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ANTEPRIMA MULTIMEDIALI

Il segmento testuale indiano è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 47

Brano: [...]a di grandi scioperi (193738).

Seconda guerra mondiale

Il 3.9.1939 il viceré proclamò l'india « Stato belligerante » a fianco dell’Inghilterra contro la Germania nazista. Con lo scoppio del conflitto, il Partito del Congresso e le altre forze politiche borghesi non si accontentarono tuttavia delle scontate promesse britanniche di riconoscere ulteriori concessioni a guerra finita, ma chiesero l’immediata costituzione di un governo nazionale indiano. Non avendo ottenuto soddisfazione a tale richiesta, gli appartenenti al Partito del Congresso si dimisero da tutte le cariche pubbliche elettive e il partito stesso, nell’assemblea congressuale dell'aprile 1940, ammonì il viceré che, in mancanza di un governo nazionale, l’intero popolo indiano sarebbe immediatamente ricorso alla disobbedienza civile.

In quello stesso momento, la sessione della lega musulmana, riunitasi a Lahore, proclamò la propria volontà di lotta per ottenere lo smembramento dell’india in due Stati: l’uno indiano e l’altro musulmano.

Di fronte alla risposta negativa inglese, nell’ottobre 1940 Gandhi si mise alla testa di una nuova campagna di disobbedienza civile, prendendo pubblicamente posizione contro la guerra. Alcune migliaia di congressisti che seguirono il suo esempio furono arrestati e la lotta si esaurì.

Il Partito comunista rivendicava frattanto la creazione di un esercito popolare indiano e di un governo nazionale. Quando l’entrata in guerra del Giappone rivelò l’impreparazione militare dell’Inghilterra e la sua impossibilità di difendere i possedimenti coloniali, il Partito del Congresso ritenne giunto il momento di avanzare al viceré nuove proposte di collaborazione condizionata, ma di fronte al pervicace rifiuto inglese di soddisfare le richieste

dei nazionalisti, non rimase che indire una nuova campagna di disubbidienza civile. Nel 1942 questa portò all’arresto di Gandhi e degli altri leader del Congresso. I movimenti di protesta vennero rapidamente repressi, vi furono [...]

[...] condizionata, ma di fronte al pervicace rifiuto inglese di soddisfare le richieste

dei nazionalisti, non rimase che indire una nuova campagna di disubbidienza civile. Nel 1942 questa portò all’arresto di Gandhi e degli altri leader del Congresso. I movimenti di protesta vennero rapidamente repressi, vi furono centinaia di morti e feriti e 60.000 arresti.

In quello stesso anno fu annullata la proibizione di organizzare il Partito comunista indiano, che così divenne legale; ma non tutti i comunisti che si trovavano in carcere vennero liberati. Nelle nuove condizioni di legalità, l’influenza del partito crebbe rapidamente, soprattutto nei sindacati, tra i contadini e gli studenti. Nella primavera del 1943 esso tenne il suo primo congresso.

Nel 1944, alla ricerca di un nuovo compromesso con i leader indiani, gli inglesi liberarono Gandhi.

Secondo dopoguerra

Alla fine della seconda guerra mondiale il movimento antimperialìsta assunse in India, non meno che nelle altre colonie, grandiose proporzioni. Nel 1945 gli scioperi aumentaro[...]

[...]1.1948)

guinoso conflitto originato dalla assegnazione dello JammuKashmir. Questo territorio, abitato in prevalenza da musulmani, ma rivendicato dall’india e da questa militarmente occupato, costituirà fonte di gravi tensioni e anche di sanguinosi conflitti (1965). Inoltre, la soluzione territoriale adottata vedeva lo Stato pakistano diviso in due tronconi (Provincia Occidentale e Provincia Orientale) separati da ben

1.500 km di territorio indiano (appoggiata militarmente dall’india, dopo un’aperta rivolta la Provincia Orientale nel 1972 si costituirà in « repubblica indipendente » assumendo il nome di Bangla Desh). Dopo essere rimasta dal 1947 al 1950 un dominion che riconosceva la sovranità della Corona inglese, nel 1950 l’india divenne una repubblica associata al Commonwealth. Assassinato Gandhi nel 1948, la guida del nuovo Stato indipendente passò a Nehru. Questi iniziò una politica di riforme richiamandosi a un generico « socialismo indiano » e, sul piano internazionale, divenne uno dei più notevoli protagonisti della politica neu[...]

