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[...] anni di grande difficoltà compì [...] che consentirono ai lavoratori di allentare [...] puntando verso traguardi politici costruttivi Con le sue idee il sindacato seppe parlare al [...] LUCIANO [...] dalla [...] morie, Il ricordo di DI Vittorio non si è sbiadito [...] nella memoria di [...] lo hanno conosciuto. Son voci di vecchi [...]. Ma (ante volle mi [...] nominare ancora nelle assemblee e nelle riunioni. E quando esce II [...]. Ciò accade perché [...] come continuano a [...] I suol [...] pugliesi, é stato davvero [...] riscatto sociale degli operai, del disoccupati, del [...] cruciale periodo della nostra storia che abbraccia [...] ricostruzione, Il [...] economico» degli anni Cinquanta. Erano tempi, quelli, nel quali [...] Iv non [...] la [...] era [...] nelle trasmissioni radio, nel giornali. Subito dopo II [...] della scissione sindacale, cominciarono [...] le rappresaglie contro I comunisti e II [...]. In quelle condizioni, [...] Di Vittorio non rinunciò a [...] sentire la voce delia [...] e lo voce della [...] era la [...] voce. Egli, Ira I dirigenti [...] lu quello che, di gran lunga più [...] recò a parlare in ogni luogo, piccata [...] citta, per Indirizzare, Incitare, conquistare Il consenso [...]. E anche in quei [...] lame [...] operavano per [...] e mettere a tacere [...] I comunisti, il consenso alla line non [...] E [...] non venne meno la [...] la volontà di lotta [...] Vittorio non parlava In sindacalese; il suo [...] essenziale, spesso venato di commozione e [...] ma con poche o [...] retorica. Parlava al cuore e [...] genie, La [...] vera [...] consisteva nel (alto che [...] cinque minuti, sentivano In lui uno di [...] difensore del loro bisogni, che condivideva I [...] non si proponeva altro obiettivo che servire [...] considerava e che era giusta. Ma più singolare è che DI Vittorio, espressione sociale di una massa di lavoratori poveri [...] era [...] e popolare non soltanto Ira I [...]. Non era un tribuno [...]. Egli sapeva parlare, e [...] senza ricorrere a forbitezze o raffinatezze [...] In Parlamento, agli artisti, [...] docenti universitari, raccogliendo, anche in ambienti intellettuali [...] stima, considerazione e spesso consenso. Ricordo quando a Vienna, [...] 50, si tenne un congresso della Federazione [...] quale DI Vittorio era relatore sul problemi [...] paesi coloniali ed ex coloniali. DI Vittorio cominciò a [...] poco a poco si distaccò dal lesto [...]. E a quella assemblea [...] lutti I continenti, operanti nelle più diverse [...] PiC [...] e sociali, cominciò a [...] con battute sempre più [...] e In italiano. Ebbene, lutti lo capirono [...] si scatenò un uragano di applausi quale [...] visto In nessuna assemblea sindacale. Neri, [...] asiatici ed europei saltavano sui [...] scoppiavano in [...] e ognuno nella [...] lingua gridava evviva e cantava, [...] da una esaltazione collettiva. Dalle parole, dai gesti, [...] della voce avevano compreso o intuito [...]. In quella occasione molta parte [...] di DI Vittorio lu dedicata [...] Italiana del «plano del lavoro» [...] egli presentò come una Ipotesi possibile di sviluppo nella [...] associare I lavoratori dei paesi [...] e arretrati per Incrementare lo [...] di questi [...] e per dare una base [...] solida alla pace mondiale. Il suo messaggio di [...] saldamente unito a un forte spirito di [...] disegno di lotta che, come si diceva [...] fine II «riscatto proletario». E poiché ho citato [...] lavoro» voglio aggiungere ancora qualche parola su [...]