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[...] DICEMBRE [...] anziani ci guardi [...] si possa criticare [...] e persino [...] radicalmente, anche [...] «da sinistra», non [...] una novità, fiero Gobetti, per [...] degli anni Venti, nel contrapporsi [...] al riformismo [...] quanto al compromesso giolittiano, attaccava [...] la forma per eccellenza di negazione del conflitto, di [...] corruttrice tra le classi, e di generalizzazione del parassitismo [...] »Ha dato ai proletari figura e carattere di mendicanti [...] loro che assurgessero a personalità di lottatori», scriveva. E di Turati: «Si [...] rinuncia utilitarista, insegnò al [...] il ricatto, la [...] delle concessioni». [...] più tardi, in quel [...] affascinante nelle tesi di fondo che è Memorie [...] (Einaudi, 1987), colloca il [...] al centro di quel [...] il quale la classe operaia rinunciò alla [...] in cambio di sicurezza, accettò la mercificazione [...] cambio di una qualche garanzia di consumo. Conflitto e autonomia sono [...] riferimento di questo tipo di critica allo [...] non accetta mediazioni. Anche Giuliano [...] sindacalista dal 1965, membro [...] Segreteria [...] come responsabile delle politiche [...] guerra privata al [...]. Lungo linee di valori, [...] espliciti. Intendiamoci, queste sue Prediche [...] di informazioni interessanti, e di dati reali. Ci dice Cazzola, per esempio, [...] il [...] porta indelebile il marchio interclassista [...] sistema democristiano, e che ha [...] , finora come . Che «il cuneo» tra [...] e retribuzione effettiva in busta paga ha [...] inaccettabili (oltre il [...]. Che il divario tra dare [...] avere del nostro Sud assistito si aggira sui 50-60. Ci dee soprattutto che il [...] demografico di invecchiamento della popolazione sta svesciando il rapporto [...] contribuenti e percettori di [...] nel paese, ma anche nel [...]. Che oggi la [...] pensionati è diventati la più [...] assai più dei [...] metalmeccanici, e di qualsìa! /// [...] /// Quello [...] però non è [...] in questo [...] é in [...] che cosa luto ciò sia [...]. Non [...] sociale e del conflitto, si [...] dal momento [...] dei principali oggetti premici delle [...] «prediche» solo proprio le lotte degli [...] i loro protagonisti, la [...] «autonomia». È un moto di [...] del ragionamento, perché senza questa consapevolezza, la [...] rischia di ridursi a [...] compatibilità, a subalternità [...] senza sforzo di fantasia [...] di mercato e bisogni sociali, «forza delle [...] della ragione». A semplice ragione [...]. In ultimo, a brutale [...]. In fondo quello che [...] realismo dei Gobetti, ma anche [...] de Le lolle del [...] di quello di Prediche inutili), che ne [...] il [...] del sentimentalismo stucchevole, era [...] di liberazione che ne attraversava il discorso, [...] di emancipazione. Senza questi elementi, [...] scade a impietosa affermazione [...] realtà. E acquista toni sgradevoli [...]. Accade cosi che si [...] gusto un capitolo Dagli anziani ci guardi Dio. E si [...] per contrapporre, come nemici, metalmeccanici [...] pensionati, quasi che i secondi costringessero [...] i primi (fingendo [...] che i metalmeccanici di oggi [...] i pensionati di domani). Che per criticare il [...] di per sé deprecabile per inefficienze, sprechi [...] tenti [...] -«impossibile» sul piano logico, [...] quello politico -di [...] liberalità, presentando una «media» [...] al mese come «regno del bengodi», e [...]. Un unico elemento non è [...] in discussione: la pratica delle trattenute automatiche [...] delle quote sindacali operate dagli [...] imprenditori: un sistema che rende [...] e che garantisce [...] burocrazia sindacale una rendita di [...] eccezionale. La [...] abolizione segnerebbe [...] sostanziale di quella logica [...] invocata. E una vittoria di [...] che ci permetterebbe finalmente di capire a [...] sindacalista i lavoratori intendono oggi affidare la [...] interessi. Giuliano [...] o no? Prediche inutili di [...] sindacalista [...]