[...]a rivolta la Provincia Orientale nel 1972 si costituirà in « repubblica indipendente » assumendo il nome di Bangla Desh). Dopo essere rimasta dal 1947 al 1950 un dominion che riconosceva la sovranità della Corona inglese, nel 1950 l’india divenne una repubblica associata al Commonwealth. Assassinato Gandhi nel 1948, la guida del nuovo Stato indipendente passò a Nehru. Questi iniziò una politica di riforme richiamandosi a un generico « socialismo indiano » e, sul piano internazionale, divenne uno dei più notevoli protagonisti della politica neutralistica e di equidistanza tra i due blocchi, detta di « non allineamento ».

Il suo programma riformista fallì: un'esile riforma agraria e un progetto di industrializzazione, ambizioso quanto privo di elementi atti a modificare le strutture coloniali e neocoloniali, uniti al carattere interclassista del Partito del Congresso, a volte nettamente dominato dalle forze conservatrici, portarono rapidamente alla crisi politica di Nehru. Alla sua scomparsa (1964), divenne primo ministro Lai Bahadur Shastr[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 45

Brano: assoluto predominio dell'Inghilterra nella vita economica e politica indiana. :

Prima conseguenza della presenza imperialista fu la disgregazione economica del paese che, pur su basi feudali, godeva tuttavia di oasi economiche commerciali ed embrionalmente industriali di grande interesse. In concomitanza con la penetrazione straniera, il popolo indiano

cominciò a conoscere j| dramma

della fame: la conversione delle colture tradizionali in immense piantagioni di cotone, juta e seta portò infatti a distruggere quelle che erano le basi di autosufficienza alimentare delle popolazioni, esponendo queste a ricorrenti e micidiali carestie.

I popoli dell'india, d’altra parte, non accettarono mai passivamente il dominio affamatore degli inglesi. Proteste popolari, sanguinose insurrezioni e vere e proprie guerre contro gli invasori e i loro intermediari locali contrassegnarono continuamente la storia della colonia.

Origini del nazionalismo[...]

[...] a distruggere quelle che erano le basi di autosufficienza alimentare delle popolazioni, esponendo queste a ricorrenti e micidiali carestie.

I popoli dell'india, d’altra parte, non accettarono mai passivamente il dominio affamatore degli inglesi. Proteste popolari, sanguinose insurrezioni e vere e proprie guerre contro gli invasori e i loro intermediari locali contrassegnarono continuamente la storia della colonia.

Origini del nazionalismo indiano

Nel 1857 la miseria e la fame spinsero i sepoy (da sipahi, soldato), truppe indiane alle dipendenze della Compagnia delle Indie, a una grande rivolta antinglese che in breve incendiò l’intero paese. Dopo la durissima repressione, il governo britannico decise di abolire l’intermediazione degli uomini daffari e si sostituì alla Compagnia delle Indie nella amministrazione del territorio che, da quel momento, divenne a tutti gli effetti una vera e propria colonia. Nel 1878 la regina Vittoria fu incoronata imperatrice delle Indie e la colonia venne amministrativamente divisa in 16 province e ra[...]

[...] amministrazione del territorio che, da quel momento, divenne a tutti gli effetti una vera e propria colonia. Nel 1878 la regina Vittoria fu incoronata imperatrice delle Indie e la colonia venne amministrativamente divisa in 16 province e rappresentata da un viceré di nomina britannica.

Per lungo tempo gli inglesi poterono esercitare facilmente il loro dominio, giovandosi delle divisioni di casta, razziali e religiose che laceravano il popolo indiano. Ma, con

il tempo, vari elementi cominciarono ad agire come fattori unitari, favorendo anche in India, malgrado tutto, il formarsi di una coscienza nazionale. La lingua inglese necessariamente usata dai funzionari e dai commercianti, diffondendosi anche tra il personale indigeno della colonia facilitò le comunicazioni tra diversi gruppi prima impermeabili gli uni agli altri; la diffusione della stampa e deM'istruzione, lo sviluppo delle ferrovie che accrebbe la possibilità di spostamento e di contatti tra le popolazioni, l’accentramento amministrativo e lo stesso

servizio militare impos[...]

[...]versi gruppi prima impermeabili gli uni agli altri; la diffusione della stampa e deM'istruzione, lo sviluppo delle ferrovie che accrebbe la possibilità di spostamento e di contatti tra le popolazioni, l’accentramento amministrativo e lo stesso

servizio militare imposto dagli inglesi contribuirono, insieme alle trasformazioni economiche, a unire

i diversi popoli indiani nella lotta contro l'oppressore comune.