. Posso davvero testimoniare che [...] le forze del lavoratori e di tutti I [...] Interessati alla realizzazione di un plano di sviluppo [...] di Di Vittorio, tutta [...]. Obiettivo essenziale era combattere [...] Innalzare II livello civile, culturale, economico [...] e specie del Mezzogiorno, [...] Impegno generale del paese al quale anche I [...] II loro contributo. Nonostante [...] e II consenso che la [...] trovò anche nel [...] economisti, sociologi e uomini di [...] di quei tempo, [...] programmatica era piuttosto [...] e parziale, " fondata [...] sii la-' [...]. Ma 1 lunghi anni [...] specie nel Sud, gli scioperi a rovescio, [...] obiettivi anche modesti localizzati nelle diverse realtà [...] lavoratori di allentare [...] nel quale erano stati [...] fra le [...] una cultura positiva Ispirata [...] realismo degli obiettivi e alla necessitò di [...] Impegno [...] costruire con fatica, ma solidamente, un futuro [...]. Occorre dire però che, [...] delle forze capitalistiche più [...] tenti e dei partiti [...] compresa la De allora più [...] di oggi, Il plano [...] condiviso da Togliatti e dal gruppo dirigente [...] Pei, [...] ebbe soltanto sostenitori nel partito. SI levarono voci contrarie In [...] purezza classista, perché si giudicò la proposta [...] di [...] vita a una politica [...] sociale di contenuto collaborativo e si contestò [...] di dirigenti del Pei quel punto nel [...] che i lavoratori, con [...] del plano, avrebbero dato «Il [...] anche salariale, alio sviluppo [...] r Ricordo [...] profonda di Di Vittorio [...] queste crìtiche, ch'egli giustamente definiva settarie e [...] isolare I lavoratori e fra di essi [...] e bisognosi di sostegno, di aiuto. Questioni, queste, pure In [...] tanto lontane da quelli di allora, che [...] dando vita a discussioni e controversie che [...] troppo dalle polemiche degli anni Cinquanta. DI Vittorio fu dunque [...] tempo ma, come tutti quelli veramente grandi, [...] di ogni tempo. E non credo di [...] profondo che mi univa a lui affermando [...] suol Insegnamenti potrebbero servirci, e mollo, per [...] difficoltà che ci angustiano oggi. Di Vittorio PASQUALE CASCELLA« Quando [...] è così alta merita di essere servita [...] di enormi sacrifici». Era la causa [...] della solidarietà e del [...] quel 3 novembre 1957, Giuseppe Di Vittorio [...] della [...] di Lecco. Poche ore dopo morì tra [...] «suoi» lavoratori, a 65 anni. Era diventato un capo [...] lavoratore» [...] con nelle mani i [...]. Era nato [...] agosto [...]. E anche lui, dopo [...] padre, a soli 7 anni, si ritrovò [...] braccia di [...] del Tavoliere. A 12 anni, in [...] vide ammazzare dalle guardie regie il suo [...] Ambrogio. Nel 1907 fondò il [...]. Quattro anni dopo, il [...]. Tornò in carcere nel [...]. Ma i suoi «cafoni» lo [...] deputato. Nel 1924 aderì al [...]. Nel [...] fu costretto a rifugiarsi [...]. [...] del battaglione «Garibaldi» in Spagna, [...] ferito a [...]. Arrestato a Parigi nel [...] tornò nelle carceri di Mussolini. Ne uscì nel [...] nominato dal governo Badoglio commissario [...] Confederazione generale [...]. Clandestino nella capitale occupata [...] 3 giugno [...] siglò il Patto di Roma [...] e Grandi. Ma quella conquista di [...] segnò la ricostruzione della trama del sindacato [...] liberata, non resse alla contrapposizione [...] sciopero politico [...] a Togliatti nel luglio 1948. Ma Di Vittorio per [...] lavorare alla Costituente, alla guida della [...] anche a capo della Federazione [...] (e, dopo i fatti di Ungheria del [...] di levare la [...] critica). Quel giorno a Lecco [...] di sempre: «La lotta per [...] cari [...] aspetto fondamentale della lotta di classe». Quattro incontri e una [...] 