Brano: [...]izia, che arrestò gran parte dei suoi membri. Cavallotti, datosi alla latitanza, ritornerà in circolazione nel 1943 per prendere parte alla Guerra di liberazione.
Il Partito Socialista Rivoluzionario
Una propria storia, che nello stesso tempo è però anche tipica di certi gruppi giovanili sorti come fronda interna al fascismo e poi organizzatisi al di fuori e contro di esso, presenta il gruppo sfociato nel Partito Socialista Rivoluzionario (P.S.R.). Tale gruppo aveva avuto
origine alla fine del 1937, come Centro giovanile per il fascismo universale, acquistandosi numerosi proseliti; poi, sconfessato dal segretario del Partito fascista Starace, aveva dato vita a Roma a un’altra attività « legale », sotto il nome di Centro studi di divulgazione culturale, inizialmente curata, tra gli altri, da Marcello Merlo e da Enzo Molajoni; e infine, allo scoppio della seconda guerra mondiale (1939) si era costituito in formazione politica clandestina. Dopo aver vanamente tentato di prendere contatti organizzativi con rappresentanti del Partito co[...]
[...] segretario del Partito fascista Starace, aveva dato vita a Roma a un’altra attività « legale », sotto il nome di Centro studi di divulgazione culturale, inizialmente curata, tra gli altri, da Marcello Merlo e da Enzo Molajoni; e infine, allo scoppio della seconda guerra mondiale (1939) si era costituito in formazione politica clandestina. Dopo aver vanamente tentato di prendere contatti organizzativi con rappresentanti del Partito comunista, il P.S.R. — mascherando la propria attività dietro la facciata di una Agenzia giornalistica italiana — si diede a svolgere attività legale antifascista su quotidiani e periodici locali, e a creare una rete di cellule in diverse città e paesi della provincia. Nel giugno 1942 il nucleo dirigente del P.S.R. fu individuato e tratto in arresto. Tra i molti giovani passati attraverso le diverse strutturazioni di questo gruppo si ricordano Paride Semino, Nino Sales (Arezzo) ; Marcello Bernieri (Asti) ; Augusto Fr assi netti, Gianni Guizzardi, Sergio Fini, Vero Montebugnoli (Bologna) ; Ignazio Lampiasi (Cagliari); Antonio Bernieri, Andrea Fabbricotti, Franco Sacchetti (Carrara) ; Aldo Mazzara (Fabriano) ; Franco Giovanelli, Giorgio Bassani (Ferrara) ; Renzo Ristori, Paolo Cavallina, Sandro ContiniBonaccorsi, Riccardo Cerulli, Walfrido Bacci, Andrea Piccolomini (Firenze) ; Franco Vegliani (Fiume) ; Fe[...]
[...]cordato che uno di essi (Esulino Sella) aveva assunto la vicedirezione del II Bò del G.U.F. di Padova, orientando
il settimanale in senso anticonformista, fino alla sua estromissione a metà del 1937, quando subentrò, in quel tipo di utilizzazione del foglio universitario, Eugenio Curiel (v.). Non è certo casuale, ma indice di una sostanziale coincidenza d’interessi, che mentre Curiel assumeva sul « Bò » la pagina sindacale, alcuni giovani del P.S.R. si occupassero a loro volta della condizione operaia e tra l’altro, sfruttando le singolari possibilità ambientali, il 28.8.1938 iniziassero su II Popolo d'Italia (con la pubblicazione di un corsivo dal titolo « Zone grigie ») una campagna che durerà fino al maggio 1939 e che sarà seguita con interesse anche fuori d’Italia (se ne occuparono infatti la « Voce degli Italiani» a Parigi, «l’Unità» clandestina e Radio Mosca). Quest’iniziativa giornalistica mise in allarme il padronato e gli stessi sindacalisti fascisti, tanto che Tullio Cianetti (allora presidente della Confederazione fascista dei[...]