Il movimento di indipendenza indiano, dopo essersi inizialmente attardato in forme di nazionalismo religioso, di esaltazione deH’induismo inteso come ultima trincea della nazionalità, cominciò a qualificarsi politicamente verso il 1885. È di quell’anno la convocazione a Bombay, grazie anche all'iniziativa di un inglese «illuminato» (Alien Hume), di un Congresso nazionale indiano che vide la presenza di 71 delegati, tutti notabili della colonia. Dall’assemblea uscì la prima, timida piattaforma nazionalistica, e insieme un partito (Partito del Congresso) che subito si presentò come forza moderata e riformista, ostile alle tendenze indipendentiste radicali e a ogni forma di lotta armata che, sostenevano i fondatori, era sempre stata e sarebbe rimasta senza frutto. Il partito acquistò rapidamente un notevole sviluppo, ma fin dal suo sorgere si presentò come un movimento che voleva giungere al riscatto dal dominio inglese senza rotture deH’equilibrio sociale interno, sepp[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 46

Brano: [...]rategiche, tutti materiali che l’india doveva consegnare a prezzi non remunerativi. Inoltre, un milione e mezzo di indiani furono mobilitati nell’esercito britannico e nei reparti ausiliari, mentre nel paese si instaurava un regime fortemente repressivo. Nondimeno la guerra favorì lo sviluppo dell’industria indiana, portò a una crescita della classe operaia, permise di spezzare il monopolio commerciale e industriale britannico aprendo il mercato indiano ad altri paesi. La Rivoluzione russa dell’ottobre 1917 diede nuovo impulso a tutte le forze operaie e antimperialiste nella lotta contro il colonialismo.

Seguirono anni molto duri: nel 1918

il raccolto andò perduto e l’epidemia influenzale nota come « spagnola » provocò la morte di 11 milioni di indiani. Nelle principali città, colpite nello stesso tempo dalla fame, dall’epidemia e dalla miseria, ripresero grandi scioperi economici e politici. Sorsero i primi sindacati di massa e le idee marxiste cominciarono a farsi strada. Si accrebbe in quegli anni la popolarità di Gandhi (v.).

Il[...]

[...]tazioni e moti insurrezionali. Nel Punjab, i giovani organizzarono reparti volontari per accorrere al fianco degli afghani che combattevano contro gli inglesi. Il movimento continuò a svilupparsi anche nel corso del 1920. In quello stesso anno fu convocato il primo congresso dei sindacati e cominciarono a formarsi alcuni gruppi di comunisti.

La lotta per l’indipendenza Alla fine del 1920 fu tenuta a Nagpur una sessione del Congresso nazionale indiano, nella quale il partito pose come compito principale la lotta per l’indipendenza. Fu deciso di lanciare una grande campagna di « disubbidienza civile » che, tra l’altro, comportava la restituzione di tutti i titoli onorifici e delle decorazioni che erano stati conferiti dai colonialisti, la rinuncia agli impieghi statali e all’insegnamento nelle scuole dipendenti dal governo coloniale. Infine, come misura estrema, venne previsto lo sciopero fiscale. Il Congresso invitò inoltre la popolazione a boicottare tutte le merci inglesi. Questo coraggioso programma di lotta aumentò il prestigio del par[...]

[...] dominatori inglesi. Il movimento di massa calò di tono.

Una nuova ondata di lotte esplose nel 1928, proiettandosi fino al 1933. Nel Partito del Congresso si rafforzarono le correnti democratiche. Tra gli operai e gli intellettuali si accrebbe l’influenza dei comunisti che si fecero promotori di vari partiti operaicontadini. Nel 1928 queste organizzazioni tennero un congres

so e decisero di fondersi in un grande partito operaiocontadino panindiano. Nel 1933 venne costituito anche il Partito comunista indiano, ma fu subito messo fuori legge.

La Costituzione schiavista

Alla ripresa del movimento popolare il governo vicereale rispose con vaghe promesse e con la nomina di « commissioni di studio », ma nel

lo stesso tempo arrestando e mandando sotto processo i dirigenti delle lotte. La grande crisi economica del 1929 aggravò le condizioni di vita già dure delle masse.

Nel 1930 Gandhi presentò al viceré barone Irwin (il futuro Lord Halifax [v.]), a nome del Partito del Congresso, 11 richieste, tra cui la liberazione degli arrestati, l’elevazione delle tariffe doganali per proteggere l’econo[...]