. [...] si tratta del vincitore, corta [...] opera più celebre [...] du [...] del Gran [...] Roman [...] de [...]. Nel decimo [...] della morte di [...] importante scrittore, il [...] culturale [...] di Mano, in collaborazione con [...] editori Rizzoli e Gallimard e [...] il Piccolo Teatro di [...] quattro serate dettate [...] e alla personali) :li un [...] ri-masto praticamente sconosciuto in Italia. Solo recente mente Rizzoli [...] la traduzione di «Belle du [...] Le quattro serale si [...] presso il Centro di via Bigli 2, [...] Milano, [...] (interviste alla tv svizzera), mercoledì 11 (proiezione [...] du [...] giovedì 12 (incontro dibattito [...] Bernard Pivot, conduttore del programma tv [...] alla presenza della figlia Myriam Cohen, [...] scrittori e di critici). Infine, lunedi 16, serata [...] al Piccolo Teatro Studio. Il primo Calvino uscito [...] Meridiani [...] una raccolta di saggi dello stesso autore [...] sui classici: per capire e descrivere il [...] sempre originali, prendendo le distanze, «guardando dagli [...] Il [...] rampante Italo [...] torna In libreria con [...] Meridiani Mondadori a lui dedicato («Romanzi e [...] Jean [...] introduzione di Claudio [...] a cura di Mario [...] e Bruno Falcetto, [...]. Nella [...] passione per le coincidenze [...] convergenze di segni, di situazioni, di eventi, Italo Calvino [...] certamente gradito la quasi contemporanea apparizione del [...] «Meridiani» a lui dedicato e della postuma raccolta [...] titolo Perche leggere i classici. Messi insieme, i due [...] come l'opera e [...] di Calvino tendano a [...] orizzonte «classico», anche se in modo del [...] prospettive [...] e [...] dei classicismi che si [...] nella storia letteraria. Ma il «classico» a [...] scrittore non pretende di bloccare la realtà [...] in orizzonti predeterminati, non propone valori e [...] assolute, immobile perfezione formale, «ordine» sottratto alle [...] e della storia: sembra darsi piuttosto attraverso [...] alla lunga continuità di una tradizione letteraria [...] ad attraversare fino in fondo [...] del mondo, a mettere [...] ciò che veramente conta per [...] e per la società. In questo senso appaiono [...] opere letterarie che sanno costruire universi capaci [...] situazione della parola e del mondo, di [...] siamo, sempre in modi [...] e vitali: [...] la prospettiva di Calvino lettore, [...] dal suo rapporto con [...] tradizione letteraria: classica» la [...] prospettiva di scrittore, la [...] uno sguardo lucido e fermo sugli aspetti [...] e inafferrabili della realtà. [...] appassionata alle più varie Incarnazioni [...] di tutti i tempi costituisce il vero [...] con cui Calvino muove verso la conoscenza [...] un mondo sempre più complicato e difficile. Perchè leggere i classici [...] saggi sparsi, scritti tra 11 1954 e [...] varia estensione [...] (prefazioni editoriali, interventi su [...] giornale) , su un arco di autori [...] Omero a Pavese. In primo piano sono [...] una letteratura lucidamente regolata [...] (da Ariosto a Voltaire, [...] Borges, [...] Que-neau) : ma il Calvino critico e [...] mai a prevaricare con la [...] prospettiva nè sulle opere [...] lettori; si muove sempre con disponibile curiosità, [...] presupposti teorici o metodologici. Va comunque detto che [...] saggi raccolti appaiono ugualmente essenziali e stringenti: [...] saggistica di Calvino resta probabilmente affidato al [...]. Ci sono naturalmente anche [...] forte suggestione, come quello iniziale, che risale [...] dà titolo al volume (Perche leggere i [...] rende conto in pieno della nozione di [...] guidato tutta [...] di Calvino; contiene tra [...] ricordare e meditare sul rapporto del [...] con [...] («E classico ciò che [...] al rango di rumore [...] nello stesso tempo di questo rumore di [...] fare a meno». Quanto al [...] esso comprende tutta l'opera [...] Calvino fino alla fine degli [...] giungendo a [...] ovvero Le stagioni in [...]. I testi sono corredati da [...] ricca serie [...] dati critici e di apparati [...]