Brano: [...]ralmente gli effetti del fenomeno erano inegualmente distribuiti tra la città e la campagna, come pure fra le varie classi sociali.

Un’inchiesta predisposta dalle autorità fasciste nel 1942 rivelò che, mentre l’alimentazione delle famiglie contadine non registrava sensibili contrazioni rispetto ai livelli prebellici (peraltro notevolmente bassi), un’altissima percentuale della restante popopolazione disponeva di ■ un vitto inferiore al limite fisiologico »: « Le persone a reddito fisso sono in condizioni particolarmente disagiate. La maggioranza degli impiegati che vivono del loro stipendio soffre la fame [...]. Nelle città le famiglie che non ricorrono alla borsa nera rappresentano un’eccezione ».

Come media nazionale, facendo uguale a 100 le spese per l’alimentazione sostenute nel 1939, nel 1942 l’aumento era nell’ordine del 120%, ma superava il 400% se vi si includevano gli acquisti fatti al mercato nero. Quanto il fenomeno incidesse sul proletariato e sulle classi medie, Io si può dedurre dal fatto che all'inizio del 1943, come segnala[...]

Brano: [...]bombardamenti angloamericani, la distruzione delle città e delle opere pubbliche, le molte migliaia di civili morti o feriti terrorizzavano la popolazione già costretta a subire i più gravi sacrifici per la mancanza di acqua e di energia elettrica, per lo sfollamento e la deficienza dei trasporti pubblici. Il razionamento dei generi alimentari (quando non mancavano del tutto) assicurava a mala pena un terzo delle calorie necessarie al fabbisogno fisiologico della popolazione, mentre il blocco dei salari e degli stipendi, cui si aggiungeva il continuo aumento dei prezzi, non consentiva ai lavoratori di ricorrere al mercato nero. Nonostante questa situazione disperata i gerarchi fascisti reprimevano nelle masse qualsiasi espressione di protesta o di desiderio di porre termine alla guerra, ai disagi e alla fame.

« La guerra dicevano le autorità fasciste deve continuare, costi quel che costi! » E Benito Mussolini proclamava: « Non vi sono alternative. Occorre rimanere fino all’ultimo nel combattimento! ».

Un contrasto insanabile si era quindi[...]

Brano: [...]onalecorporativo, avviato dapprima sotto la guida del personale politico di origine nazionalista e poi, con la mediazione di Giuseppe Bottai (v.), sostanzialmente dislocato su posizioni di centrodestra, revisioniste e illuminate, scarterà infatti ogni tentativo e pronunciamento tendenzialmente di sinistra e salverà tutte le esigenze rappresentative e di poteré dell'oligarchia tradizionale, solo in parte e spontaneamente rinnovata per un processo fisiologico di crescita sociale. Così sarà condannata la versione della « corporazione proprietaria » e continuerà a vivere il vecchio Senato regio, corrispondendo in questo alle inclinazioni di fondo delle forze dominanti deH’economia capitalistica rafforzate dal supporto dello Stato, sanzionato con la creazione dell'istituto per la ricostruzione industriale (v.), dal programma di potenziamento delle forze armate e di espansione mediterranea e coloniale adottato dopo l’impresa etiopica.*

La parabola dello sviluppo del fascismo troverà quindi nel 1939 una tappa tardiva e formale, peraltro burocratica [...]