Brano: Patto di Varsavia
Rispetto al 1934, le novità principali erano date: dalla scomparsa dei riferimenti alle divergenze dottrinarie e tattiche di fondo (anche se venivano mantenute le clausole riguardanti la « piena ed intera autonomia funzionale e dottrinale » dei due partiti e il loro diritto di esprimere liberamente i loro dissensi) ; dal nuovo atteggiamento del P.S.L verso la costituzione di fronti popolari allargati anche ad altre forze politiche; ma, soprattutto, daH’affermazione che i due partiti vedevano « nella unità di azione un primo passo verso il partito unico della classe operaia che costituirà la più possente arma del proletariato nella sua lotta contro il fascismo e il capitalismo ». Mentre sull’azione antifascista vi era una netta convergenza, era tuttavia prematuro porre il problema dell'unificazione. In realtà le divergenze di fondo, sebbene mascherate e ridotte a causa della situazione contingente, erano tutt’altro che scomparse e le opp[...]
[...]iù possente arma del proletariato nella sua lotta contro il fascismo e il capitalismo ». Mentre sull’azione antifascista vi era una netta convergenza, era tuttavia prematuro porre il problema dell'unificazione. In realtà le divergenze di fondo, sebbene mascherate e ridotte a causa della situazione contingente, erano tutt’altro che scomparse e le opposizioni alla riunificazione erano ancora consistenti all'interno dei due partiti, soprattutto nel P.S.I., dove la corrente di « destra », guidata da Angelo Tasca e Giuseppe Faravelli, non solo era contraria a ogni possibile fusione, ma avanzava riserve nei confronti dello stesso patto d’unità d'azione che, tra i socialisti, trovava i suoi principali sostenitori in Pietro Nenni e Giuseppe Saragat.
La questione della riunificazione finì perciò per essere accantonata. Con l'accordo del 1937, il movimento operaio italiano comunque si rafforzava ulteriormente in previsione dello scontro aperto col fascismo e venivano gettate le premesse di quella linea di condotta che sarà attuata durante la Re[...]
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Rinnovato nel 1937, l’accordo fu denunciato dai socialisti nell’estate del 1939, in seguito alla stipulazione del Patto di non aggressione russotedesco. Con la firma di questo accordo, venivano infatti a cadere i presupposti, dell'unità d'azione tra socialisti e comunisti, basata fondamentalmente sulla lotta al fascismo come scopo primario. L’ atteggiamento tenuto dall’U.R.S.S. contraddiceva questo aspetto, rendendo difficili i rapporti tra il P.S.I. e il P.C.I..
La nuova linea politica intrapresa da Stalin provocò dure critiche da parte di Nenni che, pur ritenendo ancora valido il patto P.S,LJP.C.I. sul
piano del discorso generale di classe, lo reputava inattuabile a causa della politica estera sovietica.
Nel 1941 l’aggressione della Germania nazista alI'U.R.S.S. ridiede vigore all'unità d'azione tra socialisti e comunisti e questa trovò poi applicazione concreta nell'operato dei due partiti durante la Resistenza. Il patto d’unità d'azione rimase in vigore, sotto varie forme, anche nel secondo dopoguerra, cioè fino al 1956, quando il XX Congresso del P.C.U.S. e i fatti di Ungheria indussero il P.S.I. a decretarne la fine ufficiale. Finché durò, con l’ipotesi della fusione [...]
[...]attuabile a causa della politica estera sovietica.
Nel 1941 l’aggressione della Germania nazista alI'U.R.S.S. ridiede vigore all'unità d'azione tra socialisti e comunisti e questa trovò poi applicazione concreta nell'operato dei due partiti durante la Resistenza. Il patto d’unità d'azione rimase in vigore, sotto varie forme, anche nel secondo dopoguerra, cioè fino al 1956, quando il XX Congresso del P.C.U.S. e i fatti di Ungheria indussero il P.S.I. a decretarne la fine ufficiale. Finché durò, con l’ipotesi della fusione (sostenuta anche da una parte del nucleo dirigente del P.S.I.) e con l’accettazione della politica frontista, esso condizionò il P.S.I. a una politica subalterna al P.C.I., impedendogli di svolgere un ruolo autonomo nel panorama politico italiano.
I.Gr.
Patto di Varsavia
« Trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza » stipulato il 14.5.1955 nella capitale polacca dai rappresentanti delTUnione Sovietica, della Polonia, della Repubblica Democratica Tedesca, dell'Ungheria, della Cecoslovacchia, della Bulgaria, della Romania e dell’Albania (quest’ultima è uscita dall’organizzazione nel 1968).
A Varsavia risiede l’organo civile direttivo del Patto, cioè il Comitato politico consultivo, mentre l'organo mili[...]