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Il segmento testuale Cassirer è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 45Analitici , di cui in selezione 1 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da (Mito e civiltà moderna) Remo Cantoni, Mito e valori in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1959 - 3 - 1 - numero 37

Brano: MITO E VALORI
Che cosa significa mito e quale é la sua funzione nella vita culturale dell'uomo? si chiede il Cassirer nel suo libro Il mito dello stato. a Non appena solleviamo questo quesito — egli osserva — ci troviamo al centro di una grande battaglia fra opinioni contrastanti. In questo caso il fatto più sconcertante non é la mancanza, bensì l'abbondanza del materiale empirico a nostra disposizione. Il problema é stato affrontato da ogni punto di vista. Sono stati studiati con cura i fondamenti psicologici del pensiero mitico e il suo sviluppo storico. Filosofi, etnologi, antropologi, psicologi, sociologi, tutti hanno avuto la loro parte in questi studi. Sembra che ormai si sia in possesso di tutti i fat[...]

[...]mondo e che ci conduce dalle forme più elementari a concezioni altamente sviluppate ed elaborate. Per ciò che riguarda i nostri dati si direbbe che la catena sia ormai chiusa, non manca nessun anello essenziale. Ma la teoria del mito è ancora estremamente controversa. Ogni scuola ci dà una risposta diversa; e alcune di queste risposte sono in flagrante contraddizione fra loro. Una teoria filosofica del mito deve cominciare da questo punto ». (E. CASSIRER, Il mito dello Stato, tr. it. 1950, p. 20, 21).
Potremmo dire, in generale, che la controversia riguardante il mito si accende soprattutto su di un punto: quale sia il valore e il significato che assume il mito per l'umanesimo moderno, nato in larga parte dallo sviluppo ammirevole delle tecniche scientifiche e razionali e affermatosi con l'acquisizione e l'uso sempre più frequenti di comportamenti volti a dominare con le arti dell'homo sapiens il mondo della natura. Il mito preesiste, nelle sue forme arcaiche, all'affermarsi vittorioso di quelle tecniche e di quei comportamenti, ma, come ci [...]

[...]sacri ». (LévyBrühl, Carnets, tr. it. 1952, p. 114, 115).
Ci potremmo chiedere — in via preliminare se è legittimo parlare di mito come di un mondo unitario, se cioè esiste una realtà storicoculturale cui si possa, senza essere tacciati di arbitrio o di genericità, dare il name di mito. L'esistenza di questa realtà ci è comprovata dalle mitologie presenti in tutte le culture e in tutte le epoche, ai livelli più diversi di civiltà. Gli studi di Cassirer, Lévy Brühi, Kerény, Eliade, Jung, Gusdorf — per non citare che alcuni studiosi recenti — ci autorizzano a parlare di un « pensiero mitico » o di una « coscienza mitica », come ha fatto, ad esempio, Ernst Cassirer nel secondo volume della sua Filosofia delle forme simboliche. L'esistenza di una forma simbolica, chiamata mito e caratterizzata da una sua particolare struttura, che è possibile descrivere come un mondo unitario, non significa che i contenuti della coscienza mitica siano sempre i medesimi, né che sia possibile cristallizzare il significato e la funzione del mito prescindendo dalle condizioni storiche particolari in cui sorgono i mitologemi. In altre pa
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role, come esiste una fenomenologia e una storia dell'arte, del linguaggio, della religione, così, allo stesso titolo, es[...]

[...]nimale, il mondo animale dal mondo umano, i vari regni e le varie classi della natura, le varie sfere dell'esistenza. I piani, le dimensioni, le strutture, le regioni, i generi e le sped sano il frutto di un lavoro di analisi e distinzione compiuto da una ragione che ha, certo, poteri sintetici e unificanti, ma non sacrifica all'esigenza dell'unità la sua capacità di articolare e distinguere. Il pensiero mitico, come hanno veduto bene Durkheim e Cassirer, non é assenza totale di razionalità, ma razionalità fusa in un crogiuolo affettivo, sentimento di una Gemeinschaft alles Lebendigen per cui le varie distinzioni categoriali o recedono quasi annullate da una energia emozionale che le sovrasta e le sommerge, oppure ed è il caso dei miti piú arcaici — quelle categorie, quelle distinzioni, quelle classificazioni ancora non sono emerse storicamente e giacciono latenti o debolmente operanti nel grembo indifferenziato, nella comune matrice di una mente « precategoriale ». La tentazione di considerare il mito come un prodotto della sancta simplicita[...]