1113 agosto 1952, a Cerìgnola. Si festeggiano i 60 [...] Giuseppe Di Vittorio. Vi arriviamo da Napoli, [...] ed altri, verso te [...] ma a [...] Di Vittorio aveva già [...] tre dei suoi innumerevoli discorsi di quella [...] Comune, in piazza, nella sede del Pei, dovunque). [...] la città festeggiava il [...] illustre: [...] che aveva fatto il [...] quelle campagne e che ora era il [...] e il presidente della Federazione [...]. [...] anche molti compagni venuti apposta: Giorgio Amendola, Ruggero Grieco. Ed era Grieco [...] grande figlio della Puglia [...] di Foggia) che, con il suo spirito [...] contrappunto, con battute ironiche, ad ogni discorso [...] Di Vittorio. Erano [...] Grieco e Di Vittorio, [...] toro assai diversi: uno [...] raffinato, [...] il [...] dante con il fisico [...] sempre pronto a fustigare [...] aveva detto a conclusione [...] della Federazione di Foggia), [...] sempre legato, quasi visceralmente, [...]. Di Vittorio parlò anche [...] pranzo, rispondendo agli auguri. Raccontò tanti episodi della [...] vita. Quello che più mi [...] mente è il racconto del suo arrivo [...] Lucerà negli ultimi mesi del fascismo. Erano passati più di [...] era stato costretto a [...] Puglia. Era stato a Parigi [...] Spagna. Ma si sparse subito [...] quelle campagne. Allora Iniziò la processione [...] contadini che gli portavano vettovaglie di ogni [...] o [...] gli arrivò perfino nella [...] grate. Dunque ero rimasto, per [...] di famiglia». Ma Grieco era implacabile. E disse, verso sera: «Poco [...] che non trasformassimo oggi, come avviene in Russia, [...] di questa città da Cerìgnola in Di Vittoria». Avevamo organizzato con molta [...] padiglione della Fiera del Levante, [...] del movimento per la [...] Mezzogiorno. Alicata aveva [...] molto per [...] di massa che fosse [...] espressione del «nuovo meridionalismo». /// [...] /// Niente discorsi generici, o [...]. Ma i programmi, i [...]. Naturalmente era stato invitato [...] Di Vittorio, che si era impegnato a venire. Nel padiglione entravano più [...] ma altre migliaia stanziavano fuori, provenienti da [...] pugliesi. Aspettavano [...] di Peppino. [...] aveva avuto inizio da [...]. Ed io stavo svolgendo, [...] mio intervento: sulla nazionalizzazione [...] elettrica (i contenuti! A un certo [...] sentirono grida assordanti, provenienti [...] era arrivato Di Vittorio. E Di Vittorio entrò. Non ebbe un attimo [...]. E andò direttamente alla [...] io mi ero opportunamente ritirato subito. E parlò, sinceramente irritato [...]. E disse dei diavolo [...] Cristo. E [...] il diavolo albergava nel [...] mente dei padroni, di quelli che sfruttavano [...]. E chiamò «fratelli in Cristo» [...] e » contadini che erano venuti a [...]. I «piani» di Alicata [...] un dibattito «approfondito» e «nuovo» erano certamente [...]. Ma lo spettacolo cui [...] incancellabile nella mia memoria. Ero stato inviato, da «La Voce [...] Mezzogiorno» (un settimanale che pubblicavamo a Napoli), [...] Puglia, [...] era in corso uno sciopero aspro e [...]. Seppi un giorno che Di Vittorio [...] fatto un giro per incontrarsi con gli [...]. E così assistetti a [...] Corato (se non ricordo male). La lotta era durissima, E [...] dopo molti giorni, avevano deciso di [...] ancora: e così impedivano, [...] blocchi ai margini dei paesi, ai contadini [...] andare a lavorare sul loro «fondi». La tensione era acutissima. Lo spettacolo di quella [...] che era la sede della Lega braccianti [...] di antro) era impressionante. Centinaia e centinaia di [...]