[...]istruzioni e saccheggi di merci inglesi, occupazioni di terre da parte dei contadini, lotte armate nei territori confinanti con l’Afghanistan. Le insurrezioni contadine continuarono nel

1931 e gli inglesi furono infine costretti ad accettare un compromesso (Patto IrwinGandhi) che, in realtà, si risolse a loro beneficio. Da allora il movimento antinglese cominciò a declinare e la reazione potè riprendere fiato.

Nel 1934 il Partito comunista indiano, per quanto si trovasse fuori legge, ebbe una parte di primo piano nell’organizzare e dirigere i qrandi scioperi di Bombay e di Ahmedabad. Nello stesso anno, allo scopo di combattere la crescente influenza comunista in un momento in cui la direzione del Congresso conduceva una politica di capitolazione, fu fondato il Partito socialista del Congresso.

Nel 1935, per disarmare il sempre più minaccioso sviluppo delle lotte per l’indipendenza, il governo inglese decise di rivedere lo statuto coloniale e di varare una legge costituzionale che, venendo incontro a qualche rivendicazione secondaria[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 474

Brano: [...]carcere Gandhi iniziò lo sciopero della fame, costringendo in tal modo le autorità britanniche, preoccupate che la sua morte potesse sollevare la popolazione contro il governo coloniale, a rimetterlo in libertà. Ripresa la lotta, il Mahatma decise di sostituire, alle forme di disobbedienza civile collettiva, altre di resistenza individuale, messe in atto da volontari selezionati. Nell'ottobre 1934 annunciò formalmente il suo ritiro dal Congresso indiano e dalla vita politica: tuttavia, attraverso i discepoli, continuò a controllare l'attività del principale partito politico dell’india. Dopo il 1934, per vari anni si dedicò essenzialmente al problema degli « intoccabili », gli esclusi da ogni casta e perciò considerati al più basso livello della gerarchia sociale indiana. Egli volle chiamarli Harijans, « figli di Dio », e iniziò la sua attività nelle province centrali avendo come base il villaggio di Sevagram (Shevgaon).

Allo scoppio della seconda guerra mondiale, quando il viceré inglese dichiarò l’india paese belligerante e assunse i pie[...]

[...]sso affidò al Mahatma il compito di dirigere la campagna per la disobbedienza civile. Ma quando, nel dicembre 1941, il Giappone entrò in guerra e il Congresso offrì la propria incondizionata collaborazione alle Nazioni Unite, Gandhi si ritirò nuovamente dalla scena politica lasciando il posto a Pandit Nehru (v.).

Nel 1942, a fianco di Nehru, il Mahatma partecipò alle trattative con la missione Cripps per l’immediata costituzione di un governo indiano indipendente, ma il fallimento di quelle trattative determinò ancora una volta il trionfo della politica di Gandhi: con una risoluzione dell’agosto 1942 il Congresso indiano dichiarò che, pur non intendendo nuocere alle capacità difensive delle Nazioni Unite, si vedeva costretto a scatenare una lotta df massa,

Il Mahatma Gandhi [al centro) tra sua figlia Abha Gandhi [a sinistra) e la dottoressa Sushila Nayyar, nel giorno del suo 78° compleanno (Nuova Delhi, 2.10.1947)

e affidò la direzione di questa lotta « non violenta » nuovamente a Gandhi. La risoluzione, quantunque redatta più che altro per costringere gli inglesi ad aprire nuove trattative, vide una violenta reazione britannica. Il partito del Congresso fu dichiarato dal governo coloniale fuori legge. [...]

[...] che sua moglie si era spenta in carcere e mentre il conflitto stava volgendo al termine in Europa. Un suo « digiuno », protrattosi per 21 giorni, non aveva avuto questa volta alcun esito.

Negli anni del dopoguerra il Mahatma ebbe una parte di primo piano durante le trattative che, iniziate nel 1945, si conclusero il 15.8.

1947 con la proclamazione dell’indipendenza indiana e con la divisione del territorio in due Stati, l’uno propriamente indiano (Unione Indiana) e l’altro musulmano (Pakistan) , secondo criteri geografici e politici aspramente contestati, e tali da dare luogo a una lunga crisi di assestamento. Simbolo di questa crisi fu anche l’uccisione di Gandhi, colpito da un emissario di una organizzazione ortodossa indù mentre stava recandosi a pregare.

