Portando agli esiti finali [...] Luperini già negli Ossi, si arriva alla [...] ogni possibile esperienza orfica e simbolista: « [...] è più rivelatrice di nulla », i [...] » sono « macerie o frantumi di [...] smarrito », il suo tono è sempre [...] », appunto da Diario, e con la [...] si presenteranno le ultime raccolte. Questa dunque la storia [...] Montale [...] Luperini, una storia che ha negli Ossi [...] in Satura due fondamentali momenti, colti tuttavia [...] continuum » per il quale è possibile [...] Montale già inizialmente registra la crisi della sacralità [...]. Ed è una « storia [...] polemica -ma ampiamente documentata sui testi in poesia è [...] pagine di [...] confronti di chi invece conserva [...] di un « Montale orfico e [...] ». Dispiace tuttavia, sul piano [...] », che si siano sacrificate due riflessioni [...] presenti in Montale o [...] negata) che avrebbero potuto [...] ». La prima riguarda i [...] Montale con la cultura filosofica e letteraria tra [...] Ottocento [...] primi Novecento (ad esempio le sue letture [...] di Valéry), la seconda [...] ampia della reazione alla società di massa, [...] quale il poeta si pone come « [...] di conservatore » (e cioè con un [...] il quale, si legge in Montale o [...] ha « [...] del proprio destino di [...] della civiltà occidentale », p. Una reazione individuata da Luperini [...] prose (soprattutto giornalistiche) e che permette di [...] letture di Eliot non solo sul piano [...] dello stile (ad esempio del « tono [...] Tour [...] ma anche su quello [...]. Infine [...] osservazione, già mossa a Luperini [...] occasione [...] del suo volume precedente, e [...] sembra riproponibile anche ora, soprattutto prendendo le mosse da [...] di Folco Portinari (Eugenio Montale, questo conosciuto, « [...] », 12 maggio 1986). Partendo da una affermazione di Montale [...] « Io ho una concezione [...] storia come una forza oscura che non è necessariamente [...] al bene, noi non sappiamo » (è una risposta [...] di Giuliano Dego, recentemente pubblicata dagli Editori Riuniti con [...] titolo II bulldog di legno) -, Folco Portinari scrive [...] « la storia come [...] mistero di cui [...] noi non sappiamo [...] la [...] negazione cioè, sposta la lettura [...] verso una chiave religiosa (della religiosità novecentesca), molto meno [...] dai supposti antagonisti (Ungaretti, per intenderci, dal [...] in [...] ». ///
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Partendo da una affermazione di Montale [...] « Io ho una concezione [...] storia come una forza oscura che non è necessariamente [...] al bene, noi non sappiamo » (è una risposta [...] di Giuliano Dego, recentemente pubblicata dagli Editori Riuniti con [...] titolo II bulldog di legno) -, Folco Portinari scrive [...] « la storia come [...] mistero di cui [...] noi non sappiamo [...] la [...] negazione cioè, sposta la lettura [...] verso una chiave religiosa (della religiosità novecentesca), molto meno [...] dai supposti antagonisti (Ungaretti, per intenderci, dal [...] in [...] ».