. [...] del lavoro, condotto con [...] mostra quanto sia intricato il rapporto tra [...] delle opere di Calvino, il gioco delle [...] nel tempo hanno dato luogo i suoi [...] «brevi», che egli ha distribuito in raccolte [...] strutturate). Alcuni problemi sono posti [...] generale del volume: in primo luogo dalla [...] il libro dei Racconti (apparso nel 1958), [...] struttura di diverse raccolte minori (a partire [...] Ultimo [...] il corvo, che ha avuto varie forme, [...] del 1949), col [...] tato però di rimandare [...] volume I testi de [...] umori difficili, che sono In, [...] congrui con la materia (e con I [...] questo primo volume. Il lavoro fatto dai [...] da sollecitare molte considerazioni che dal piano [...] immediatamente a quello [...] sono proprio i problemi [...] del testo e [...] a mostrare in tutta [...] narrativa [...] sia determinata nello stesso [...] di un nucleo iniziale e da un [...] esso. Basta leggere la bellissima [...] al Sentiero dei nidi di ragno per [...]. Fin da allora, la [...] la narrativa di Calvino era proprio nella [...] conoscere gli oscuri nessi della realtà, di [...] a interpretazioni semplificatrici e rassicuranti; ma a [...] accompagnerà sempre più un eludere, un continuo [...] cristallizzazione nel presente, un insoddisfatto andare al [...]. Per questo lo scrittore [...] seguire come pochi le [...] del mondo nel passaggio [...] anni 50 e gli anni 00: interrogando [...] di là di ogni posizione assestata, di [...] dogmatico a priori, egli ha fatto tesoro [...] mezzi conoscitivi messi a disposizione dalla grande [...] moderna. È stata proprio la lezione [...] «classici» a [...] toccare i più vari orizzonti [...] e ideologici, senza [...] in nessuno di essi (mentre [...] e teorici cercavano variamente di [...] dentro), ma [...] sempre gli strumenti [...] che si rivelavano volta per [...] necessari. /// [...] /// Ma dalla freddezza e [...] ha allontanato [...] che in lui [...] proprio arte di sottrarsi [...] negare ogni sopravvalutazione del discorso intellettuale, di [...] sulla consistenza della realtà, della parola, della [...]. Proprio per questo, come [...] Calvino «ha rapidamente seminato [...] quelli che si richiamavano [...] in arte come in [...] opera, la lor/a e [...] delle stesse narrazioni degli anni Cinquanta (in [...] II barone rampante, [...] cavaliere inesistente, e molli [...] precocemente si affaccia una tematica «ecologica», fino [...] Nuvola [...] smog) viene confermata are ora più fortemente [...] dai rivolgimenti degli anni a noi più [...]. Di fronte alla deriva [...] alla indifferente gratuità del post-moderno, merita [...] di essere ritrovato tutto [...] prospettiva illuministica e allegorica che anima le [...] combinazioni (e che continua ad agire nei [...] esercizi strutturali e nella stessa ostinazione con [...] segue i segni di [...] più complicata, inafferrabile, oscura e senza ordine [...]. [...] illuministica, raggelata e ironica, [...] di Calvino, ne fa un «classico» assolutamente [...] «barone rampante», il settecentesco Cosimo Piovasco di Rondò, [...] che una autentica conoscenza del mondo, delle [...] delle trappole della storia, può essere data [...] certa distanza da esso, da una visione [...] un rifiuto di immergersi nei rumori e [...] e nella violenza della [...]. Questa distanza è, naturalmente, [...] letteratura che non vuole ridursi a funzione [...] e spettacolare, che rifiuta di immergersi nel [...] comunicazione senza spessore, ma si pone come [...] la possibilità di un mondo razionale e [...] là del miti distruttivi che hanno abitato [...] secolo. Di fronte ai segni [...] il nostro presente, vale forse la pena [...] le ipotesi di civiltà [...] dei classici», dalla loro [...] conoscenza che, nel tempo, si è rivelata [...] di tanti poteri, ideologie, teorie, metodi critici [...]. Calvino malinconico: [...] si ricicla Mi limito [...] a discutere soltanto la prefazione di [...] che occupa le [...]