Secondo la tradizione fu [...] Luigi [...] di Fran-cia a coniare il gioco di [...]. Si era nel 1241 e [...] tragica notizia [...] dei mongoli diretta [...] si rivolse al figlio, san Luigi appunto. Ed [...] contro di noi, o [...] quei tarta-ri, come li chiamano, nel Tartaro [...] usciti, o loro faranno salire tutti noi [...]. Miracolosamente [...] non ci fu perché [...] il loro capo, [...] terzo figlio di [...] Khan, e [...] in quel periodo in [...] e amministrativo, si salvò. Ma da allora in poi [...] occidentali [...]. [...] confusione, quella fra il termine [...] e quello «tartaro». In realtà nella grande armata [...] insieme da [...] Khan i mongoli rappresentavano gli [...] di alto [...]. [...] della loro preponderanza numerica, i [...] si impadronirono dei [...] e poi [...]. Quando arrivarono le orde [...] contemporanei un fenomeno completamente nuovo. Dovunque passassero era la rovina: [...] facevano prigionieri, non [...]. Perché [...] Khan e i suoi [...] investiti da una missione divina, quella di [...] conosciuto per [...]. [...] era enorme comprendendo [...] di Giava e la Corea [...] la Polonia e i Balcani ad ovest, [...] il nord e il sud della tundra, [...] Persia. Poi, [...] anche [...] sfasciò: [...] della morte [...] europea al fiume [...] diretto antenato dei [...]. Il declino [...] cominciò un secolo do-po, tra [...] 1360-70. Prima i russi si [...] loro il tributo, poi ci fu la [...] Tamerlano, padrone particolarmente ira-scibile di Samarcanda, infine [...] vari khanati, quello di Crimea, di Kazan, [...] della Siberia. E dopo il declino [...] per mano dei russi guidati dallo zar Ivan [...] Terribile che proprio con la conquista di Kazan [...] Mosca. ///
[...] ///
I russi però non [...] se ammazzavano e bruciavano meno [...]. Artigiani e commercianti [...] città, i [...] al cristianesimo. Solo sotto il regno [...] Caterina II si instaurò un clima più tollerante. Furono edificate moschee, si [...]. Agli inizi del 1800 Kazan [...] diritto anche alla [...] università, da allora una delle [...] rino-mate del [...]. [...] spalleggeranno i bolscevichi nella speranza [...] ottenere [...]. Sogno infranto da Stalin che [...] creò [...] ben quattro re-pubbliche: per i [...] gli [...] mari. E tuttavia pur restando [...] lin-gua i tartari si integrarono più degli [...] i russi, apparentandosi meglio con loro che [...]. [...] i tartari ci hanno ri-provato. Dopo la proclamazione nel [...] del [...] nuovo nome della re-pubblica, [...] Kazan [...]. La Repubblica dei Tartari ha [...] superficie di [...] chilometri quadrati e oltre tre [...]. Più [...] nella capitale Kazan. I tartari rappresentano il [...] della popolazione della Federa-zione Russa. Facciamo però tutto stando [...] non ir-ritare la suscettibilità dei russi. A [...] essere estremista? La nostra posizione [...] è tale che una vera e propria se-cessione non [...]. Non la pensa così Marat [...] del citato [...] il mo-vimento nazionalista che [...] ha aiu-tato gli ex comunisti a restare [...]. Noi stessi siamo stati [...] in Parlamento non siamo rappresentati, sta per [...] nostra sede». Se-condo il professor [...] -inse-gna storia [...] di Kazan -se è [...] potevano fare guerra ai [...] potuto ottenere di più duran-te la trattativa. Siamo tornati ad essere [...] federazione mentre nella nostra costituzione [...] scritto che il [...] è uno Stato sovrano». Che fare allora? «Bisogna [...] Trattato -con-clude [...] -I nostri vicini, il Mari, [...] la [...] sono [...] con [...] Volga, i russi devono [...] tartari rivogliono lo Stato di cui so-no [...]. Si chiamava khanato [...] quello Stato, fu cancellato dai [...] il 15 [...] non hanno dimenticato. Ora possiamo vincere. I russi non possono [...]. ///
[...] ///
I russi non possono [...].