Brano: [...]to quasi esclusivamente da borghesi che sfruttavano senza il minimo scrupolo la mano d’opera salariata e piazzavano direttamente la loro produzione sul mercato.

In provincia di Foggi^, meno che nel Subappennino, non esisteva ancora in quell’epoca uno strato di coltivatori diretti, sicché bracciantato e proprietari si fronteggiavano e dai proprietari dipendeva economicamente ogni altro strato sociale. Mancando nelle campagne, fra le due classi antagoniste, strati « mediatori », più aspro diveniva lo scontro e più radicali si facevano le ideologie.

Nel 1902, a Candela, gli agrari aprirono il fuoco contro un corteo di braccianti uccidendone 5. Nel 1905 altri 5 braccianti caddero a Cerignola trucidati dalla forza pubblica. Nel 1907, in scontri con la polizia, caddero a Sansevero il bracciante Patissi e a Torremaggiore Filomena Rubino. Dal 1900 al 1915 fu tutto un susseguirsi di eccidi (v.), scioperi, scontri armati e arresti di lavoratori. Da questa matrice storica e di classe sarebbero uscite grandi figure del movimento operaio, da Giuseppe D[...]

Brano: [...]la pastorizia, la Barbagia è passata ingiustamente alle cronache soprattutto per i suoi fuorilegge e per il banditismo che in certi periodi ha trovato terreno favorevole nelle impervie boscaglie del vicino Supramonte.

Cenni storici

In realtà la popolazione barbaricina ha sempre opposto fiera resistenza, fin dal tempo del Romani, alle dominazioni provenienti dall'esterno, opponendo a queste le proprie norme morali e di comportamento sociale antagoniste a quelle dello Stato, spesso sconfinanti nella illegalità individuale per le condizioni di miseria e di abbandono in cui veniva lasciata dalle autorità centrali.

Un ampio movimento di rivolta si sviluppò in epoca moderna dopo l’imposizione della legge delle chiudende, fatta da Carlo Alberto di Savoia nel 1820, che toglieva alla comunità il controllo dell’usufrutto della terra, per proteggere con recinzioni la proprietà privata. Tuttavia gran parte del territorio ha continuato a restare d'uso comunitario anche dopo successivi tentativi di sottrarlo alia comunità. Lo Stato piemontese e poi q[...]

Brano: [...]di occupazione, perciò soggetti alle misure previste dalle leggi di guerra o condannati da corti marziali. Questa assurda distinzione, insieme ad altri erronei punti e arbitrarie tesi delle sentenze (l'Einsatzkommando veniva considerato come una sorta di associazione a delinquere operante al di fuori delle leggi di guerra tedesche; il Litorale Adriatico era visto come teatro di uno scontro fra jugoslavi e tedeschi, quindi fra due entità statuali antagoniste e incompatibili, senza che la R.S.I. avesse avuto responsabilità dirette nelle violenze ed eccidi legati a questa lotta; la natura “contingente”

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