. [...] di questo volume di [...] primo dei due previsti per le opere [...] Calvino. Cominciamo da una questione [...] si fa [...] molto breve [...] omnia di un autore [...] bisogna avere la dote di far corrispondere [...] di scoperte alla massima concisione della forma [...] folgoranti di Contini) ; altrimenti é meglio [...] in lungo, Questa di [...] è a tutto campo [...] ma stringi stringi di Calvino viene fuori [...] Intendiamoci, [...] é che quello che viene fuori sia [...] a volte quello che non 6 [...] non si può neppure [...] esatto, perché il discorso di [...] é spesso collaterale ai [...] un binario che li tocca molto poco. E questo [...] dal fatto che [...] per [...] più che avere [...] Calvino direi che [...] soltanto letto. La prima cosa che [...] di azzerare la bibliografia: é come se In [...] su Calvino non sia stato scritto niente [...] di [...] che é la migliore [...] E lo studio su Calvino giornalista di Ferretti? E [...] di [...] E il volume di Alti [...] Convegno [...] E il numero doppio [...] «Nuova Corrente» [...] Come se non fossero [...] fa si che il discorso critico poggi [...] dello stesso Calvino: molto sulla Nota [...] Antenati e soprattutto sulle Lezioni [...] su due delle [...] più note. Perché il vero problema [...] uno specialista si distingue a prima vista [...] lo é a seconda [...] che porta. Lo specialista dà molto [...] comunque non cita quello che sa essere [...] specialisti; un non specialista rimane impressionato da [...] e cita quello, che [...] che ha già impressionato [...] è noto. Insomma é inutile stare [...] «leggerezza» e della «pesantezza», o della storia [...] storia nella quale si [...]. Ormai sono storie. Nulla di nuovo in [...] quanto riguarda i nomi degli autori de [...]. Si citano Ariosto, [...] Voltaire, [...] Cyrano de Bergerac, Ovidio, [...] Calvino II avesse scoperti lo stesso giorno [...] insieme (della mancanza di storicità di questo [...] più [...]. La schiera dei «modelli» [...] rispetto ai nomi circolanti su tutte le [...] esempio, Conrad e Borges. Manca anche Leopardi, ben presente [...] Calvino (ma la notorietà [...] del nostro maggiore [...] è, come si sa, [...]. Però non é citato neppure Galileo, autore [...] invece da Calvino. E Stevenson, Perec, Cortàzar, [...] autori che in epoche diverse certamente qualcosa, [...] prestato al nostro scrittore [...] si riserva, mi é [...] una breve trattazione [...] secondo quelli che ritiene [...] di maggiore tenuta o, piuttosto, i suoi [...]. Ma anche [...] c'é da scremare o da [...]. Scontato é senz'altro il [...] «sguardo [...] con tutte le banalità [...] citazione dal Barone rampante e cosi via. Eccentrica anche [...] sul meccanismo genetico dei racconti [...] Le mille e una notte, [...] parte, non si può parlare [...] per la fiaba, e [...] gli archetipi narrativi, in Calvino [...] se li avesse avuti da sempre: é noto che [...] fiaba si dedicò nella prima metà degli anni Cinquanta [...] della trascrizione delle fiabe Italiane. Altra scoperta di [...] la presenza [...] del tiranno melanconico», che [...] maggiore o minore forza, dalla badessa per [...] Teodora nel Cavaliere inesistente, da [...] de Le città invisibili, [...] di Un re in [...]. La serie sarebbe completa [...] i primi racconti, secondo [...] terrebbero presente il tiranno [...] più storica (cioè il fascismo). [...] comunque è intelligente, ma [...] piuttosto che enunciato sommariamente. Forse [...] andrebbe ricondotta alla vera [...] scrittura di Calvino: la condizione umana è [...] si frappone sempre fra tutto: gli uomini [...] queste e le parole, le parole fra [...]. In qualche modo il [...] e costante elemento esistenziale, diventa personaggio, quindi [...] ora no. Anche per quanto riguarda [...] si arrovella concedendo e [...] soluzioni e poi è costretto a correggere. Parla degli scrittori malinconici [...] che Calvino è lutto il contrario, salvato [...] antidoto allo spìrito saturnino. In realtà la malinconia, [...] psicologico [...] narrante, è un ingrediente [...] di Calvino, collegata com'è [...] della vita come amputazione, [...] essere incompiuti e quindi, accettando questa condizione, [...] immaginare etc. La prefazione di [...]