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ANTEPRIMA MULTIMEDIALI

Il segmento testuale egiziane è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 122Entità Multimediali , di cui in selezione 10 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 116

Brano: [...]te egiziano Nasser chiese il ritiro delle truppe dell’O.N.U. dalla frontiera tra Egitto e Israele e, nello stesso tempo, ordinò il blocco del golfo di Akaba, unica via di accesso israeliano all’Oceano Indiano. Il 30 maggio venne concluso al Cairo un Patto di mutua difesa tra la Repubblica Araba Unita e la Giordania. L’1 giugno Israele rispose nominando al Ministero della difesa Moshe Dayan, già comandante dell’esercito. Il 5 giugno, forze armate egiziane e giordane attaccarono da due parti lo Stato di Israele.

Al terzo giorno di combattimento gli israeliani, la cui prontissima iniziativa militare dimostrò che si erano seriamente preparati a quel conflitto, avevano distrutto l’intera aviazione egiziana e inoltre conquistato Gaza, la penisola del Sinai e la fortezza di SharmelSheikh all’ingresso del golfo di Akaba. Sul fronte giordano avevano preso l’intera Cisgiordania con la città di Gerusalemme, mentre sul fronte siriano avevano conquistato le colline intorno all’Alta Galilea. Il 10 giugno Israele e Siria dovettero accettare il « cessate [...]

[...]27.10.1973)

La quarta guerra araboisraeliana fu scatenata concordemente dall’Egitto e dalla Siria il 6.10.1973, in coincidenza con il Capodanno ebraico (Yom Kippur). Colto completamente di sorpresa, Israele subì inizialmente pesanti rovesci sui due fronti del Sinai e del Golan. Tuttavia nel Sinai l’Egitto non spinse il suo attacco a fondo e ciò permise agli israeliani di frenare l’avanzata siriana sul Golan, per impegnarsi poi contro le forze egiziane. Nonostante un « cessate il fuoco » ordinato dall’O.N.U. il 22 ottobre, Israele continuò ad avanzare nel Sinai, intrappolando nel deserto la III Armata egiziana. Il 27 ottobre un accordo tra U.S.A. e U.R.S.S., protettori rispettivamente di Israele e dei paesi arabi, portò infine a una cessazione dei combattimenti sulle posizioni raggiunte dai due eserciti.

La guerra del Kippur, seppellendo il mito della invincibile forza militare di Israele e dimostrando la capacità di combattere degli arabi, si risolse in una vittoria morale per questi ultimi. La politica del petrolio messa poi in atto da[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 549

Brano: [...]ro politica di “guerra fredda”, continuavano a non capire che, per le masse arabe, neutralismo non significava tanto propensione verso il comuniSmo, quanto volontà di opporsi aN’imperialismo delle potenze occidentali. La politica del nuovo presidente americano Eisenhower contribuì ad allargare il fossato, facendo crescere nell’area la tensione bellica, tanto che a un certo momento il governo siriano decretò la mobilitazione: il 17.10.1957 truppe egiziane sbarcarono a Latakia in appoggio al governo siriano e l’U.R.S.S. inviò due navi da guerra a protezione della costa: la politica americana aveva di fatto permesso all’U.R.S.S. e all’Egitto di porsi come protettori della Siria di fronte agli attacchi dell’Occidente.

La Repubblica Araba Unita

Dalla fine del 1957 l’influenza sovietica in Siria crebbe, rafforzando il Partito comunista siriano, ma all’interno del paese gran parte della borghesia era tutt'altro che favorevole a tale situazione e lo stesso partito Ba’th preferiva affidarsi piuttosto al regime nasseriano. Cominciò in tal modo a [...]

[...]stato la monarchia e dove il Partito comunista stava conquistando, con il favore delle masse, un notevole peso politico, tutto ciò grazie all’appoggio sovietico. Questo rivolgimento iracheno offriva ai siriani un'alternativa concreta, per cui i rapporti degli egiziani con il Ba’th e con la borghesia siriana si deteriorarono rapidamente. A ciò si aggiunse una pesante situazione economica, inasprita dalla concorrenza dei capitali e delle industrie egiziane nonché dal fallimento della riforma agraria.

II 28.9.1961 la situazione sfociò in un nuovo colpo di stato militare che staccò la Siria dall’Egitto. Il 15 novembre dello stesso anno fu promulgata una costituzione provvisoria e l’1 dicembre vennero indette nuove elezioni: il Ba’th ottenne soltanto 24 seggi su 165 e Nazim Al Qudsi fu eletto presidente. La guida del paese fu assunta da un governo di restaurazione che abolì la nazionalizzazioni imposte dalla R.A.U., corresse drasticamente la riforma agraria e ricercò l’alleanza irakena. Ma, di fronte a questa involuzione, i giovani ufficiali de[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 729

Brano: [...]onavali francesi, contro il territorio egiziano del Sinai, cui fece seguito un'avanzata israeliana verso il Canale di Suez. Il 30 ottobre i governi di Londra e di Parigi, alleati con Israele (v.), attribuendosi un pretestuoso ruolo di “mediazione” fra le parti intimarono un ultimatum per l’interruzione dei combattimenti entro

24 ore, che gli egiziani naturalmente respinsero. L’indomani, inglesi e francesi attaccarono direttamente le posizioni egiziane con pesanti bombardamenti, lanci di paracadutisti e sbarchi a Porto Said (conquistando la città il 5 novembre), mentre da parte loro gli israeliani proseguivano l’attacco occupando la striscia di Gaza e Sharm el Sheik. Il presidente egiziano Nasser, di contro, ordinò la ritirata delle proprie truppe dal Sinai e bloccò il Canale.

