Il giovane comparatista, con [...] si muove « dal leggero vento di [...] romani [...] coi venti aquiloni che [...] puszta invernale », per realizzare un appuntamento [...] voce di un poeta [...] mi muoverò come un [...] invisibile se non attraverso [...] che muove. Un vento che da [...] spazia incessante nello spazio aperto, nel varco [...] e » tiene divaricato tra amore e [...]. Vuoi sapere qual è [...] del vento sulla puszta? Ecco: [...] una « fuoriuscita eruttiva dal modulo [...] verso il cancello opposto del [...] più desolato »: devi ammettere che mai [...] pensato, e mai saresti riuscito [...] formulare un simile concetto con metafore tanto straordinarie. [...] volta il critico cerca [...] appuntamento, nello spazio metafisico e comparato, « [...] dalla rete comunicativa di Ermes », fra [...] Apollo e Dioniso, tra il dio della [...] e della distanza e il dio [...] della maschera e della [...]. Ma assai più spesso [...] è fatto come noi di desideri, cerca [...] appuntamenti più banali, con le donne, e [...] a uno stratagemma assai fine (che neppure [...] riuscito a pensare e suggerire), quello di [...] delle donne, con le delicatezze e i [...] un [...] infine -egli arriva a [...] cosa si arriva a dire? Che rispetto [...] donne il critico deve decidersi ad ascoltare [...] nella totalità dispositiva [...] anche come uomo. Il critico che arriva [...] a tenere questa disposizione come un vero [...] arriva a pensare e a dire che [...] critica è e deve essere innanzitutto ascolto [...] partire da una trasformazione [...]. Il luogo in cui [...] sembra accadere è [...] di un appuntamento: proprio [...] discorso critico del critico come uomo arriva [...] la voce delle donne, che stanno arrivando [...] stesse attraverso il discorso poetico. Proprio non vorrei, mio [...] tu, rifiutandoti di accettare, con il tuo [...] e materialone, questo alto e sublime linguaggio [...] delicato di una nuova teoria della critica [...] interpretare diversamente, e a modo tuo, tutti [...] e appassionati e cercassi di trasformare i [...] letterario in volgari case [...]. ///
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Proprio non vorrei, mio [...] tu, rifiutandoti di accettare, con il tuo [...] e materialone, questo alto e sublime linguaggio [...] delicato di una nuova teoria della critica [...] interpretare diversamente, e a modo tuo, tutti [...] e appassionati e cercassi di trasformare i [...] letterario in volgari case [...].