[...]ure del passato — la babilonese, la cinese, l'indiana, la greca — l'elemento mitico è predominante e non può essere giudicato soltanto un elemento patologico o degenerativo. Sappiamo inoltre che grandi filosofi come lo Schelling, o grandi poeti come il Novalis, videro nel mito una mirabile fusione di poesia e verità, ideale e reale, mondo soggettivo e mondo oggettivo.
Ci si consenta di ricordare ancora una volta una felice osservazione di Ernst Cassirer: « Dal punto di vista dello scienziato — egli nota — vi erano due modi diversi di formulare la questione. Il mondo mitico poteva essere spiegato secondo gli stessi principii del mondo teoretico, cioè del mondo dello scienziato. Oppure si poteva mettere l'accento sulla faccia opposta. Invece di cercare una qualunque similarità fra i due mondi, si poteva insistere sulla loro reciproca incommensurabilità, sulla loro differenza radicale e inconciliabile. Era quasi impossibile decidere questo conflitto tra le diverse scuole mediante criteri puramente logici. In un capitolo importante della sua Cri[...]

[...]ncipii della similarità e della dissimiglianza, dell'omogeneità e dell'eterogeneità. Per il funzionamento della ragione umana sono ugualmente indispensabili tutte e due le massime. II principio logico dei generi che postula l'identità é controbilanciato da un altro principio, ossia quello delle sped, che richiede molteplicità e diversità delle cose, e che prescrive all'intelletto di non prestare minore attenzione all'uno che non all'altro ». (E. CASSIRER, Il mito dello Stato, tr. it. 1950, p. 24, 25).
Diremo con Kant che i « nemici della eterogeneità » vogliono sempre trovare l'unità dei generi, mentre gli amici della specificazione sono sempre preoccupati di stabilire differenze. Riguardo al pensiero mitico i primi cercano la continuità di mito e ragione, i secondi la discontinuità. James Frazer, Edward B. Tylor, Emile Durkheim, ad esempio, vogliono appunto rintracciare nel pensiero magicomitico dei primitivi i rudimenti, ma anche i fondamenti, del nostro pensiero razionale e scientifico. Essi insistono sulla « omogeneità » della mente uman[...]

[...]cesso reversibile nel tempo. Si tratta soltanto di recuperare alcuni valori perduti, al di fuori di ogni inattuale polemica tra pensiero mitico e pensiero razionale.
Il pensiero mitico, come abbiamo già veduto, non é un mondo arbitrario e caotico, un prodotto capriccioso di una mente ribelle o refrattaria alla logica. Esso é pervaso di una razionalità, o almeno non può venir considerato un fenomeno irrazionale, come hanno veduto il Durkheim, il Cassirer, il Frazer e molti altri studiosi. Già la parola mitologia indica che i mitologemi uniscono mythos e logos in una sintesi originale e signi
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ficativa nella quale non è mai possibile dissociare allo stato puro l'elemento mito. Quando un uomo come Jacob Burkhardt afferma che « la vera, irraggiungibile grandezza dei Greci é il loro mito », noi avvertiamo che nel mito sono anche racchiusi valori, significati, simboli, immagini, che rivestono un senso particolare per l'uomo. Quasi diremmo che la condizione umana acquista chiarezza e trasparenza nella trascrizione immaginosa [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Cassirer, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Bronislav Malinowki <---Carl G <---Carlo Kerény <---Carlyle <---Carnets <---Ciò <---Così <---Crono <---Dal <---Dialettica <---Diritto <---Dogmatica <---Don Chisciotte <---Durkheim <---Edward B <---Eliade <---Emile Durkheim <---Ernst Cassirer <---Fenomenologia <---Filosofia <---Filosofia della natura <---Fisiologia <---Fonctions <---Frazer <---Gehalt <---Gemeinschaft <---Geworfenheit <---Già <---Gobineau <---Gusdorf <---Heidegger <---Jacob Burkhardt <---James Frazer <---Jolan Jacobi <---Kelsen <---La Geworfenheit <---Lebendigen <---Leenhardt <---Leeuw <---Logica <---Lucien Lévy <---Lévy <---Maurice Leenhardt <---Metafisica <---Mircea Eliade <---Myth in Primitive Psychology <---Mythen <---Mythologie <---Patologia <---Più <---Pratica <---Preuss <---Primitive Psychology <---Psicologia <---Scienze <---Secondo Carl Gustav Jung <---Sinngebung <---Stato di Platone <---Storia <---Teologia <---Urzeit <---Variano <---Walter Otto <---Weltanschauung <---antropologica <---archeologica <---assiologico <---australiani <---dell'Evoluzionismo <---dell'Illuminismo <---diano <---empirismo <---escatologica <---eziologica <---eziologico <---fenomenologia <---fenomenologiche <---fisiologia <---fisiologici <---ideologismo <---indiana <---intellettualismo <---invecchiano <---junghiani <---kantiana <---manismo <---metodologia <---metodologica <---misticismo <---mitologia <---mitologica <---mitologiche <---mitologie <---nologia <---ontologica <---psicologia <---psicologica <---psicologici <---psicologico <---razionalista <---siano <---sociologico <---soteriologica <---soteriologiche <---soteriologico <---storicismo <---teleologia <---teologia <---teologica <---teologico <---teologie <---umanesimo <---variano <---vichiano



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