A questo punto, l’ingiunzione del* l’O.N.U. di cessare il fuoco, il rifiuto degli Stati Uniti di sostenere il brigantesco attacco anglofrancese, e infine la minaccia sovietica di intervenire militarmente in appoggio del Cairo imposero (7 novembre) l’arresto degli s[...]

[...]lle proprie truppe dal Sinai e bloccò il Canale.

A questo punto, l’ingiunzione del* l’O.N.U. di cessare il fuoco, il rifiuto degli Stati Uniti di sostenere il brigantesco attacco anglofrancese, e infine la minaccia sovietica di intervenire militarmente in appoggio del Cairo imposero (7 novembre) l’arresto degli scontri. Una settimana più tardi giunsero i contingenti O.N.U. a separare con un corridoio di sicurezza le forze israeliane da quelle egiziane.

Nel dicembre le truppe anglofrancesi furono ritirate dalla zona e, nel marzo 1957, anche quelle israeliane dovettero andarsene dal territorio egiziano che avevano occupato nella fase iniziale dello scontro.

Le cause del conflitto

Per quanto poco fondate sul piano di una seria ricostruzione dei fatti, le ragioni che spinsero il governo francese guidato dal socialdemocratico Guy Mollet (v.) a intervenire contro la Repubblica egiziana vanno ricercate nella convinzione che questa prestasse un sostegno massiccio e decisivo agli insorti algerini e che il regime di Nasser costituisse, con [...]



da [Aida / Giuseppe Verdi], p. 2Copertina (Disco vinile

Brano: [...]lamori, escono dal tempio Ramfis, Amneris, guardie o sacerdoti. Amonasro si slancia per uccidere Amneris, ma viene impedito da Radamès, che però favorisce la fuga di lui e di Aida, mentre si consegna prigioniero a Ramfis (“Sacerdote. io resto a te...**).

ATTO QUARTO. SCENA 1

Una sala nel palazzo del re. Alla sinistra una gran porta che conduce alla sala sotterranea dello sentenze. Sulla soglia è Amneris. La rivale Aida non è caduta in mani egiziane e Redimii sembra ora alla donna innamorata più una vittima che un colpevole (“L abbonita rivale a me sf uggia...’’). Vorrebbe salvarlo, lo fa condurre in sua presenza, gii garantisce che implorerà la grazia dal re se lui. Radamés, le concederà fl suo amore (“Già i sacerdoti adunansi...”). Ma 3 giovane, che crede Aida morta, non desidera che di morire a sua volta e non cede alle consi derazioni della principessa, neppure quando la stessa gli rivela che Aida è ancora viva, in luogo ignoto, e che soltanto fl padre è caduto in battaglia. Riportato nel sotterraneo, interrogato

dai sacerdoti e i[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 192

Brano: [...]sinistra, tra cui i comunisti, divisi però in vari partiti e con un’influenza limitata a gruppi dj operai e a ristretti ambienti intellettuali.

Il sentimento antinglese esplose violento nel 1946, dando luogo a manifestazioni popolari di carattere insurrezionale soprattutto al Cairo e ad Alessandria. La ribellione attinse vigore dalla costituzione dello Stato di Israele (v.), inevitabilmente destinata ad esasperare le posizioni nazionalistiche egiziane. Il movimento popolare costrinse re Faruk a dichiarare guerra a Israele (1948). La sconfitta egiziana che ne seguì rivelò il grado di degenerazione cui era giunta la monarchia (implicata, tra l’altro, in uno scandaloso traffico di armi) e, per contro, la profondità del processo rivoluzionario in atto. Dal 1949 al 1951 l’Egitto fu scosso da ininterrotte lotte interne, con improvvise jacqueries nelle campagne e violenti scontri armati. Quando gli inglesi imposero al governo di Mustafà Nahas pascià (18761960) l’annullamento del trattato del 1936, si scatenò (19.1.1952) una vera e propria battagl[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 361

Brano: [...]tentò anche qualche passo verso una « liberalizzazione » delloccupazione: venne nominato in Libia una specie di parlamento locale e si cercò di stabilire un compromesso con taluni capi arabi. Al momento, quei timidi passi apparvero molto avanzati, soprattutto se confrontati all’oppressione inglese in Egitto e ai metodi dei francesi in Tunisia e in Marocco. Avvenne perfino che nel corso di qualche manifestazione popolare araba, nelle grandi città egiziane, il tricolore italiano venisse sventolato come simbolo di libertà. Ma si trattò di un breve momento: ben presto l’Italia fascista tornò a usare la maniera forte nei confronti delle popolazioni libiche.

