Il loro tono culturale, [...] la ritualità che le regge alludono a [...] di esercitare il potere letterario e di [...] reagire a esso che sono propri di [...] tramontato. Nonostante la presenza, nel dopoguerra, [...] un clima politico e di una situazione sociale assai [...] dal passato e indubbiamente operanti anche [...] della cultura e della letteratura [...] mostra, fra [...] la stessa posizione di Fortini, [...] margini [...] e aspirante a [...] e tuttavia, per le sue [...] riserve morali e politiche nei confronti [...] deciso a impedire un mero [...] della civiltà letteraria « [...] »), esisteva ancora, [...] degli anni Cinquanta, una repubblica [...] lettere (restaurata e rafforzata dagli eventi successivi alla svolta [...] del 1947-48), assai ristretta, con una [...] religione e i suoi sacerdoti, [...] gerarchie precise (suppergiù le stesse [...] e con valori determinati (tipici [...] quella che si estende, [...] fra il 1926 e il [...] oscillanti fra i poli opposti della « purezza » [...] e della [...] « verità » o « [...] » (per cui lo scrittore sarebbe eminentemente un « [...] », secondo [...] di Fortini). Già [...] anni dopo non sarebbe [...]. Beninteso, le istituzioni della [...] letteratura e il potere che esse conferiscono [...] anni Sessanta ed esistono -eccome! Però, già a partire [...] boom, da un lato esse sono assai [...] un tempo, a causa della industrializzazione delle [...] dunque della spersonalizzazione dei rapporti al loro [...] processo di massificazione e di « democratizzazione [...] del costume, non in quello decisionale e [...] intellettuale ha dilatato i confini del mondo [...] ha articolato in modo assai più vario [...] stratificazione, modificando abitudini, riti e i modi [...] il potere viene esercitato, nonché la stessa [...] la fine della forma come « aura [...]. Se qualcuno avesse ancora [...] continuità della repubblica delle lettere fra anni Trenta [...] Cinquanta, queste lettere contribuiscono insomma a [...]. Certo, lo stile [...] di Montale è formato [...] una lettera privata [...] dallo stesso Fortini, che [...] questa e per altre indicazioni e informazioni) [...] sul diario di Gide, su Valéry e [...] » di Svevo, mentre quello di Fortini [...] « alfieriana » (con recuperi del primo Ottocento, [...] Colletta o da Gioberti, e forse anche da Carducci). Ma [...] che li unisce è la [...] letterarietà e dunque la capacità di assoggettare a essa [...] convenzionalità, alla [...] ritualità stretta di casta -anche [...] ideologico ed [...] (si veda come Fortini uniformi [...] essa e al suo tono esclusivo lo stesso, pur [...] pathos [...] e [...]. ///
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Ma [...] che li unisce è la [...] letterarietà e dunque la capacità di assoggettare a essa [...] convenzionalità, alla [...] ritualità stretta di casta -anche [...] ideologico ed [...] (si veda come Fortini uniformi [...] essa e al suo tono esclusivo lo stesso, pur [...] pathos [...] e [...].