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Il segmento testuale costituzionalisti è stato estratto automaticamente da un complesso algoritmo di KosmosDOC di tipo "autogeno", ossia sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 40Entità Multimediali, di cui in selezione 6 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 676

Brano: [...]me corrotto di Santa Ana fu spazzato via da un’insurrezione popolare guidata dal meticcio Juan Alvarez che, nel 1857, diede al Messico una costituzione liberale e laica (Pian de Ayutla). Contro il nuovo regime democraticoborghese si coalizzarono i conservatori appoggiati dall'alto clero ma, dopo quattro anni di guerra civile, la controrivoluzione capeggiata dal generale Miramón (autoproclamatosi presidente a Città del Messico) fu sconfitta dai « costituzionalisti ».

Le forze democraticoborghesi erano guidate da Benito Juàrez (180672), un avvocato di origine india già eletto dai « costituzionalisti » a presidente della Corte suprema. Nel 1861 Juàrez attuò in Messico la separazione tra Stato e Chiesa, decretando lo scioglimento degli ordini religiosi e l’espropriazioné dei vasti beni ecclesiastici (ma quest’ultima misura, anziché tradursi in un beneficio per i contadini poveri, favorì in realtà la nascita di nuovi latifondi).

La riscossa del clero e dei reazionari messicani fu favorita dalle ambizioni dinastiche dell’imperatore dei Francesi Luigi Bonaparte che aveva sposato la spagnola Eugenia di Montijo. Nel 1861 la Francia, l’Inghilterra e la Spagna attuarono così di comune accordo [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 44

Brano: [...]e al pontefice, all’esercito e alla Chiesa cattolica; cioè a persone e a istituti che, di fatto, sino a quel momento avevano acconsentito al fascismo, aderendovi

0 accettandolo passivamente.

« Lo stesso titolo del giornale — scrisse successivamente Mario Vinciguerra — faceva comprendere molto bene che noi eravamo fuori dai partiti estremi, cioè fuori dai partiti, diciamo così, imperialisti, come dai partiti di estrema sinistra. Eravamo dei costituzionalisti e, come tali, non potevamo parlare di repubblica; non potevamo parlare di ciò che non fosse già qualche cosa di concreto nella vita politica italiana ». Il primo numero, datato 1.7.1930, enunciava

1 propositi dell’A.N. nei seguenti termini: « Guai a lasciare ai sovversivi il monopolio della lotta contro il fascismo! Non solo si rischia che al momento della inevitabile crisi non vi siano di pronti che loro, ma si finisce col lasciare identificare, nell'opinione pubblica, antifascismo con comuniSmo, col risultato che chiunque ha interessi da difendere preferirà, in ultima analisi, rassegnars[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 634

Brano: [...]do Rocco, incaricato dell’estensione della legge relativa, presentò al governo il disegno di legge. L’8 dicembre, neM’ultima seduta della XXVII legislatura, questo passò alle Camere che lo approvarono. La relativa legge (9.12.1928 n. 2693, « Ordinamento e attribuzioni del Gran Consiglio del fascismo ») fu infine pubblicata nel n. 287 della Gazzetta Ufficiale (11.12.1928).

Il provvedimento legislativo si era reso necessario per le critiche dei costituzionalisti, allarmati di fronte a un organismo di partito tanto importante nella vita del paese e tuttavia privo di qualsiasi sanzione ufficiale. Del resto lo stesso Musso

lini voleva un organo « legale », al disopra delle Camere, per meglio controllare la situazione del paese. La legge stabilì che le riunioni del Gran Consiglio fossero segrete, dando così all'organo fascista un’autorità incontrollabile e facendolo pesare sulla vita del paese come una vera spada di Damocle.

La legge si componeva di 15 articoli:

Art. 1 — Il Gran Consiglio del Fascismo è l’organo supremo, che coordina e integra t[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 679

Brano: [...]logorò le basi popolari della guerriglia di Zapata e distrusse il potenziale rivoluzionario espressosi più sull’onda di un profondo sentimento di giustizia agraria che su una precisa ideologia rivoluzionaria.

La rivoluzione iniziata nel 1910 si concluse così nel 1916. Ma per altri tre anni Zapata avrebbe resistito ancora nel Sud. Solo il suo assassinio lo avrebbe domato.

La costituzione del 1917

Conclusasi nel 1916 con la vittoria dei « costituzionalisti » guidati da Carranza la guerra civile che da sei anni insanguinava il paese, rimaneva ancora nel territorio messicano la spedizione militare statunitense, entrata nel paese per occupare il porto di Veracruz e per « punire » le forze di Pancho Villa dopo l’uccisione di alcuni cittadini americani. La presenza militare degli Stati Uniti, anziché influire in senso moderato sui delegati della Assemblea costituente convocata a Querétaro, ne rafforzò le richieste in senso patriottico e rivoluzionario. In quel clima fu così approvata la Costituzione del 1917 che, sancendo molte aspirazioni popolari,[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 16

Brano: [...]anche se capolista), raccolse meno della metà dei voti validi, conquistando soltanto 4 collegi cittadini (San Ferdinando, San Carlo all’Arena, Chiaia e San Giuseppe). Tutti gli altri collegi andarono agli amendoliani, salvo quelli di Vicaria e Mercato presi dai socialisti, e quelli di Pandino vinti dai popolari. Senonché il meccanismo della leggetruffa Acerbo (v.) determinò l’elezione di tutti i candidati del Listone. All’opposizione rimasero: i costituzionalisti Amendola, Bracco, Presutti e Bencivenga; i socialisti Lucci e Bovio; i popolari Rodino e Bosco Lucarelli; il comunista Gino Alfani.

In risposta allo squadrismo, il 20.5.1924 sorse a Napoli l’Unione Meridionale che intendeva raccogliere le forze dell’opposizione costituzionale. L’iniziativa fu presa da oltre cento personalità napoletane della politica e della cultura, fra cui Giovanni Amendola, Arangio Ruiz, Ingrosso, il giornalista Floriano del « Secolo » ed Emilio Scaglione. Dopo il delitto Matteotti, si costituì un Comitato napoletano delle opposizioni, comprendente l’Unione Meridionale,[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 218

Brano: [...]ioni studentesche, erano così frequenti e diffuse da renderne impossibile l’enumerazione.

Nel 19011902 nacque in Russia il Partito socialista rivoluzionario (idealmente riallacciatosi al programma e all’attività della vecchia organizzazione terroristica Narodnaja Volja), il quale dispiegò subito una forte attività anche di carattere terroristico. Fra il 1903 e il 1904 sorsero inoltre due organizzazioni politiche borghesi: VUnione dei zemcy

costituzionalisti e VUnione di liberazione che, successivamente, costituiranno il centro del Partito costituzionale democratico, chiamato più brevemente “cadetto” per le iniziali “C” e “D”).

Nelle intenzioni e speranze della Corte, la guerra contro il Giappone avrebbe dovuto anzitutto liquidare le opposizioni interne grazie alla mobilitazione generale; e nello stesso tempo rafforzare il prestigio del

lo zar attraverso quella che si riteneva una facile e sicura vittoria militare. Invece le clamorose sconfitte militari subite dalle forze zariste finirono per precipitare il paese nella rivoluzione.

La ri[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine costituzionalisti, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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