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Il segmento testuale C.P.S.A è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 1Entità Multimediali , di cui in selezione 1 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 722

Brano: [...]e, armati di lance fatte in casa, si erano rifiutati di andarsene da Bulhoek, presso Queenstown (Capo). Il loro capo

E. Mgijama e altri 102 furono gettati in carcere e vi furono lasciati per anni. In luglio l’I.C.U. adottò la tattica di “resistenza passiva” consigliata da Gandhi. A Port Elisabeth venne eletto segretario generale C. Kadalie e come organizzatore loca

le J. la Guma (più tardi questi sarà uno dei primi noneuropei ad aderire al C.P.S.A.).

Intanto, sull’opposto versante “europeo”, nello stesso luglio 1921 i razzisti dell’I.S.L., il Partito socialdemocratico, il Club marxista di Durban, il Partito comunista unitario di Città del Capo e la Società socialista ebrea (sionista) fondavano il Partito comunista del Sudafrica (C. P.S.A.). I sionisti erano coloni ebrei che, dopo essere fuggiti dalla Russia zarista in seguito ai pogroms avvenuti nei primi anni del secolo, arrivati in Sudafrica avevano messo in atto contro i noneuropei un razzismo ancora più profondo di quel

lo da cui erano fuggiti. In seno al C.P.S.A. questi ebre[...]

[...] Club marxista di Durban, il Partito comunista unitario di Città del Capo e la Società socialista ebrea (sionista) fondavano il Partito comunista del Sudafrica (C. P.S.A.). I sionisti erano coloni ebrei che, dopo essere fuggiti dalla Russia zarista in seguito ai pogroms avvenuti nei primi anni del secolo, arrivati in Sudafrica avevano messo in atto contro i noneuropei un razzismo ancora più profondo di quel

lo da cui erano fuggiti. In seno al C.P.S.A. questi ebrei (passando dal

lo stalinismo al sionismo) svolgeranno un ruolo predominante anche dopo il 1948, al momento della fondazione dello Stato di Israele sulle terre dei palestinesi. Ma già durante gli anni Trenta, mentre si svolgevano i processi di Mosca, essi erano all’avanguardia nel collaborare con le “democrazie occidentali”, quindi con l’imperialismo inglese padrone del Sudafrica, con i liberali, con i sionisti e con i vescovi anglicani contro i noncollaboratori, nella Lega di liberazione nazionale e nel Fronte unito noneuropeo (193841).

Che la Rivoluzione russa d’Ottobre si[...]

[...]e terre dei palestinesi. Ma già durante gli anni Trenta, mentre si svolgevano i processi di Mosca, essi erano all’avanguardia nel collaborare con le “democrazie occidentali”, quindi con l’imperialismo inglese padrone del Sudafrica, con i liberali, con i sionisti e con i vescovi anglicani contro i noncollaboratori, nella Lega di liberazione nazionale e nel Fronte unito noneuropeo (193841).

Che la Rivoluzione russa d’Ottobre significasse per il C.P.S.A. tra le due guerre una “rivoluzione solo per gli europei” e per costruire un “socialismo bianco”, cioè salvare il lavoro e le classi medie “bianche” dall’abisso della rovina capitalista (cosa che, in Sudafrica, significava cadere nel minaccioso “abisso nero”) divenne chiaro quando, nel novembre 1921, l’organo del C.P.S.A. difese la discriminazione imposta dagli aguzzini europei contro i minatori africani. Nel gennaio 1922 lo stesso organo sostenne che la discriminazione nell’industria era necessaria per sostenere i livelli salariali “bianchi”, mentre il giornale “conservatore” dei coloureds dell’A.P.O. definiva i minatori “bianchi” veri e propri parassiti che succhiavano il sangue del nativo. Questa, e non l'opinione sulla rivoluzione russa, era la vera linea che demarcava la lotta di classe in Sudafrica: essere razzista o a favore dell’uguaglianza.

Nel febbraio 1922 il “rivoluzionario” C.P.S.A alzò nelle [...]

[...]he la discriminazione nell’industria era necessaria per sostenere i livelli salariali “bianchi”, mentre il giornale “conservatore” dei coloureds dell’A.P.O. definiva i minatori “bianchi” veri e propri parassiti che succhiavano il sangue del nativo. Questa, e non l'opinione sulla rivoluzione russa, era la vera linea che demarcava la lotta di classe in Sudafrica: essere razzista o a favore dell’uguaglianza.

Nel febbraio 1922 il “rivoluzionario” C.P.S.A alzò nelle strade di Johannesburg una bandiera con lo slogan: « Lavoratori del mondo unitevi per un Sudafrica bianco ». Questa bandiera “socialista bianca”, che apparve nei giornali del l’epoca, fu innalzata dai minatori “bianchi” antiafricani che scioperavano con

tro l’accesso dei minatori africani ai lavori specializzati. Gli scioperanti formarono squadre di “vigilantes”, simili a quelle del KuKluxKlan americano, che irruppero negli insediamenti africani, assassinando e terrorizzando la gente. L’A.P.O. condannò questo sciopero come uno dei peggiori crimini (Risoluzione del 25.3.1922), n.[...]

