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Completano la cinquina Attilio Bertolucci [...] Dacia Maraini. È quanto emerge dalla [...] scrittori e poeti viventi più letti e [...] il patrocinio [...] da 40 centri universitari [...] nei cinque continenti, il cui lavoro confluisce [...] monumentale «Bibliografia generale della lingua e della [...] dalla casa editrice Salerno sotto la direzione [...] Enrico Malato. Secondo la nuova edizione [...] ha spulciato migliaia di libri e periodici [...] il mondo, [...] di Tabucchi è stata [...] studi. [...] del romanzo «Sostiene Pereira» [...] Umberto Eco con 54 studi, seguito a [...] poeta Mario Luzi, più volte candidato al [...] Nobel, [...] 48. Quarta posizione per il [...] Attilio Bertolucci (30), anche lui ottuagenario come il suo [...] per Dacia Maraini (25). Al sesto posto si [...] Sebastiano Vassalli (20), dietro il quale a pari merito [...] ciascuno) sfilano Luigi Malerba, Anna Maria Ortese [...] Andrea Zanzotto. Chiude la [...] Vincenzo Consolo (16). Con un numero di [...] loro opera oscillante tra 15 e 11, [...] gruppo di autori, tra i quali Susanna Tamaro, [...] «Và dove ti porta il cuore», il [...] 1994 ad oggi ha venduto oltre 5 [...]. Entro la ventesima posizione [...] Claudio Magris, Giovanni Giudici, Carlo Sgorlon, Giovanni Raboni, Giuseppe Pontiggia, Oriana Fallaci, Maria Luisa Spaziani e Alda [...]. In questo gruppo spicca [...] Dario Fo, con 12 studi a lui dedicati, ulteriore [...] i testi [...] riscuotevano nel mondo culturale [...] ben prima [...] del premio Nobel per [...]. Lo storico della filosofia [...] questo stato [...] e il ruolo fondamentale [...] «La malinconia è sovrana Solo [...] in un ideale rende felici» «Purtroppo la [...] diventare integralista e il marxismo, almeno per [...] realizzato in questo secolo, ormai non ha [...]. Per lo studioso, Leopardi [...] filosofo italiano e uno dei più grandi [...] secolo. Replica a Severino «Ma [...] rimane sovrano» [...] anni, si può dire [...] dei più antichi pensatori esistenti al mondo, Raymond [...]. Al telefono da Montreal (In Italia [...] le 2 di [...] te), con voce af-fannata [...] fatico-so esercizio ginnico -ci annuncia che sarà [...] Europa. Prima ad Oxford, dove [...] a Parigi, tappe obbligate per uno studioso [...] anni, dopo [...] lasciato la Ger-mania in [...] naziste, migra tra America e Vecchio Continente. Allievo, insieme a Gom-brich [...] e Panofsky di [...] lo studioso tedesco fondatore [...] rivoluzionato a partire dagli anni Venti il [...] quando lasciò la Germania [...] portò in Inghil-terra la [...] che ha sede a Londra [...] prima di arri-vare in America, poi in Canada [...] Montreal, dove ancora oggi insegna [...]. Trattato di storia, medicina, [...] pittura, filosofia, critica let-teraria con la parte [...] della celebre inci-sione di [...] I», Saturno e la [...] stu-dio in progress che ha cambiato il [...] guardare [...] con [...] (termine usato per la [...] Cesare Ripa per la [...] raccolta di simboli illu-strata [...] con-cetti astratti) che, da [...] in poi, è diventata [...] scienze storiche per lo studio della civiltà. Per [...] infatti, come per Gombrich, [...] e quello storico culturale si in-tersecano per [...]. La storia delle [...] artistiche della malinconia [...] ma anche nella letteratu-ra [...] da Aristotele a Shakespeare, soprattutto [...] va quindi di pari [...] trasformazioni nella scienza medi-ca e nella psichiatria, [...] Ippocrate [...] passando attraverso pensatori come Ildegarda [...] e Marsilio [...]. Se gli chiedi che [...] in quali forme si rappresenta oggi la [...] ag-giungerebbe a questo saggio uscito per la [...] e succes-sivamente aggiornato fino [...] Italia [...] da Einaudi, ti risponde [...] è ancora oggi [...] fondante della nostra epoca»: [...] i dubbi e il [...] sono ac-cresciuti. Così «nel mondo greco, [...] veniva indivi-duato [...] bile ci si chiedeva [...] cose cercando di col-legare i vari elementi [...] arrivare alla radice di un problema come [...] del mondo. Essere [...] vo-leva anche dire riflettere [...] e infatti [...] che creava, filo-sofo o [...] quello che soffriva di più». Il problema irrisol-vibile, oggi, [...] è che «non siamo [...] di Plato-ne dove la costante [...] era [...] conoscere la causa prima, [...] spiegasse il tutto. Oggi tutto è cambiato, [...] più la ragione delle cose». Conclusione: la disperazione [...] è data dal fatto che [...] risposta ai nostri giorni, quel-la della tecnica, è sempre [...]