Compagni, vi devo dire, [...] mano sul cuore, che io non merito [...] degli elogi che mi sono stati [...] rivolti. [...] stato detto che io sono [...] della Rivoluzione [...] il capo del [...] comunista [...] Sovietica, il dirigente del [...] leggendario e chissà cos'altro ancora. Tutto ciò, compagni, non è [...] ed è [...] assolutamente inutile. Con questo tono si [...] bara di un rivoluzionario caduto. Io però non penso [...] morire. Mi vedo perciò obbligato [...] quadro esatto di ciò che ero e [...] la mia posizione attuale nel partito. Il compagno [...] (A. [...] ha detto [...] che egli si è considerato [...] uno dei miei maestri e mi ha considerato suo [...]. Questo è assolutamente esatto, [...]. Io ero e rimango [...] scolaro degli operai avanzati delle Officine ferroviarie [...]. [...] uno sguardo indietro nel passato. Io ricordo [...] 1898, quando per la [...] la direzione di un circolo di operai [...]. Ciò accadde ,28 anni [...]. Io penso aite prime [...] pratico di partito avute nella casa del [...] alla presenza di [...] (anch'egli era allora uno [...] e altri operai avanzati [...]. A [...] di questi [...] allora un giovane. Forse ero un po' [...] molti di questi compagni. Come militante nel lavoro [...] tuttavia ero allora assolutamente un principiante. [...] nella [...] chia di questi compagni io [...] allora la mia prima prova del fuoco rivoluzionaria. [...] nella cerchia di questi [...] un apprendista della Rivoluzione. Come vedete, gli operai [...] furono i miei primi [...]. [...] di inviare ad essi il [...] sincero fraterno ringraziamento. Io ricordo inoltre gli [...] andai per ordine del partito a Baku [...] di partito. Tre anni di attività [...] operai [...] dei [...] mi rafforzarono come combattente [...] dirigente locale del lavoro pratico di partito. Trattando con operai avanzati [...] Baku [...] e altri ancora, da [...] nel tumulto dei conflitti [...] profondi tra gli operai [...] del [...] imparai per la prima [...] diri-gere grandi masse di operai. Là, a Balia, io [...] mia seconda prova del fuoco rivoluzionaria. Là io divenni un [...] rivoluzione. [...] di inviare ai miei [...] Baku il mio sincero fraterno ringraziamento. Infine ricordo [...] 1917, quando dopo lunghe [...] prigioni e i luoghi di deportazione, venni [...] Leningrado [...] ordine del partito. Allora nella cerchia degli [...] diretto contatto con il grande maestro del [...] i paesi, il compagno Lenin, nel tumulto [...] tra proletariato e borghesia, nella situazione creata [...] imparai per la prima volta cosa significhi [...] dirigenti del grande partito della classe operaia. Là, fra gli operai [...] popoli oppressi e dirigenti nella lotta del [...] i paesi e di tutti\ i popoli, [...] mia terza prova del fuoco rivoluzionaria. Là, in Russia, sotto [...] Lenin, divenni un artefice della [...]. [...] di inviare ai miei [...] mio sìncero fraterno ringraziamento e di inchinare [...] ricordo del mio grande maestro Lenin. Dalla qualifica di apprendista [...] di lavorante esperto (Baku) a quella di [...] Rivoluzione (Leningrado): ecco, compagni la scuola del [...]. Questo, compagni, è il [...] ciò che io ero e di ciò [...] se si parla con la mano sul [...] esagerazione. ///
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Questo, compagni, è il [...] ciò che io ero e di ciò [...] se si parla con la mano sul [...] esagerazione.