[...]o squadre di “vigilantes”, simili a quelle del KuKluxKlan americano, che irruppero negli insediamenti africani, assassinando e terrorizzando la gente. L’A.P.O. condannò questo sciopero come uno dei peggiori crimini (Risoluzione del 25.3.1922), n.C.U. chiese che i massacratori venissero impiccati e, durante la sua III Conferenza (gennaio 1923), condannò lo sciopero come « l’assassinio cinico della nostra gente ». Ma l’“Internazionale”, organo del C.P.S.A., M 4.8.1922 e il 16.3.1923 salutò lo sciopero come « il più glorioso evento nella storia della civilizzazione bianca in Sudafrica » e, di fronte al l’Internazionale Comunista, I. Jones lo gabellò come un evento rivoluzionario. Prima di spegnersi, molti anni più tardi, in una clinica di Yalta, Jones farà in tempo, in un libro pubblicato a Londra (“50 anni di lotta”), a scusarsi per il suo “errore” del 1922.

Nell’aprile del 1923 la II Conferenza del C.P.S.A. decise di aderire al Partito laburista (segregazionista) che stava per coalizzarsi con il Partito nazionalista boero. Questa coalizion[...]

[...]8.1922 e il 16.3.1923 salutò lo sciopero come « il più glorioso evento nella storia della civilizzazione bianca in Sudafrica » e, di fronte al l’Internazionale Comunista, I. Jones lo gabellò come un evento rivoluzionario. Prima di spegnersi, molti anni più tardi, in una clinica di Yalta, Jones farà in tempo, in un libro pubblicato a Londra (“50 anni di lotta”), a scusarsi per il suo “errore” del 1922.

Nell’aprile del 1923 la II Conferenza del C.P.S.A. decise di aderire al Partito laburista (segregazionista) che stava per coalizzarsi con il Partito nazionalista boero. Questa coalizione promosse la legge sulle aree urbane del 1923 che, estendendo l’imposizione dei permessi di circolazione e i ghetti, proibiva agli africani di possedere suolo nelle città e creava commissioni consultive come “bungas” urbani. In queste commissioni entrarono l’A.N.C. e il C.P.S.A, contribuendo a far funzionare il meccanismo razzista del dominio imperialista indiretto. La coalizione nazionallaburista, capeggiata da Hertzog, attuò quella politica laburista bianca che per mezzo secolo (cioè fino a quando la recessione economica degli anni Settanta la spazzò via) avrebbe riservato i lavori specializzati ai soli europei. Essa promosse, fra l’altro, la legge della cosiddetta “conciliazione industriale” che segregava razzialmente i sindacati e che venne fatta funzionare dal C.P.S.A. fino al 1950, quando questo partito venne messo fuori legge.

In seguito a un’ondata di arr[...]

[...]zzista del dominio imperialista indiretto. La coalizione nazionallaburista, capeggiata da Hertzog, attuò quella politica laburista bianca che per mezzo secolo (cioè fino a quando la recessione economica degli anni Settanta la spazzò via) avrebbe riservato i lavori specializzati ai soli europei. Essa promosse, fra l’altro, la legge della cosiddetta “conciliazione industriale” che segregava razzialmente i sindacati e che venne fatta funzionare dal C.P.S.A. fino al 1950, quando questo partito venne messo fuori legge.

In seguito a un’ondata di arresti avvenuta nel 1925 a De Aar, Kimberley e Bloemfontein, n.C.U., che allora aveva 30.000 iscritti ma contava su un più vasto consenso, entrò in crisi. Il fondatore Kadalie ebbe un incontro con la Camera delle miniere liberale e il sindaco di Johannesburg tentò nei suoi riguardi una politica di corruzione. Il C.P.S.A, che nel 1926 contava soltanto 200 iscritti noneuropei, nel 1927 autorizzò l’ingresso del primo noneuropeo nel suo comitato esecutivo, e per dare la scalata all’I.C.U. vi fece entrare due suoi iscritti noneuropei, J. Gomas e J. La Guma. Da parte loro, i liberali si servirono del “tribalista” zulù Champion, per contrapporlo in seno all’I.C.U. a Kadalie, il quale si

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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine C.P.S.A, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---A Port Elisabeth <---A.N.C. <---A.P.O. <---C.P.S.A. <---C.U. <---Città del Capo <---Clinica <---I.C.U. <---I.S.L. <---Il C <---Il C P <---Ku-Klux-Klan <---P.S.A. <---Partito comunista <---Stato di Israele <---Storia <---capitalista <---comunista <---imperialismo <---imperialista <---laburista <---marxista <---nazionalista <---razzismo <---razzista <---razzisti <---segregazionista <---sindacalismo <---sionismo <---sionista <---sionisti <---socialismo <---socialista <---stalinismo <---tribalista <---zarista



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