Il gandhisitio

Il pensiero gandhiano (la dottrina della Satyagraha: insistere per la verità) rispecchia la confluenza di influssi mistici della filosofia reli

giosa indiana e di idee umanitarie di tipo tolstoiano. Sfecondo Gandhi, il possesso « della verità interiore » fa[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 721

Brano: [...]i a Londra, si scontrò con il razzismo del sindacato “bianco” che, guidato da Andrews, appoggiava la discriminazione del decreto sulle miniere e sul lavoro del 1911.

La sua organizzazione fu la più importante del Capo Occidentale fino alla Seconda guerra mondiale, quando dopo la morte di Abdurahman (divenuto nel frattempo consigliere a Città del Capo) l’À.P.O. si fuse con il Movimento di unità noneuropeo (N.E.U.M.).

Dopo l’“ammunitinamento indiano” del 1857 i piantatori di zucchero inglesi (tra i quali era anche il fratello di Rhodes) importarono nel Natal forzalavoro indiana a basso costo e non garantita contrattualmente. All'epoca gli zulù non erano ancora stati soggiogati, non accettavano la riserva Shepstone, il dominio indiretto e le politiche di supersfruttamento. insieme ai lavoratori indiani arrivarono in Sudafrica commercianti e anche avvocati come il Mahatma Gandhi (v.). Nel 1894 quest'ultimo fondò il Congresso indiano del Natal quale organizzazione di massa per combattere i provvedimenti antiindiani su tasse, domicilio, perm[...]

[...]o inglesi (tra i quali era anche il fratello di Rhodes) importarono nel Natal forzalavoro indiana a basso costo e non garantita contrattualmente. All'epoca gli zulù non erano ancora stati soggiogati, non accettavano la riserva Shepstone, il dominio indiretto e le politiche di supersfruttamento. insieme ai lavoratori indiani arrivarono in Sudafrica commercianti e anche avvocati come il Mahatma Gandhi (v.). Nel 1894 quest'ultimo fondò il Congresso indiano del Natal quale organizzazione di massa per combattere i provvedimenti antiindiani su tasse, domicilio, permessi di circolazione, lavoro e privazione dei diritti elettorali.

Gandhi dirà più tardi: « lo allora credevo che l’Impero britannico esistesse per H benessere del mondo ». Nel 1906 egli subì la repressione inglese della rivolta contadina di Bambatta, nella quale le forze inglesi uccisero o ferirono 4.000 lavoratori e ne giustiziarono i capi. Nella sua lotta, Gandhi applicò la dottrina Satyagraha (insistere per la verità). Arrestato e imprigionato da Smuts, lasciò il Natal alla vigili[...]

[...]o esistesse per H benessere del mondo ». Nel 1906 egli subì la repressione inglese della rivolta contadina di Bambatta, nella quale le forze inglesi uccisero o ferirono 4.000 lavoratori e ne giustiziarono i capi. Nella sua lotta, Gandhi applicò la dottrina Satyagraha (insistere per la verità). Arrestato e imprigionato da Smuts, lasciò il Natal alla vigilia della Prima guerra mondiale per tornare in India (v.), dove divenne la guida del Congresso indiano nella lotta per l'indipendenza.

Socialismo razzista e Prima guerra mondiale

Nell’aprile 1913, mentre il Land Act stava cacciando dalle aziende agricole appartenenti agli europei milioni di africani con il loro bestiame il “socialista bianco” W.H. Andrews, temendo che questa legge finisse con il portare gli africani nelle città, affermò: « La gente di colore e i nativi dovrebbero essere tenuti nei loro territori ». Egli era allora deputato al Parlamento per il Partito laburista, razzista e legato all’Inghilterra. Nel 1915, Andrews e I. Jones (che più tardi sarà segretario del Partito com[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 724

Brano: [...] come un forum aperto da Gool, B.M. Kies, I.B. Tabata, S.A. Jayiya e altri che, insieme al gruppo La Guma del C.P.S.A. e a militanti della N.L.L., nel marzo 1938 diedero vita al Fronte unito noneuropeo (N.E.U.F.) per una politica nonrazziale, antimperialista e noncollaborazionista. Nell'autunno del 1939 il N.E.U.F. tenne assemblee di massa contro le nuove leggi di segregazione e in favore della Cina e dell’Etiopia. Il dottor Y. Dadoo, dirigente “indiano” del C.P.S.A., nel settembre 1939 fu arrestato per dichiarazioni contro la guerra fatte dal N.E.U.F.. In seno a questa organizzazione anche Kies, Gool, Tabate, Jaffe, Jayiya e altri del N.E.F. denunciavano il nuovo conflitto mondiale come interimperialista. Essi condannavano la collaborazione del

C.P.S.A. con i nazionalisti sudafricani e con i nazisti, nonché il giornale razzista del C.P.S.A. “Ware Republikein”, per il loro voltafaccia dopo il Patto russotedesco del 1939.