. Non ho mai visto uomini [...] perché fanno [...] non cessiamo di cercare [...] ed è per questo che [...] felicità sembra impossibile. [...] è abi-tuato ad essere [...] fe-de in qualcosa che sia la religione [...]. Ma la religione sa [...] e il marxismo, almeno per come si [...] questo secolo, ormai non ha più senso». Ricorda, a que-sto proposito, [...] a Londra con Pietro Nenni, [...] pensava «di [...] trovato la formula giusta. Di-ceva che la popolazione [...] lui che a Togliatti. Ec-co, io credo che [...] retore ma che non possedesse la for-mula [...]. Per [...] tra i politici, gli [...] i poeti, sono proprio questi ultimi, da [...] questa parte, ad essere arri-vati più vicini [...]. E dunque della felicità. Smettere di farsi domande [...] può essere una via della felicità, nel [...] che era stato istituito [...] di non sapere. Capire che possiamo compiere [...] in un tempo ristret-to. Fare queste cose nel [...] sapendo che non cambiamo il mondo. Meglio, che non lo [...]. Così tra i due [...] Premio [...] fa parte della giuria [...] cristiano René Girard e lo scrittore libanese Amin [...] nonostante [...] speculativa del pensatore, [...] sceglie lo scrittore di «Scali [...] che nei suoi ultimi romanzi si batte [...]. Ecco, se dovessi indicare [...] la malinconia, che oggi è sentimento di [...] mondo che non ha più senso, direi [...] buono [...] di [...] non arrendersi mai sapendo [...]. Queste e altre riflessioni [...] ha racchiuso in un [...] «Conversazioni», [...] uscirà in Francia ad aprile, da Les [...] un libro, spiega, dove [...] di problemi della mia [...] vuole una spe-cie di autobiografia». Un saggio dove [...] anche storie e ricordi [...] e [...] «un fenomeno politico che [...] dagli anni Trenta». Pioniere del pensiero liberale, [...] seconda guerra mondiale fu [...] a diffonde-re in tutto [...] «La lettera sul-la tolleranza», scritta da John Lo-cke [...] resta uno dei più solidi monumenti elevati [...] coscienza. Nel [...] conobbi il filo-sofo Giovanni Gentile [...] posso te-stimoniare tutte [...] del suo pensiero in relazione [...] fasci-smo. Non è vero che Gentile [...] integrale [...]. Nel [...] lui voleva dimostrare che [...] leggi razziali divulgate da Mussolini. Così partecipò con un [...] un libro in onore di un filosofo [...] perso il posto proprio a causa di [...]. Chiese di scri-verci per [...] Italia non avevano senso e non avrebbe-ro [...]. Quel che accadde in [...] so. So che lo ri-trovai [...] della guerra in Italia, e riconobbi in [...] estremista. Nel [...] quando gli alleati sbarcarono [...] Sicilia [...] un discorso al Teatro Marcello di Roma. Ero lì presente, non [...] a quello che senti-vo, era [...] in puro stile fascista; [...] italia-no aveva voluto quella guerra e [...] concludersi nel nome del [...] italiano. Era proprio arrabbiato. Nelle sue paro-le non [...] più nessun pensiero». Diverso il ricordo di Benedetto Croce. Ma gli esiti furono [...]. Ero molto giovane quando [...] Croce. La prima volta fu nel [...] subito dopo il Concorda-to. Croce era [...] che avesse vo-tato contro. Fu molto affettuoso con [...]. Mi invitò a Napoli, [...] mi decisi di [...] a trovare non volevano [...]. Ricorda con grande fre-schezza, [...] andrebbe [...] per ore, [...] passato, di cui parla volentieri o del [...] intensamente tra gli studi e la vita [...] più giovane di 40 anni, non pensasse, [...] al prossimo secolo ancora da compiere. Antonella Fiori Su questo [...] ieri una risposta di Emanuele Severino [...] con cui, il 24 [...] recensito il suo ultimo libro leo-pardiano Cosa [...]