Brano: [...]ziarsi non soltanto dalla maggioranza socialdemocratica, ma anche dalla corrente minoritaria che circoscriveva la propria critica alla maggioranza unicamente all’opposizione alla guerra, non fu però spinto fino al punto di negare ogni collaborazione alla opposizione, come fu detta, “centrista”, sicché, quando questa opposizione centrista promosse, con la Conferenza di Gotha del 68.8.1917, la fondazione del Partito socialdemocratico indipendente (U.S.P.D.), ossia il formale distacco delle minoranze dalla S.P.
D., la Spartakusgruppe aderì al nuovo partito, per timore di perdere ogni canale di comunicazione con la massa dei vecchi aderenti alla socialdemocrazia.
La comune adesione alla U.S.P.D. non poteva tuttavia nascondere le divergenze reali che opponevano il Gruppo spartachista alla maggioranza degli indipendenti. Tali divergenze diventarono sempre più evidenti via via che gli spartachisti, attivamente impegnati nelle agitazioni di massa contro la guerra del 1917 e ancor più dell’inverno del
1918, si resero conto deH'impossibilità di servirsi della U.S.P.D. ai fini della loro battaglia rivoluzionaria. Le prime conseguenze di questa situazione, nel clima di tensione rivoluzionaria alla vigilia del crol
lo militare finale della Germania, furono tratte nella Reichskonferenz spartachista del 7.10.1918, in occasione della quale fu operata la fusione con il gruppo della sinistra radicale di Brema e fu lanciato il programma per la “repubblica socialista tedesca”.
II distacco formale degli spartachisti dalla U.S.P.D. non fu compiuto neppure nella successiva conferenza dell'11 novembre, dopo la proclamazione della repubblica, allorché essi delibera[...]
[...]della loro battaglia rivoluzionaria. Le prime conseguenze di questa situazione, nel clima di tensione rivoluzionaria alla vigilia del crol
lo militare finale della Germania, furono tratte nella Reichskonferenz spartachista del 7.10.1918, in occasione della quale fu operata la fusione con il gruppo della sinistra radicale di Brema e fu lanciato il programma per la “repubblica socialista tedesca”.
II distacco formale degli spartachisti dalla U.S.P.D. non fu compiuto neppure nella successiva conferenza dell'11 novembre, dopo la proclamazione della repubblica, allorché essi deliberarono l’autonomia organizzativa dal partito degli indipendenti e decisero di adottare come proprio organo il quotidiano Die Rote Fahne (v.) che era uscito a Berlino sin dal 9 novembre per iniziativa di Liebknecht e della Luxemburg. La Spartakusgruppe si trovò allora al centro dell'agitazione rivoluzionaria e, soprattutto, fu il principale portavoce (insieme alla sinistra della U.S.P.D., facente capo ai cosiddetti “capitani rivoluzionari”) deH'alternativa consiliar[...]
[...]ovembre, dopo la proclamazione della repubblica, allorché essi deliberarono l’autonomia organizzativa dal partito degli indipendenti e decisero di adottare come proprio organo il quotidiano Die Rote Fahne (v.) che era uscito a Berlino sin dal 9 novembre per iniziativa di Liebknecht e della Luxemburg. La Spartakusgruppe si trovò allora al centro dell'agitazione rivoluzionaria e, soprattutto, fu il principale portavoce (insieme alla sinistra della U.S.P.D., facente capo ai cosiddetti “capitani rivoluzionari”) deH'alternativa consiliare (« Tutto il potere ai consigli! ») contro le prospettive di pura parlamentarizzazione sostenute dalla S.P.D. e dalla maggioranza degli indipendenti.
A questo punto la frattura della U.S.P.D. era ormai inevitabile: nella Reichskonferenz convocata per la fine di dicembre del 1918 il Gruppo spartachista decise infatti la separazione anche formale dal partito degli indipendenti, costituendosi a sua volta in Partito comunista tedescoLega di Spartaco.
E. Co.
Spataro, Giuseppe
N. a Vasto (Chieti) il 12.7.1897, m. a Roma nel 1979; avvocato.
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