Brano: [...]a fu teatro di importanti avvenimenti anche durante la Guerra di liberazione nel 194445.

A Savarna, la mattina del 26.8.1944 l'esponente repubblicano Aristide Orsini, suo figlio Luciano e suo nipote Nello, insieme a Giuseppe Fiammenghi e a Ivo Calderoni furono impiccati ai pioppi di casa Brocchi dai nazifascisti.

La battaglia delle Valli

Posta in posizione strategica, sull’unica strada collegante la statale n. 16 con la costa adriatica, Sant'Alberto ebbe poi una parte di rilievo nella battaglia di Ravenna. La mattina del 2.11.1944, al segnale convenuto con Arrigo Boldrini (v.) comandante della 28a Brigata Garibaldi e con il Comando alleato, la colonna “Wladimiro”, al comando di Mario Verlicchi e composta da contingenti dei distaccamenti partigiani “Tarroni”, “Ricci”, “Babini” e “Strocchi”, per un totale di circa 400 unità, avrebbe dovuto occupare Sant’Alberto, costituendovi un caposaldo a nord di Ravenna ancora occupata dai tedeschi. Senonché, nella zona prevista per il concentramento della colonna giunsero inaspettatamente, favoriti dal[...]

[...] Passo di Po, ponte della Cilla, via Cerba, Casa della Guardia al Fossatone, Taglio del Lamone, Casa Nuova (pineta di S. Vitale) e Stabbiale erano tenute saldamente dalle forze partigiane guidate direttamente da Boldrini.

Finalmente, ristabiliti i collegamenti tra la Colonna “Wladimiro” e il Comando di brigata, il comandante Verlicchi, pur ignorando quale fosse la situazione a Ravenna, la mattina del 6 dicembre potè occupare con i suoi uomini Sant'Alberto, chiudendo in una sacca i tedeschi che presidiavano i fortini della costa. Dopo questo iniziale successo dei partigiani il Comando tedesco, che doveva aver considerato quell’attacco come l’inizio di una grossa offensiva combinata con uno sbarco di truppe alleate (in realtà gli Alleati si fermarono a Ravenna e non proseguirono per ricongiungersi con

I partigiani), superato lo sconcerto e vedendo che il temuto sbarco non avveniva e che l'azione partigiana non era sostenuta né da artiglieria né da carri armati né da aerei, fece affluire da Argenta il 76° Corpo corazzato per riprendere il terr[...]

Brano: [...]anche un rilevante interesse storico, artistico e turistico. Particolarmente sviluppato nell’intera provincia, fin dal secolo scorso,

il movimento cooperativo, Ravenna si è in varie occasioni distinta per

il suo vasto e combattivo movimento popolare che nel 194345 ha dato un altissimo contributo alla Guerra di liberazione (si vedano, a tale riguardo, anche le voci Alfonsine, Brisighella, Casola Valsenio, Conselice, Faenza, Fusignano, Lugo, Sant'Alberto) , tanto da essere decorata di Medaglia d’oro al valor militare per la sua partecipazione alla Resistenza.

Movimento operaio e socialista

La sera dell’8.4.1883, nel magazzeno della “casa dei sette solai” di via Carraie si riunirono 302 braccianti che costituirono l’Associazione generale degli operai braccianti del Comune di Ravenna allo scopo di « assumere per conto proprio la più gran parte dei lavori pubblici e privati, deferiti all’ingordigia degli appaltatori e con questo mezzo [...] di fare un primo passo sulla via della [...] emancipazione ». L'organizzazione come via aH'emancipaz[...]