della patria, con ìa sua adesione alla Federazione mondiale ex combattenti (F.M.A.C.), della quale fu tra i fondatori, nel gennaio 1950 a Parigi. L’A.N.M.I.G. vive ora in un clima di democrazìa: i suoi congressi, le sue manifestazioni, ove vengono
affermati concetti di giustizia e di libertà, sono di esempio al paese che, nei mutilati di guerra, riconosce e identifica una forza sana e libera al servizio della pace. Una ordinata amministrazione è al servizio di una salda vita organizzativa: l’associazione è articolata in 19 delegazioni regionali, in 375 sezioni (10 all’estero), in 481 sottosezioni, in circa 5.000 fiduciariati. Conta oltre 400.000 aderenti. Il suo Comitato centrale è composto da 36 membri, da 19 delegati regionali, da 7 sindaci, d[...]