Noterelle di uno dei Mille, [...] saggio critico e il commentario di LUIGI RUSSO, Palermo, Enzo Sellerio, 1994, [...]. [...] ha chiesto una presentazione al [...] Giovanni Spadolini, e Spadolini ha voluto ricordare che [...] di Russo -«tutta nerbo e [...] » [...] fu pubblicata proprio nel suo [...] natale 1925; ma [...] qua non è entrato. Dalla premessa di C. Russo, Il Volturno del [...]. Noterelle di uno [...] già nel [...] aveva scritto la voce «Abba» [...] e nel [...] la stenderà per [...]. Nel 1933, ripubblicando con [...] a Palermo il saggio [...] avvertiva: «Le note possono essere di qualche [...] Da Quarto al Volturno, libro semplicissimo, pur non [...] molte allusioni di carattere storico e aneddotico. E nessun altro finora [...] a questa fatica di [...] punto per punto», e [...] «La formazione delle Noterelle» (che di recente [...] editori di Abba). Nel gennaio [...] sulla soglia dei non [...] Luigi Russo annotò nelle parti salienti 1 Mille [...] Giuseppe Bandi (Firenze, [...] e fece il punto [...] letteratura garibaldina (nel Tramonto del letterato di Laterza): «Io [...] attorno al 1925, scrissi un amoroso commento [...] Da Quarto al Volturno di Giuseppe Cesare Abba, [...] lungo saggio su Abba e la letteratura [...]. [...] tema, in seguito studiai [...] Noterelle, per combattere la tesi di quelli, [...] Borgese, che volevano che il diario fosse stato [...] mentre per [...] rivelazione di un taccuino [...] Gino Bandini, io potei mostrare come soltanto a [...] dal taccuino si fossero svolte le famose Noterelle. Gli scrittori estemporanei non [...] solo gli spontanei sono scrittori, e la [...] ispirazione e arte, vocazione lirica e disciplina [...]. [...] quindi non aveva quella stupida [...] facile estemporaneità degli improvvisatori: era [...] di un letterato che rifletteva [...] esperienza: [...] letterato mistico che guardava a Garibaldi come a un nume e vedeva tutta [...] dei Mille, sempre, direi, in [...] di epopea». Bisogna ricordare che delle [...] Garibaldi e del mito di Garibaldi, il critico, [...] sul Carso, aveva discusso la prima volta [...] ufficiali della Scuola Militare di Caserta, prima [...] Caporetto. Il tenente istruttore polemizzava [...] «E [...] stesso si dica della storia militare, studiata [...] per la [...] cultura professionale; ma la [...] Volturno è una cognizione oziosa, se è semplice [...] nome topografico, di una data, e di [...] condottieri. Quella conoscenza grava sulla [...] e il soldato che non sa nulla [...] Volturno, ne sa, su per giù, quanto [...]. Importa ripensare il pensiero [...] i condottieri delle due patti, nel movimento, [...] tattico; giova in altri termini la ricostruzione [...] ché tutto ciò che è storia esterna [...] è ancora storia», a p. ///
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Importa ripensare il pensiero [...] i condottieri delle due patti, nel movimento, [...] tattico; giova in altri termini la ricostruzione [...] ché tutto ciò che è storia esterna [...] è ancora storia», a p.