Brano: America Latina
pubblica ce la faranno i monarchici, le coscienze in crisi uso Amendola ». Carattere adamantino e intransigente, G.A. fu incapace di patteggiamenti e di compromessi ed è rimasto, nella tormentata storia politica e spirituale dell’Italia contemporanea, come un esempio di altezza morale che ne fa avvicinare Sa figura a quelle di Piero Gobetti e di Antonio Gramsci.
P.AI.
Opere principali di G.A.: Etica e biografia, Milano, 1915; Il patto di Roma, Roma, 1919; Una battaglia liberale (raccolta di discorsi), Torino, 1924; Per una nuova democrazia, Roma, 1925.
Amendola, Pietro
N. a Roma il 26.10.1918, ultimo dei figli di Giovanni Amendola, laureato [...]
[...]ali di G.A.: Etica e biografia, Milano, 1915; Il patto di Roma, Roma, 1919; Una battaglia liberale (raccolta di discorsi), Torino, 1924; Per una nuova democrazia, Roma, 1925.
Amendola, Pietro
N. a Roma il 26.10.1918, ultimo dei figli di Giovanni Amendola, laureato in legge. Attivo antifascista, nel
1937 si iscrisse al P.C.I.. Per la sua attività contro il regime, nel genna
io 1940 fu condannato dal Tribunale speciale a 10 anni di reclusione. Liberato ii 18.8.1943, dopo la caduta del fascismo, riprese il suo posto di lotta; tra gli organizzatori della Resistenza nel Lazio, fu partigiano combattente in una formazione del C.V.L., col grado di capitano. Dopo la Liberazione, nel 1946 fu se* gretario della Federazione comunista di Salerno e, dal 1947 al 1948, redattore del quotidiano « La Voce » di Napoli. Eletto deputato nel 1948, è stato rieletto in tutte le successive legislature, per la circoscrizione AvellinoSalerno. È membro del Consiglio nazionale dell’A.N.P.I..
America Latina
America del Sud. Nonostante sia indipende[...]
[...]in Costarica le banane, ecc.) ; la sopravvivenza di strutture sociali arcaiche e sèmifeudali, e di una condizione generale di sottosviluppo economico. Su circa 150 milioni di abitanti del Sudamerica, circa 100 milioni vivono in condizioni di sottoalimentazione, mentre alcuni gruppi privilegiati (costituenti il 4 per cento della popolazione) monopolizzano il 60 % del reddito dell’intero continente. L’immenso potere economico di cui dispongono gli U.S.A., ha portato inevitabilmente questo Stato a una continua interferenza politica nella vita degli Stati sudamericani, formalmente indipendenti. Dalla dottrina Monroe alla politica del « bastone » di Teodoro Roosevelt; dalla politica del « buon vicinato » di F. Delano Roosevelt alla politica di « cooperazione » di Eisenhower, alla « Alleanza per il progresso » di Kennedy, sotto diversi nomi sì è sempre esercitato, da parte degli U.S.A., lo stesso tipo di intervento, volto a preservare privilegi e strutture sociali che li garantissero, attraverso il sostegno di governi « quisling » di natura militare e dittatoriale. Questo intervento si è fatto via via più brutale dopo la seconda guerra mondiale, e particolarmente dopo la rivoluzione cubana, che ha segnato un deciso passo in avanti nella maturazione della coscienza rivoluzionaria delle masse latinoamericane. È in questo quadro che è stata costituita la Organizzazione Stati Americani (O.S.A.) che, tra gli altri compiti, ha quello di intervenire in ogni paese dove sia in at[...]
[...]ione cubana, che ha segnato un deciso passo in avanti nella maturazione della coscienza rivoluzionaria delle masse latinoamericane. È in questo quadro che è stata costituita la Organizzazione Stati Americani (O.S.A.) che, tra gli altri compiti, ha quello di intervenire in ogni paese dove sia in atto un movimento rivoluzionario; sono stati attuati gli attacchi a Cuba (v.) e l’aggressione a Santo Domingo dell’aprile 1965. È questa situazione che giustifica l’esistenza di un movimento di liberazione impegnato in una dura lotta per l’indipendenza dei propri paesi. È stato giustamente osservato che negli ultimi cinque anni il movimento di liberazione nazionale latino
americano ha vissuto una specie di 1905 (con riferimento alla rivoluzione russa di quell’anno), passando per una esperienza, che, pur registrando una serie di sconfitte, nel contempo ha permesso di definire una tattica e una strategia della lotta rivoluzionaria. Le sconfitte del movimento di liberazione in Argentina (1959 e 1964) e in Ecuador (1962) hanno dimostrato che non basta seguire l’esempio castrista della lotta armata per creare ovunque condizioni rivoluzionarie, e quindi hanno chiarito la necessità di uno stretto legame tra lotta armata e movimento delle masse; ma soprattutto hanno dimostrato l’intima connessione tra obiettivi rivoluzionari interni e lotta ant[...]
[...]ese in cui la lotta armata di liberazione nazionale sta ottenendo i maggiori successi, mettendo in serie difficoltà la dittatura di Peralda Azurdia. La guerriglia è diretta dal Partito Guatemalteco del Lavoro (P.G.7., comunista) e dal Movimento Rivoluzionario 13 novembre (MR13, di ispirazione trotskista). Le origini della guerriglia sono da ricercarsi in uno sviluppo drammatico degli avvenimenti. Nel 1954 un'invasione mercenaria, sostenuta dagli U.S,A. e diretta da Castillo Armas, portò al rovesciamento del governo popolare di Arbens e tutta la sinistra fu posta neH’illegalità. Il forte movimento di massa che ne seguì nel 1955 e
1956 fu represso nel sangue. Nel
1957 Castillo Armas venne assassinato e, dopo un lungo travaglio, il potere passò a Miguel Ydigoras Fuentes, uno degli oppositori di Castillo Armas, che però ne seguì la linea repressiva nei confronti del movimento popolare, li 13.11.1960 vi fu un primo tentativo insurrezionale promosso da un gruppo di ufficiali, che fallì a causa dell’assenza di ogni collegamento con le mas[...]
[...]stra fu posta neH’illegalità. Il forte movimento di massa che ne seguì nel 1955 e
1956 fu represso nel sangue. Nel
1957 Castillo Armas venne assassinato e, dopo un lungo travaglio, il potere passò a Miguel Ydigoras Fuentes, uno degli oppositori di Castillo Armas, che però ne seguì la linea repressiva nei confronti del movimento popolare, li 13.11.1960 vi fu un primo tentativo insurrezionale promosso da un gruppo di ufficiali, che fallì a causa dell’assenza di ogni collegamento con le masse. Di lì nacque il Movimento
13 novembre (M13 divenuto in seguito MR13). La guerriglia iniziò il 6.2.1962 con l’apertura di un fronte a Izabal, su iniziativa del M13, ma ebbe scarsa eco nella vita del paese; si sviluppò invece, estendendosi a tutte le zone contadine, a partire dal 30.3.1963, quando Fuentes fu deposto e si instaurò l’attuale dittatura militare. Immediatamente dopo il colpo di stato venne costi