. Con garbo ma anche [...] che gli è consueta quando replica ai [...] Severino mi attribuisce due «sviste consistenti» (parole sue) [...] gli ho rivolto in quella sede. Con uguale garbo e non [...] pun-tualità devo [...] che nei miei rilievi non [...] nessuna svi-sta e che nel [...] ben due egli mi fa [...] piccolo (ma si-gnificativo) torto. Io rilevavo che [...] il divenire degli enti come [...] vi-cenda che coinvolge non [...] ma [...] degli stessi, Severino non ha [...] tenuto adeguatamente conto di [...] quella per cui, se questo [...] può vale-re con riguardo agli enti, non può valere [...] riguardo a [...] che è il loro stesso [...]. Severino mi fa notare che [...] obiezione [...] rivolta a se stesso per [...] proprio lui circa [...] or sono. È vero, ma alla [...] ne aveva proposto erano state rivolte diverse [...] di queste che io lo accusavo di [...] tenuto realmente conto, ossia di non [...] tenuto conto in maniera, [...] almeno, effettivamente adeguata. Se nel mio articolo [...] detto in modo esplicito è solo per-ché [...] natura filo-soficamente piuttosto «tecnica» -non sarebbe stato [...] spazio sulle pagine di un quotidiano. Costretto dal richiamo [...] di Severino, mi sforzerò, [...] qualche argomento in più. Severino dice che [...] da me [...] nasce dalla man-cata distinzione fra [...] tra-scendentale» ed «apparire empiri-co». Per capirci e farci [...] è, potremmo dire, il campo visivo della [...]. Tutte le cose che [...] quanto entrano in que-sto campo visivo, tutte [...] non cessano di essere, ma, per Severino, [...] questo campo visivo. Secondo lui, anche [...] di ciascuna cosa entra [...] della coscienza (il che si-gnifica che appare [...] restando, come ogni altro ente, eterno e [...]. Il discorso da fare, [...] lungo e complesso, ma [...] di fondo si può [...] punto: [...] delle cose (e del [...] «campo visivo» [...] tra-scendentale non è forse, [...] un ente? E se lo è, non [...] stessa eterna? Ma se questa appartenenza è [...] le cose (e il loro ap-parire) prima [...] sparire? Come possono [...] senza che questa appartenenza [...] se stessa, una [...] cioè una contraddizione in [...] della seconda svi-sta è [...] di un equivoco. Io dicevo che [...] di far quadrare metafisicamente [...] evidenza sensibile e ragione speculativa Leopardi (che [...] tale illusione) non ha molto da [...]. Severino mi accusa di negare [...] Leopardi abbia qual-cosa da [...] sul problema che quel-la illusione [...] di [...] risolvere. Leopardi ha, naturalmente, qual-cosa [...] questo problema, ma poco sulla natura specifica [...] non è quel pro-blema ma un modo, [...] di [...] (o di credere di [...]. La denuncia della metafisica [...]. Ne ha addirittura mol-tissime [...] cultura fi-losofica tra Otto e Novecento. Il modo particolare in [...] si configura è dunque deci-sivo per caratterizzare [...] una posizione filosofica disillusa. È per questo che, [...] «ruolo» di antimetafisico che Severino mi assegna, [...] in quello, che pu-re egli mi attribuisce, [...] Leopardi». Mauro Visentin La «Melancolia» [...] e sotto Giacomo Leopardi Un [...] suo «Saturno» Raymond [...] storico della filosofia, è [...] Parigi nel 1905, ha conseguito la libera docenza [...] nel 1931 e ha [...] Germania in seguito alle persecuzioni naziste. Ha iniziato [...] critica delle opere di Niccolò [...] Cusano e ha ricostruito le fonti [...] del suo pensiero. Ha iniziato e dirige [...] «Corpus [...]. È [...] la traduzione italiana [...] «Saturno e la melanconia» [...] con Edwin Panofsky e Franz [...] magistrale opera diventata un [...] Storia della filosofia, della scienza e [...]. La stampa italiana in [...] Un [...] sullo scrittore più paradossale [...]. E [...] scrive come [...] del «Nome della rosa»? Il [...] del Dottor [...] e di Mister Eco Al Centro studi americani di Roma una ventina di studiosi analizza [...] grandiosa e sfuggente del romanziere di «V» e [...]. Si apre oggi a Roma [...] mostra [...] otto. La mostra, organizzata in collaborazione [...] la Rai e [...] Luce [...] delle manifestazioni per celebrare i [...] italiana, si svolge [...]