Brano: [...]oi uomini a un contrattacco nemico.
Giustarini, Alessandro
N. a Volterra (Pisa) il 24.2.1903; colono. Militante comunista, nel 1930 venne condannato dal Tribunale speciale a 4 anni di reclusione che trascorse nel carcere di Civitavecchia.
Dopo I'8.9.1943 ha preso parte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza pistoiese.
Giustarini, Mario
N. a Volterra (Pisa) il 24.11.1904. Militante nella Federazione giovani
le socialista dal 1920 e nel Partito comunista dàlia fondazione (1921), fu attivo antifascista nel periodo della dittatura.
Dopo I'8.9.1943 è stato tra gli organizzatori della Resistenza armata nella sua provincia, rappresentando il P.C.I. nel C.L.N. di Volterra.
Dopo la Liberazione divenne sindaco di Volterra, confermato nelle elezioni del 1951. Nel 1953 fu eletto senatore.
Giusti, Lorenzo
N. a Bologna nel 1890, ivi m. il 19.
1.1962; capostazione delle Ferrovie. Iscritto al Partito socialista, nel primo dopoguerra diresse gli scioperi dei ferrovieri. Con l’avvento del fascismo al potere, fu[...]
[...]ndazione (1921), fu attivo antifascista nel periodo della dittatura.
Dopo I'8.9.1943 è stato tra gli organizzatori della Resistenza armata nella sua provincia, rappresentando il P.C.I. nel C.L.N. di Volterra.
Dopo la Liberazione divenne sindaco di Volterra, confermato nelle elezioni del 1951. Nel 1953 fu eletto senatore.
Giusti, Lorenzo
N. a Bologna nel 1890, ivi m. il 19.
1.1962; capostazione delle Ferrovie. Iscritto al Partito socialista, nel primo dopoguerra diresse gli scioperi dei ferrovieri. Con l’avvento del fascismo al potere, fu licenziato e perseguitato, ma non mancarono da parte dei fascisti (che conoscevano le sue capacità di sindacalista) proposte e lusinghe perché entrasse nelle « corporazioni ».
Fu infine costretto a emigrare in Francia. Allo scoppio della guerra civile in Spagna, accorse tra i primi a combattere e nell'agosto 1936 già si trovava sul fronte di Huesca, con la Colonna Ascaso (v.).
Al termine della guerra di Spagna ritornò in Francia e, con altri combattenti delle Brigate Internazionali, fu in[...]
[...] fronte di Huesca, con la Colonna Ascaso (v.).
Al termine della guerra di Spagna ritornò in Francia e, con altri combattenti delle Brigate Internazionali, fu internato. Fatto prigioniero dai tedeschi a Dunkerque, rimase per lungo tempo in carcere.
Al momento della Liberazione ritornò in Italia. Fu eletto presidente della Cooperativa ferrovieri di Bologna, membro del Consiglio generale del sindacato dei ferrovieri, consigliere e assessore socialista al Comune di Bologna.
Giustizia, La
Giornale socialista fondato il 29.1. 1886 a Reggio Emilia da Camil
lo Prampolini (v.). Originariamente settimanale (in testata portava il sottotitolo « Difesa degli sfruttati. Organo della Lega Socialista »; e, dal 1899, « Organo settimanale dei socialisti emiliani»), fu trasformato poi in quotidiano e, sotto questa forma, continuò le pubblicazioni fino al 1925.
Nei primi 15 anni della sua esistenza « La Giustizia » svolse un notevole ruolo nella storia del movimento operaio italiano, al di là dei confini locali, contribuendo tra l'altro alla fondazione del P.S.I. (1892). Ispirato aH’umanesimo sociale prampoliniano, il giornale contribuì validamente alla diffusione del socialismo in Emilia, per quan
to sulle basi riformiste proprie del grande « apostolo » socialista.
Tipica la manchet[...]
[...] continuò le pubblicazioni fino al 1925.
Nei primi 15 anni della sua esistenza « La Giustizia » svolse un notevole ruolo nella storia del movimento operaio italiano, al di là dei confini locali, contribuendo tra l'altro alla fondazione del P.S.I. (1892). Ispirato aH’umanesimo sociale prampoliniano, il giornale contribuì validamente alla diffusione del socialismo in Emilia, per quan
to sulle basi riformiste proprie del grande « apostolo » socialista.
Tipica la manchette sotto il titolo, che ripeteva una frase di Prampolini: « La miseria non nasce dalla malvagità dei capitalisti, ma dalla cattiva organizzazione della società, dalla proprietà privata; perciò noi predichiamo non l’odio di classe dei ricchi, ma le urgenti necessità di una riforma sociale che a base del l’umano consorzio ponga la proprietà collettiva ».
Il quotidiano
Con il numero dell*1.1.1904 « La Giustizia,» divenne quotidiano, organo di un movimento che, penetrato ormai nella società civile, si trovava alla testa di numerose amministrazioni comunali, specie in Em[...]
[...]aglie di quegli anni. La lotta fra neutralisti e interventisti, alla vigilia della prima guerra mondiale, trovò « La Giustizia » risolutamente contro l’intervento. Quando l’aggressività guerrafondaia, protetta dalla polizia, fece a Reggio alcune vittime, il giornale rispose con indignazione, ma certo senza invito alla violenza, col linguaggio « civile e mite » cui Prampolini teneva al massimo.
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Cartolina di propaganda su cialista raffigurante un numero del settimanale « La Giustizia ». Il disegno al centro rappresenta un comizio di Camillo Prampolini (1902)