. Non si sa quali [...] migliori secondo lui e quali i meno [...] ad essi, il critico finisce per non [...] quindi per accettare tutto (oppure si deve [...] scritti meno citati sono quelli che meno [...]. Eppure in Italia c'è [...] anche interessante [...] produzione di Calvino, e [...] provveduti sono rimasti disorientati dalle sue acrobazie [...]. Nessuna eco di tutto [...] (il problema naturalmente non [...] due fasi di Calvino, ma della difficoltà [...] ultima produzione ha creato al lettore medio; [...] della forma del suo manierismo successivo alle [...] con la semiologia; e [...]. Alcuni giudizi, ma meglio [...] contenuti in questa prefazione restano appena pronunciati [...] importanti, come [...] che la dualità è [...] che Calvino non decreta la morte del [...] posta la questione é generica). Più scontata, invece, [...] che i sistemi binari [...] Calvino [...] asimmetrici e che da tale asimmetria nasca [...] produce le storie. La mia impressione è [...] anni si è creata [...] europea, e forse mondiale, in cui si [...] meno [...] critica, di cui [...] è uno degli esponenti [...]. Si tratta di un [...] intendersi: non conta questo o quel libro [...] costruzione; non conta la narrazione, ma la [...] astrazione, va bene per [...] o per gli scrittori che costituiscono a [...] della loro professione (Calvino era uno di [...]. Tanto per lare un esempio: [...] di ciò che [...] è scrino per Calvino potrebbe [...] preso pari pari e trasportato in una prelazione a Borges; o a Perec, o a Le mille e una [...]. Questo linguaggio [...] e ava-lutativo (e interscambiabile) [...] tutti gli scrittori fruibili non solo oltre [...] nazionali -da tempo in parte cadute, grazie [...] Dio [...] ma in quanto li depriva delle loro [...] in sostanza, della loro individualità Per fare [...] i testi [...] che [...] richiama più spesso, e [...] piacciono anche di più, sono gli Antenati [...] sotto [...] segno [...] altra categoria [...] e quelli [...] periodo, cioè del Calvino [...] con quella koiné di cui si parlava, Le Lezioni [...] che [...] anche troppo di frequente, [...] che [...] più [...] questo stile e cultura [...] si chiamava «cosmopolita», [...] fruibile, che contiene [...] acuta e quella stravagante, [...] i lettori colti, e colti e intelligenti [...]. [...] della casa editrice che [...] prefazione a un critico cosi famoso è [...] oggi passano tranquillamente perché nessuno le segnala: [...] di vendere Calvino, i cui diritti credo [...] assai cari, più di quanto non si [...] mercato non solo europeo. Che poi nella prefazione [...] qualcosa, è secondario: basta qualche acutezza, perché [...] qualche recensore che la prende per una [...] qualche professore che domani ci fa su [...]. Importante è comunque che [...] sia nota, in modo [...] ne parlino (naturalmente bene, col conformismo che [...]. Quattro versioni per un [...] fasola Libro singolare, questo «Viaggio [...] a un [...] d'acqua» di un autore di [...] e caleidoscopica stoffa. Marco La Rosa è [...] sulla soglia dei 45 anni, e mette [...] questa prima opera un campionario delle sue [...] per genere e anche [...]. La misura breve è [...] gli si [...]. Nella raccolta intitolata «In [...] in una serie di brevi squarci il [...] di appartenenti ad una patriarcale famiglia sarda, [...] una grande capacità di tratteggiare con improvvisi [...] la cui assenza si materializza in un [...] parola, perché «la morte le rende importanti: [...]. Il senso della morte, [...]