Seconda guerra mondiale: Movimento di unità noneuropea

Dopo l’invasione tedesca della Russia (luglio 1941), il C.[...]

[...]nte un massiccio boicottaggio africano contro i “traditori dell’Africa”. Il C.P.S.A. continuò questa collaborazione razzista facendo eleggere altri “rappresentanti indigeni” bianchi: Bunting, Carneson e R. Alexander. Ciò durò fino al 1955, quando cioè si concluse l’esperimento di governo nazionalista che, dal 1948, aveva rimpiazzato il Partito Unito di Smuts.

Nel 1949 coloni e commercianti inglesi a Durban organizzarono un pogrom razzista antiindiano, mobilitando in questa operazione i bottegai africani del ghetto. Nel corso del pogrom si ebbero 442 morti e 1.067 feriti. All'indomani del massacro, Mkele per il N.E.U.M., il dottor Xuma per l'A.N.C. e Dadoo per il Congresso indiano si incontrarono per porre riparo al grave danno recato all’unità noneuropea da questi fatti. Nell’aprile 1950 il Corpo Organizzato Transkei (T.O.B.), favorevole al N.E.U.M., condannò le forze che avevano spezzato il boicottaggio.

Nel 1952, mentre era in svolgimento una nuova ondata di misure razziste repressive (legge sui matrimoni misti del 1949, legge del 1950 sulle “aree di gruppo”, leggi sulla repressione del comuniSmo e sulla registrazione della popolazione del 1950, leggi sulle autorità bantù e sull’educazione bantù del 1951) e si stava celebrando il terzo centenario dell'arrivo di J[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 66

Brano: [...]ra di liberazione, fu membro del direttivo comunista empolese e venne successivamente chiamato a Firenze, dove assolse incarichi sindacali e militari.

Dopo la Liberazione fu tra gli organizzatori della C.d.L. fiorentina. Fu sindaco di CapraiaLimite e, successivamente, ricoprì importanti incarichi nel movimento cooperativo provinciale e nazionale.

Nehru, Sri Jawaharlal

N. a Allahabad il 14.11.1889, m. a Nuova Delhi il 27.5.1964; statista indiano.

Suo padre Motilal (18611931), appartenente a famiglia di brahmani del Kashmir, avvocato e noto esponente del Congresso, faceva parte della classe dirigente dell’india (v.) anglicizzata ma nazionalista, il giovane Nehru, dopo aver iniziato i suoi studi in patria, li proseguì dal 1905 al 1910 in Gran Bretagna, ad Harrow e al Trinity College di Cambridge. Fu quindi fortemente influenzato dal mondo intellettuale inglese, acquisendone una formazione improntata sui valori della

scienza e della tecnica come fattori di progresso. Senza impegnarsi politicamente, fu attento allo svi* luppo del F[...]

[...]po nuovo che seppe legare concretamente l’azione nazionale per l’autodeterminazione con la crescita di nuovi soggetti in seno alla società indiana. Operò per il potenziamento delle leghe contadine e dei sindacati operai (nel 1929 presiedette il congresso delle Trade Unions) ma, pur consapevole della crescente influenza delle idee comuniste in Asia (soprattutto dopo un viaggio in Unione Sovietica, compiuto nel 1927), diffidò del Partito comunista indiano di fìoy e Chattopadhyay.

Presidente del Congresso nel 1929, l’anno seguente venne arrestato per aver promosso una nuova campagna di disobbedienza civile. Dal 1930 al 1935 fu ripetutamente condannato a pene detentive. Nel 1934, con il ritiro di Gandhi dalla politica attiva, Nehru diventò l’esponente di maggior prestigio del Congresso, che nel 1936 lo rielesse alla presidenza. Pur accettando la leadership di Gandhi, di cui riconosceva il carisma e condivideva gli obiettivi (anche se nel corso degli anni crescerà il dissenso sugli aspetti tattici da seguire nella lotta antinglese), Nehru era [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 434

