Brano: Polonia

legato alla concezione terzinternazionalista del movimento operaio, contribuì però a tenere il suo partito su posizioni settarie e veterocomuniste che ne limitarono le possibilità di sviluppo.

Fu spesso in Italia, presente ai congressi del P.C.I.. Morì, colpito da infarto, durante il viaggio di ritorno da un giro di conferenze compiuto in Australia e nella Nuova Zelanda.

Pollo, Ermenegildo

N. a Cormons (Gorizia) T8.5.1910; contadino.

Membro dell’organizzazione comunista clandestina del FriuliVenezia Giulia, nel maggio 1934 fu arrestato e deferito al Tribunale speciale che, nel maggio 1935, lo condannò a 6 anni di reclusione.[...]

[...]ici fondò a Parigi il Partito socialista polacco che si inserì subito nelle lotte aH’interno del paese con parole d’ordine riformistiche e nazionalistiche. Questo partito prese infatti posizione contro lo zarismo, ma nello stesso tempo anche contro i movimenti russi antizaristi, proponendo ai lavoratori polacchi il graduale accordo con la borghesia nazionale e contrapponendo al l'internazionalismo del Partito Proletariato un acceso separatismo nazionalista. Nelle file del P.S.P. entrarono, rappresentati da Josef Pilsudski (v.), elementi socialdemocratici vicini all’ala destra della Seconda Internazionale.

Nel 1905, sotto l’influsso della rivoluzione russa, nel P.S.P. si ebbe una spaccatura e gli elementi di sinistra, più legati alle masse lavoratrici, si staccarono dal gruppo di Pilsudski per dare vita a un loro partito autonomo.

Già nel 1889, dopo un arresto in massa dei dirigenti del « Proletariato », era sorta a Lodz l'Unione degli operai polacchi che aveva organizzato lotte per rivendicazioni economiche, dato vita a Casse di mutuo soc[...]

Brano: Lizzadri, Oreste

Partecipò alla guerra 191518. Impiegato di banca e dirigente della Federazione nazionale dei bancari, nel 1925 fu costretto a lasciare

I impiego perché antifascista. Aderente alla frazione « terzinternazionalista » del Partito socialista, dal 1934 in poi tenne i collegamenti clandestini per il Lazio e l’Abruzzo. Nel 1942, dopo aver ricostituito con Giuseppe Romita, Olinto Vernocchi e altri la organizzazione clandestina del P.S.I., ne fu designato vicesegretario. Dopo il 25.7.1943, con Bruno Buozzi, Giovanni Roveda e altri fu tra i dirigenti antifascisti ufficialmente designati a reggere le Confederazioni sindacali dei lavoratori al posto dei vecchi gerarchi fascisti (v. Commissari alle Confederazioni sindacali).

Con Pietro Nenni e Giuliano Vassalli, formò poi l'Esecutivo segreto del P.S.I. fino all[...]

Brano: [...] servizio dallo stesso Stalin dopo l’aggressione tedesca all’U.R.S.S..

Tulli, Enrico

N. a Bergamo il 4.2.1898, m. ad Agen (Francia) il 12.10.1942; giornalista. Giovane cattolico “integralista”, direttore del settimanale II pensiero della folla (“Periodico antibolscevico di avanguardia”) pubblicato a Bergamo nel 1919, poi di Conquista sindacale (organo del Partito popolare) nell’agosto 1921 passò al P.S.I.. Militò nella frazione “terzinternazionalista” del partito e, nell’estate 1924, aderì con questa, a Milano, al P C. d’L

Nel luglio 1927 venne arrestato durante un’improvvisa irruzione della polizia nel Centro clandestino del P.C. d’I. in via Bixio. Deferito al Tribunale Speciale, il 6.10.1928 fu condannato a 13 anni di reclusione. Nel carcere di Turi si distinse per la sua aspra polemica nei confronti ai Antonio Gramsci che criticava la linea del partito. Scarcerato per indulto nell'ottobre 1934, si stabilì a Milano (dove fu editore di pubblicazioni di enigmistica) e nel 1937 espatriò clandestinamente in Francia. A Parigi, dove già si[...]

Brano: [...]olse l’intero movimento operaio internazionale.

Alle diversità ideologiche e pro

grammatiche fra socialisti e comunisti corrispondeva anche una diversità di modello organizzativo del partito: mentre nel P.S.I. prevaleva l’aspetto del « partito di organizzazione », insediato nella società civile attraverso strutture che amministrano gli interessi dei suoi iscritti (amministrazioni comunali, cooperative, circoli ecc.), il P.C.d’I. terzinternazionalista assumeva invece la forma del « partrto di mobilitazione », cioè relativamente ristretto come numero di iscritti (partito dei quadri) e proiettato sulla mobilitazione diretta anziché sulTinsediamento amministrativo.

Questa iniziale distinzione organizzativa fra i due maggiori partiti del movimento operaio italiano venne a cadere già nel corso della Seconda guerra mondiale e fu del tutto abbandonata con il rientro in Italia di Paimiro Togliatti (febbraio 1944) che lanciò la formula del « partito nuovo »: una formazione politica che, senza rinunciare ai vantaggi della « bolscevizzazione » del[...]