. Altre centinaia fuori. E Di Vittorio che [...] parole in dialetto), e criticava i suoi [...] forme di lotta che avevano scelto. Spiegava che i piccoli [...] potenziali da conquistare e non da respingere [...] degli agrari. Ma i braccianti da [...] ci sentivano. Prendevano la parola, e [...] «Ma [...] dobbiamo soffrire sempre noi, sempre e solo [...] e maltrattati». Di Vittorio riprendeva la parola, [...] da capo a spiegare. Si andò [...] fino [...]. E a me sembrava [...] Di Vittorio non li avesse convinti. Invece, la mattina, [...] erano scomparsi picchetti e blocchi, [...] i piccoli contadini potettero andare a lavorare sui loro [...]. /// [...] /// Ero stato invitato, come [...] Commissione meridionale, a una riunione delia Direzione, per [...] più quale questione riguardante il Mezzogiorno. Ma [...] della riunione assistetti a un [...] scambio di opinioni sui «fatti [...] che in quei giorni erano [...] in corso. Togliatti criticò Di Vittorio per [...] presa di posizione a favore [...] insorti di Budapest. Altri parlarono delle interpretazioni [...] gesto erano state date (di contrapposizione di Di Vittorio [...] Togliatti). Ma Di Vittorio respinse [...] «E come potrei io [...] a Togliatti? È assurdo». E aggiunse che la [...] gesto era [...] dovunque [...] degli operai in lotta, [...] schierava dalla loro parte. /// [...] /// Alla scuola di partito, assistetti [...] volta a una «lezione» di Di Vittorio sul sindacato. Mi è rimasta in mente [...] argomentazione sulla quale ricamò molto. Cito a memoria: «Un [...] è certo quello che sa mettersi alla [...] e proclamare, se necessario, lo sciopero. Ma egli è veramente [...] sciopero sa [...] cioè se sa capire [...] punto, e a quali condizioni, bisogna [...] con lo sciopero e [...] in altre forme». Con il «patto di Roma» [...] elaborò un modello di sindacato unitario e [...] alla sinistra orizzonti di cambiamento Era tutto [...] un politico vero e creativo VITTORIO FOA "Col [...] gentile e disarmante Benigno Zacca-gnini mi disse: [...] «Sai? Quando Di Vittorio è morto io ho pianto». E aggiunse, pensoso: «Sono convinto [...] anima è in Paradiso». La straordinaria comunicazione umana [...] Di Vittorio travalicava steccati politici, sodali, religiosi. E noto il rapporto [...] Angelo Costa, potente e Intelligente capo di una classe [...] espansione. [...] sociale e politico restava [...] stima, la comprensione che ognuno cercava di [...] a trovare soluzioni, a [...] Stare [...] rigidi e fermi. Ho un ricordo fortissimo [...] quali la capacità di Di Vittorio e [...] Costa [...] assumere, oltre [...] alcuni criteri dl onestà [...] comuni [...] di ridicolizzare delle meschinità, [...] pure un [...] ricordo, della politica come [...]. Non si contano le [...] DI Vittorio ci Insegnava che «capire gli [...] rendeva più deboli ma più Ioni. Per molto tempo [...] pubblica di Di Vittorio [...] da uno stereotipo piuttosto banale. Grande tribuno contadino e [...] di [...] antica umile e sofferente, [...] si diceva) grande come una casa, Di Vittorio [...] essere un «vero politico». I veri politici erano [...] cuore. [...] il calcolo pronto. Di Vittorio no: egli [...] e viveva il presente col cuore della [...]. Tutto questo discorso era una [...] mistificazione. Vorrei spiegare perché. Di Vittorio era uno [...] capaci di sfuggire al terreno in cui [...] e [...] su un antagonismo rigido [...] di sbocchi. Egli avvertiva acuto il disagio [...] situazioni in cui ognuno ripeteva [...] le sue ragioni. Non accettava il terreno [...] magari inventava un nuovo terreno, direi un [...]