Brano: [...]la guerra nucleare (Praga, 1983)

della pace, con una più accentuata pluralità e contradditorietà di organismi e posizioni, sì da essere difficilmente assimilabile a quello degli anni Cinquanta, quantunque ne riprenda le tematiche fondamentali, a cominciare dalla netta avversione contro ogni tipo di arma nucleare e contro qualsiasi ipotesi di guerra nucleare, generale o « limitata ». Presidente del Consiglio mondiale della pace è attualmente l’indiano Romesh Chandra, e presidenti onorari sono: il reverendo Ralph Abernathy (U.S.A.), Hortensia Bussi de Allende, vedova del presidente del Cile Salvador Allende; Gustà Fucikova (Cecoslovacchia); Dolores Ibarruri (Spagna); Gheorghi Nadjakov (Bulgaria); Martin Niemòller (R.F.T.); Anna Seghers (R.D.T.). Tra i vicepresidenti, l'ex presidente della Repubblica portoghese Francisco da Costa Gomes, il parlamentare laburista inglese James Lamond, il presidente della Z.A.P.U. Joshua Nkomo (Zimbabwe), Abdullah Hourani, membro del Comitato centrale dell’O.L.P.. Per l’Italia, vicepresidente è Amerigo T erenz[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 202

Brano: [...]a di Siria e Libano che s’aggiunsero a Transgiordania e Iraq, da poco emancipatisi) all'Asia meridionale (India, Pakistan e Ceylon, poi Sri Lanka) e a quella sudorientale (Birmania, Indonesia e successivamente Malaysia o Federazione della grande Malesia) .

La conferenza afroasiatica di Bandung (v.), alla quale parteciparono (1824.4.1955) i massimi esponenti di 24 paesi con dirigenti quali il cinese Chou Enlai, l’egiziano Gamal Abd elNasser, l’indiano Jawaharial Nehru e l'indonesiano Ahmed Sukarno, costituì un importante momento di raccordo e di bilancio dei successi fino a quel momento conseguiti dall'azione anticolonialistica, stimolando e sollecitando ulteriori iniziative future. Tale conferenza (la prima duna serie che tuttora continua) cercò di individuare anche quei principi di neutralismo positivo e di nonallineamento che avrebbero dovuto fare dei paesi decolonizzati un punto di riferimento mondiale per un ordine internazionale di pace e progresso economico, un ideale che avrebbe tuttavia incontrato enormi difficoltà, tanto da indur[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 242

Brano: [...]iuscirono a strappare il consenso alleato di marciare su Forlì. La Brigata, che in quel momento era di stanza a Meldola, partì la sera del 2 novembre e giunse senza eccessiva difficoltà alla periferia del capoluogo. Da qui informò i G.A.P. e le S.A.P. della città in vista deH'imminente attacco e restò in attesa delle necessarie munizioni che, in base a precisi accordi presi congli Alleati, dovevano arrivare attraverso la someggiata di un reparto indiano. Invece le munizioni non giunsero mai e i partigiani dovettero rientrare alla base.

La mattina del 9 novembre gli Alleati entrarono in Forlì che si trovava già in mano ai G.A.P.. Nei giorni 10 e 11 novembre l’8a Brigata, rifiutando l’ingiunzione alleata di sciogliersi a Meldola, ritornò liberamente armata alla propria base di Pieve Rivoschio, dove decise di propria volontà lo scioglimento delle formazioni.

L.Mar.M.Ba.

Romagnoli, Luciano

Paolino. N. a Campotto di Argenta (Ferrara) il 9.3.1924, m. a Roma il 19.2.1966; studente e funzionario di partito.