La riconquista fascista

Tra i suoi più urgenti compiti il fascismo si pose quello del « recupero dei territori perduti », attraverso una « pacificazione » che sarebbe stata in pratica una vera e propria guerra di sterminio.

Dagli stessi bollettini di guerra fascisti e dalla stampa dell’epoca (soprattutto francese e inglese) risultano l’ampiezza e la ferocia della repressione fascista d[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 495

Brano: [...]speranza che quegli efficaci aerei da caccia potessero tener lontani i bombardieri italotedeschi, il

20 marzo salpò da Alessandria un convoglio formato da 4 bastimenti da carico e da una scorta di 19 navi da guerra di medio e piccolo tonnellaggio, alle quali se ne aggiunsero poi altre due uscite da Malta. Protetto dall'artiglieria delle navi da guerra e dai « Beaufighter » (aeroplani da caccia a grande raggio d'azione che partivano dalle basi egiziane e libiche), il convoglio britannico, vanamente attaccato dall'aviazione italotedesca, arrivò senza danni fin nelle acque del golfo della Sirte. Contro di esso il Comando italiano lanciò allora la corazzata « Littorio » e 3 incrociatori. Ma il convoglio si difese con cortine di fumo e, sfuggendo alla minaccia italiana, 2 piroscafi da ca

rico riuscirono a raggiungere Malta, mentre altri 2 furono affondati dagli aerei italiani a poche miglia dalla costa.

L'entusiasmo dei maltesi per l'arrivo dei due bastimenti durò poco. Kesselring scatenò infatti contro Malta 326 fra bombardieri e aeropla[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 26

Brano: [...]sprudenza, per poi intraprendere la carriera militare.

Adolescenza

Ancora adolescente si impegnò nell’attività politica. Il paese era allora percorso da forti tensioni politiche e culturali, e Nasser, come la maggior parte dei giovani studenti, vi partecipò formandosi alla scuola del rigoroso nazionalismo di \Mustatà Kamel, ispiratore del partito Al Watami che, alla fine del secolo XIX, aveva profondamente segnato le prime febbri nazionali egiziane.

A quel tempo, tuttavia, Nasser non aveva ancora orientamenti politici precisi. Nella più utile biografia di cui si disponga (Georges Vaucher, « Gamal Addei Nasser et son équipe», Julliard, Parigi), Abedelaziz elChurbaghi ricorda che « Gamal non

aveva ancora delle concezioni precise e un suo programma politico [...]; andava di qua e di là fra i vari partiti politici, nella speranza di trovarne uno che rispondesse alle sue aspirazioni nazionali ». In realtà « il partito ideale, capace di possedere tutti gli elementi necessari alla realizzazione delle aspirazioni nazionali, non esisteva »[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 28

Brano: [...]di pensiero organico e coerente. Fu più l'enorme lavoro concreto compiuto in una decisa emancipazione dell’Egitto da ogni forma di dominazione coloniale e neocoloniale, che una ideologia capace di organizzare grandi masse come una stabile forza politica. La concretezza delle conquiste realizzate, i connotati pratici conferiti al risveglio nazionale, le tangibili tappe conseguite nella lotta contro l’imperialismo, l’ingresso provocato delle masse egiziane nella storia del proprio paese, bastano del resto a dare risultato alla grandezza di Nasser, come protagonista decisivo di un lungo tratto di storia egiziana e araba.

R. Le.

Natali, Ada

N. il 5.3.1898 a Massafermana (Ascoli Piceno) ; insegnante elementare.

Definita dalla polizia fascista come « sovversiva comunista pericolosa » e sottoposta a vigilanza sotto il regime fascista, fu confinata a insegnare a Roccafluvione e in altre piccole frazioni del Maceratese, dove rimase per 17 anni. Durante questo periodo completò i propri studi, laureandosi in giurisprudenza aH’Università di M[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 727

Brano: [...]taggi dal comune sfruttamento della colonia. Nel 1920 l’Egitto proclamò quindi la propria sovranità sul Sudan e la indivisibilità dei due paesi. Il conflitto relativo alla colonia si inasprì dal 1922, dopo il riconoscimento formale dell’indipendenza dell’Egitto e a partire dal 1924 il Sudan divenne teatro di agitazioni popolari dirette dagli egiziani ivi residenti. Alla fine il governo laburista britannico impose l'evacuazione di tutte le truppe egiziane dal paese, trasformando il Sudan in una esclusiva colonia britannica.

L’indipendenza

Durante la Seconda guerra mondiale il Sudan svolse un ruolo particolarmente utile per la Gran Bretagna, sia perché si trovava al centro del grande sistema imperiale britannico dall'india al Mediterraneo sia perché assicurò cotone e altri prodotti destinati al rifornimento delle forze armate. Soldati sudanesi furono inoltre mobilitati contro le truppe italiane in Africa Orientale e nel Nordafrica. Khartum divenne un’importante base militare ed aerea, mentre nel paese cominciarono a svilupparsi le prime i[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine egiziane, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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