. Esso pervade, anche dove [...] tutto il libro, non soltanto in [...] fisico, ma più generalmente [...] vivere. E incapaci di vivere [...] il protagonista di un fulminante raccontino, che [...] ad accrescere mostruosamente di libri e riviste [...] non legge più la [...] biblioteca, anzi la Biblioteca, [...] solo gli occupa appartamenti sempre più grandi, [...] come uri cancro; o lo sciagurato «X» [...] sontuoso ricevimento -ulteriore rituale tentativo di comunicare [...] laceranti divagazioni sulla [...] vita in un inferno [...] sprofonda fuori del tempo. Interessanti [...] nella sfera del paradossale [...] raggruppati un po' forzosamente sotto il titolo [...] di Dio», tra i [...] per vigore satirico le quattro versioni, via [...] che il colpevole di [...] del suo atto, a caldo in commissariato, [...] sostituto procuratore, in Tribunale, e infine in Corte [...] ormai è un capofamiglia molto perbene. Assai poco convincente appare [...] di misura lunga: una specie di romanzo [...] storia, inframmezzata dalle riflessioni private della vittima [...] si situazioni comiche, ma che il ritmo [...] pagine poco concludenti che il burlesco finale [...] riesce a riscattare. Libro disuguale, contraddittorio, dunque. Ma le cui illuminazioni [...] fanno sperare in un seguito. Marco La Rosa« Viaggio [...] a un [...] d'acqua», Leonardo, [...]. Attento e tuttavia discreto, tanto [...] le [...] zioni autobiografiche appaiono, [...] opera, risucchiate [...] dello spazio narrativo, nelle maglie [...] dolorosa, acuta si, ma anche [...] dal sorriso. Si pensi alla lucida [...] Un uomo solo (1944) e, tornando indietro, allo [...] II mondo di sera (1954) e alia sorprendente [...] La violetta del Prater (1945). Lo Isherwood del periodo [...] guerra è un intellettuale passato attraverso il [...] anni venti e la svolta marxista dei [...] , [...]. /// [...] /// Quando il secondo conflitto [...] a scoppiare, Isherwood si trova a dover [...] pacifista non fondato tanto su precise posizioni [...] quanto su una disposizione eminentemente psicologica. L [...] desideri, un volume che [...] vanno dal 1943 al 1975, testimonia lo [...] crisi e la progressiva adesione alla filosofia [...]. La storia della letteratura [...] conversioni, e di ubriacature mistiche, e di [...] al margine di fallimentari avventure estetiche. Quella che ci racconta Christopher Isherwood è una pacata esperienza del sentimento religioso, di una [...] verso una forma di pacificazione attiva nei confronti della [...]. Che questa tensione assuma [...] pensiero tale da modificare lo stesso concetto [...] venga attingendo a [...] estranee alla tradizione occidentale [...] curiosità o sospetto ma è, [...] necessario di una ricerca [...] è proprio [...] il disordine, [...] (e [...] diventa in tal senso [...] Isherwood [...] «frontiera» aperta verso [...] non il Paese «delle [...] e, ancora, è una ricerca che si [...] di [...] interiore e non su [...]. È mai possibile convincersi [...] la pura e semplice ragione?» [...] «La religione non [...] da [...] a [...] bensì colta attraverso [...] di una personalità su [...]. Va da sé che Isherwood [...] de) rapporto [...] e in particolare del [...] ha legato a [...] il guru al quale [...] Aldous Huxley. [...] di Isherwood al misticismo [...] la storia di un rapporto e, più [...] potenzialità del rapporto [...] e la «discussione» dei [...] religiosi del [...] avviene [...] di questo «scambio». Per molti aspetti questo Albero [...] desideri è un diario pubblico e, insieme, una raccolta [...] scritti [...] (sono [...] tutti concepiti per la Società [...] della California del sud e [...] sulla rivista [...] and the West) : se [...] pubblico» ci suggerisce gli umori [...] quella che [...]. [...] chiamò, nel 1948, «età [...] la catechesi» ce ne mostra [...] degli esiti. [...] e là [...] solo» di Isherwood fa capolino [...] solo per ricordarci che questo non è un romanzo, [...] che «quando si cerca di [...] nella narrativa, le idee filosofiche [...] subito evidenti, e ne risulta una predica camuffata piuttosto [...]. Eppure [...] dei desideri non è [...]. È un alto di [...]. Christopher [...] dei desideri», S. /// [...] /// Christopher [...] dei desideri», S. (0) (0) ![]()
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