La terra ferrarese, che ave[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine indiano, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---comunista <---Partito comunista <---comunisti <---indiana <---indiani <---Bibliografia <---Storia <---imperialismo <---nazionalisti <---Partito del Congresso <---antifascista <---fascista <---italiani <---italiano <---laburista <---socialista <---socialisti <---Agraria <---U.R.S.S. <---U.S.A. <---antimperialista <---colonialisti <---fascismo <---nazionalismo <---nazionalista <---fasciste <---imperialista <---razzista <---riformista <---socialismo <---Diritto <---La lotta <---capitalismo <---fascisti <---indiane <---indipendentista <---italiana <---laburisti <---nazifascisti <---nazista <---nazisti <---A.N.C. <---A.P.O. <---Ahmed Sukarno <---Antonio Gramsci <---C.P.S.A. <---Comitato centrale <---Dialettica <---Editori Riuniti <---Fronte Popolare <---Gran Bretagna <---Il N <---Il Partito comunista <---Irwin-Gandhi <---Jawaharlal Nehru <---La guerra <---La prima <---Lega Awami <---N.A.P. <---N.A.T.O. <---N.E.U.M. <---O.N.U. <---P.S.I. <---S.A.P. <---San Francisco <---capitalista <---collaborazionista <---collaborazionisti <---colonialismo <---indonesiano <---induismo <---induista <---italiane <---lista <---liste <---marxismo <---marxista <---neutralista <---progressista <---razzismo <---schiavista <---A Bassano del Grappa <---A.A. <---A.A.C. <---Abdul Hamid Khan <---Abha Gandhi <---Adelmo Corbari <---Adelmo Gambi <---Al M <---Al M S <---Al V <---Alberto Malatesta <---Alleanza nazionale <---Almanacco Socialista <---Alì Bhutto <---Amerigo T <---Anna Seghers <---Annibaie Biason di Mussolente <---Armando Plebe <---Avanguardia nazionale <---B.B.C. <---B.M. <---Boudi Outorno <---Brest-Litovsk <---Brigata Giacomo Matteotti <---Brigate di Oltremare <---British Gazette <---C.A.D. <---C.E.N. <---C.G. <---C.P.S. <---C.V.L. <---Camera dei Lord <---Camera dei Pari <---Campo Solagna <---Campo di Croce <---Campotto di Argenta <---Canale di Mozambico <---Cancelleria del Fùhrer <---Capitaiist Enterprise <---Capo Orientale <---Capo W <---Capo W P <---Capo W P Schreiner <---Capo-Xhosa <---Capraia-Limite <---Carta Atlantica <---Cavaso del Tomba <---Centro-Nord <---Chamberlain a Roma <---Charles Bette Iheim <---Cile Salvador Allende <---Cipays in India <---Civitella di Romagna <---Clement Richard Attlee <---Clinton Knox <---College di Fort Hare <---Colonnello Valerio <---Comitato italiano <---Compagnia S <---Compagnia S A P <---Conferenza del Lavoro <---Conferenza di Bandung <---Conferenza di Ginevra <---Congresso degli Stati Uniti <---Congresso di Surate <---Corpo Organizzato Transkei <---Crespano del Grappa <---Crespano su Campo <---Damiano Lo Greco di Piana degli Albanesi <---De Beers <---Diar Munsif <---Dien Bien Phu <---Diplomatica <---Discipline <---Discipline umanistiche <---Dolores Ibar <---E.C.P. <---E.P.L.J. <---Economie Consequences <---Editori Riuniti Roma <---Edoardo VI <---Edward Frederick Lindley Wood <---Energie Nuove <---Enrica Corbari <---Enrico Martini Mauri <---Enterprise in India <---Erich Raeder <---Etas Libri <---Etica 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Unite <---Volontari nazionali <---W.H. <---Wehrmacht a Karlshorst <---Winston Léonard Spencer Churchill <---Z.A.P.U. <---Zulfikar Alì Bhutto <---allarmismo <---antibelliciste <---anticomunismo <---antifascismo <---antifascisti <---antihitleriana <---antimperialismo <---antimperialisti <---antinflazionisti <---appropriano <---astigiana <---autonomista <---bellicismo <---buddhista <---capitalisti <---cialisti <---colonialista <---comuniste <---conformismo <---cristiana <---cristiano <---d'Inghilterra <---danubiana <---dell'Asia <---dell'Esercito <---dell'Est <---dell'Inghilterra <---dell'Italia <---dell'Unione <---dinamismo <---dinista <---draconiane <---economista <---economisti <---egiziano <---eurocomunismo <---fanatismo <---franchisti <---gandhiane <---gandhiano <---haitiano <---idealismo <---ideologia <---ideologico <---imperialisti <---indipendentiste <---interclassista <---interimperialista <---laburismo <---laiano <---latifondista <---leninismo <---maoiste <---marchigiana <---marxiste <---militarismo <---nazifascismo <---nazionaliste <---nazismo <---nell'Africa <---nell'Europa <---neocolonialismo <---neofascista <---neofasciste <---neutralismo <---noncollaborazionista <---operaismo <---ostruzionismo <---pacifista <---pacifiste <---panafricanismo <---panindiana <---panindiano <---paracadutista <---particolarismi <---particolarismo <---progressisti <---protezionismo <---pseudosocialista <---razziste <---razzisti <---salveminiani <---secessionisti <---segregazioniste <---separatismo <---settarismo <---siano <---sindacalista <---socialiste <---squadristi <---sull'Arno <---sull'Indocina <---sull'Oceano <---tolstoiano <---zarismo <---zarista <---zariste



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