. Fotografie, materiale audiovisi-vo e Cd [...] di ri-percorrere momenti importanti nella storia [...] at-traverso la corrispondenza anche [...] protagoni-sti di quegli anni, atti ufficiali dei [...] quoti-diani. In particolare una sezione foto-grafica [...] mostra si occupa di ri-costruire [...] strumenti e gli ambienti di [...] alla pubblicità. Inoltre, numerosi oggetti esposti [...]. Thomas [...] è forse lo scrittore [...]. Da un la-to egli [...] Salinger, uno dei due grandi latitanti della [...] da decenni alle luci voraci dei media. [...] è una delle pre-senze più [...] e tenaci installate [...] di un gran numero di [...] scrittori americani, un vero [...]. Altro paradosso: egli è [...] della pato-logia da informazione che funesta la [...] per alleviare tale male, infligge ai suoi [...] di omeopatia car-tacea. Con intento certo terapeuti-co, [...] rischio, viste le dosi, di aggiungere lui [...] li potrebbe far finalmente arrivare al collasso [...]. Ancora: i suoi libri finiscono [...] tra i [...] del New York [...] ma in realtà sono letti [...] una [...] élite di accade-mici e accoliti. Per finire, egli è [...] letteratura, un fer-vido guastatore delle strutture del [...] contempo, uno de-gli ultimi detentori assoluti della [...] una delle grandi ipostasi del potere. A testimonianza [...] importanza di [...] il Centro Studi Americani [...] Roma [...] ha de-dicato nei giorni scorsi un conve-gno [...] si sono ritro-vati una ventina di esperti [...]. In un intervento di [...] Luc Herman, [...] di Anversa, ha ricorda-to [...] David [...] e George [...] abbiano tempo fa propo-sto [...] ai testi di [...] (e [...] in generale) il modello [...]. Con [...] le opere di [...] ca-ratteristiche fondamentali quali [...] la mancanza di un centro, [...] non linearità, [...] (il continuo riferirsi del te-sto [...] altri testi e a se stesso). E, in effetti, le [...] e parallele che intersecano i libri di [...] e re-stringersi del fuoco [...] di teleobiettivo che fa [...] fanno pensare al continuo aprirsi di pagina [...] avviene [...]. Se non fosse, però, [...] è anche (a giudicare [...] delle macchine» che, nei suoi libri, incombono [...] di estremo luddista del tardo capitalismo. Un odiatore delle macchine [...] nevro-ticamente attratto dalle tecnolo-gie. Il che (se non [...] ac-corti) è un altro paradosso. Una sorta di riabilitazione [...] invece la relazione di Susan Wolf, della University [...] Massachusetts. Partendo da un giudizio [...] pronunciato nei confronti del no-stro dal femminismo [...] ha osservato come vice-versa [...] sia [...] che mi-sogino. [...] vero che, mentre i [...] riserva ai personaggi maschili sono giochi di [...] disumanizzanti (vedi, ad esempio, quel Mc [...] che, nel romanzo «V», [...] troppo nobile piccolo musco-lo anulare), i nomi [...] quasi sempre normali, umani. Un caso a parte è [...] del lotto 49, dove [...] una curiosa [...]. Che però, femminilizzando finalmente Edipo, [...] patriarcale pratica della psicoanali-si». La Wolf ha parlato [...] di contatto tra [...] e [...]. /// [...] /// E poco esaltanti. La struttura a «lasa-gna» [...] il chiamare «cretini» (sì, in italiano) i [...] vivono [...]. A sollevare il tono [...] ci ha pensato un giovane studioso [...] di Bari, Giuseppe Costigliola, [...] a lasagna» alle convergenze tra [...] e il no-stro Eco. Ma, anche [...] doccia fredda. Molte sarebbero per Costi-gliola le [...] tra [...] ed Eco: [...] segnica, [...] nei rispettivi romanzi di scienza [...] tecnologia, [...] per «i detriti della civiltà», [...] ludico del lin-guaggio», la passione [...] la detecti-ve story e i complotti. Diversissimo, invece, lo spirito, [...] cui tali elementi comuni si tradu-cono sulla [...]. La scrittura di [...] risulterebbe possibilisti-ca, aperta, solidale [...] della terra, schiva fino [...]. Quella [...] aperta sarebbe viceversa as-severativa, perennemente [...] in cattedra, riconducente a [...] onnipresenza autoriale che «ricorda la [...] delle finestre del sistema operativo [...]. Insomma, «un Eco al [...] oppone alla scomparsa al quadrato di [...]. /// [...] /// Insomma, «un Eco al [...] oppone alla scomparsa al quadrato di [...]. (0) (0) ![]()
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