. Erano pochissimi (e lo [...] capaci di questa creazione politica. Potrei citare esempi [...]. Nel 1948, quando Giulio Pastore [...] per dare vita alla [...] la tentazione è quella [...] scissioni: rivendicare incessantemente le proprie buone ragioni. Di Vittorio invece convoca [...] e dichiara: oggi comincia la lotta per [...]. Pastore chiede la [...] parte» del patrimonio della [...] socialisti e comunisti della [...] sostengono che il patrimonio [...]. Vanno dal giudice. Il grande avvocato [...] sostiene Pastore, il grande [...] Calamandrei [...] la [...]. DI Vittorio chiede al [...]. Dice: «Credo di avere [...] penso che non dobbiamo lasciarci costringere nella [...] bisogna guardare lontano con la mente [...] Pastore abbia quello che [...]. Ci fu uno stupore [...]. La gente non era abituata [...] politica. [...] unitaria di DI Vittorio [...] immediati: la scissione era [...] potenze mondiali, ma [...] valeva per il futuro. E cosa fu il Piano [...] 1949-50 se non un ribaltamento delle vecchie [...] di lotta, una decisiva azione di alleggerimento [...] di drammatica chiusura sociale e politica a [...] Il Piano lu inventato da DI Vittorio (il nome [...] da Togliatti) che, tra [...] tentò con esso di Introdurre [...] di [...] nella asfittica cultura italiana. Ma il capolavoro politico, [...] di Di Vittorio tu senza dubbio [...] del patto di Roma, [...] di grande rigore ideale e morale. Quel modello, ad un [...] pluralistico, vive tuttora, sia pure In crescenti [...]. [...] unitario di Di Vittorio [...] alla sfera sociale ma anche a quella [...] al Partita comunista di cui era parte [...]. Egli sapeva (è diceva) [...] forza alla sinistra e al comunisti non [...] gli obiettivi, ma perché animava le speranze [...] la loro fiducia In sé stessi, apriva [...]. Ho pensato molto a DI Vittorio [...] il febbraio 1984 e il referendum sulla [...] 1985. Crani, [...] con Camiti, aveva [...] le paghe dei lavoratori [...] non utilizzando la sovranità del legislatore (Parlamento [...] fìngendo di recepire la volontà del movimento [...]. Ma noi non abbiamo [...] terreno che ci era «dato», quello della [...] saputo puntare latto e subito sulla ricostruzione [...]. E noi più di [...]. Vorrei ricordare ancora di Di Vittorio [...] episodio gioioso, Dì Vittorio [...] amava [...] non come una patria [...] amava gli italiani. Era stato Interventista nella [...] molti altri sindacalisti rivoluzionari, ma non gli [...] squilli di tromba. Mi raccontò, come prova [...] il suo ritorno in [...]. Erano stati consegnati alla Ge-stapo [...] a Mussolini. Come tanti altri DI Vittorio [...] la Germania di carcere in carcere distrutto [...]. Arrivò al Brennero in [...] di sole e fu consegnato a due [...] le manette teutoniche con quelle Italiche. Di Vittorio aspettava quel [...] cosa mi faranno in Italia? Da sedici [...] fascismo alla luce del sole in Francia [...] Spagna: [...] sarà la vendetta? I carabinieri disseto: il [...] Verona parte fra due ore, andiamo a mangiare. Ecco, pensò Dì Vittorio, [...] che mi tengo addosso mi tocca anche [...] mangiare gli altri. Ma I carabinieri io [...] delia stazione con loro, gli tolsero le [...] sedere fra di loro e gli chiesero: «Prende [...] Tel gli spaghetti ai sugo, signor Di Vittorio?. Quegli spaghetti al sugo [...] gli tornivano [...] di una Italia materna [...]. Ripeto: amava [...] perché amava gli italiani. [...] perché voleva [...] pensando agli italiani. /// [...] /// [...] perché voleva [...] pensando agli italiani. (0) (0) ![]()
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