Brano: Algeria
(O.S.), un gruppo clandestino militare t)he aveva lavorato con il M.T. L.D. e successivamente era stato sciolto. Fu così costituito il Comité Révolutionnaire d’Unité et d'Action (C.R.U.A. ■= Comitato Rivoluzionario di Unità e di Azione). La parola d’ordine del C.R.U.A. fu chiara e precisa: «solo la lotta armata e la rivoluzione sociale possono darci l’indipendenza»; e il partito diveniva lo strumento per l’insurrezione popolare; attraverso la ricerca di una vasta unità d’azione che, nel 1954, doveva portare alla costituzione del Front de Libération National e (F.L.N. = Fronte di Liberazione Nazionale). Fondatori del
C.R.U.A. furono Ben Biulaid, Didouche Mourad e Larbi Ben[...]
[...]ordine del C.R.U.A. fu chiara e precisa: «solo la lotta armata e la rivoluzione sociale possono darci l’indipendenza»; e il partito diveniva lo strumento per l’insurrezione popolare; attraverso la ricerca di una vasta unità d’azione che, nel 1954, doveva portare alla costituzione del Front de Libération National e (F.L.N. = Fronte di Liberazione Nazionale). Fondatori del
C.R.U.A. furono Ben Biulaid, Didouche Mourad e Larbi Ben M'Hidi, morti successivamente in combattimento durante la guerra di liberazione; e Ben Bella, Biudiaf Bitat, Ait Ahmed, Khider, Belkacem Krim. Alle ore 0 dell’1.11.1954 l’insurrezione armata ebbe inizio con 40 azioni militari, che investirono tutta la zona a est di Costantina, i monti dell’Aurès e la Cabilia. Il 5 novembre si costituì l’esercito di liberazione nazionale (A.L.N.). Il proclama del F.L.N. chiamava il popolo alla lotta, perchè « l’Algeria non rimanga alla retroguardia delle lotte di liberazione dei popoli » (era di pochi mesi prima la sconfitta della Francia a Dien Bien Phu, in Indocina), «per la co[...]
[...]politico e militare.
L’esercito di liberazione
Agli inizi del 1955 l’Algeria venne divisa in 6 Willayas (grandi regioni politicomilitari) e il F.L.N. si insediò solidamente nelle zone da cui era partita l’insurrezione dell’1 novembre. I contadini poveri dell’Aurès, della Cabilia, del Costantinese costituirono l’ossatura della lotta armata e l’anima del movimento politico. Il 20.8.1955 ebbe inizio la prima grande offensiva partigiana e il successivo 1 ottobre si aprì un secondo fronte militare nella regione di Orano, dove i monti di Tlemcen e Traras, al nord, e quelli di Ksour, al sud, divennero la base di nuovi reparti della A.L.N.. Le « Willayas » furono poste al comando di un colonnello — il massimo grado consentito nella A.L.N. — e divise in «zone», al comando di un capitano; le zone furono a loro volta suddivise in « regioni », sotto il comando di un sottotenente; e ogni regione venne infine divisa in più « settori », dove operavano autorità militari minori. Il termine «autorità militare» era formale, in quanto i gradi avevano [...]
[...]enza serie disparità di trattamento, in rapporto alle funzioni. L’A.L.N. si diede Una rigida disciplina militare. Parallelamente ai combattenti delle unità regolari cominciarono ad operare i mussebilin, ossia i resistenti nelle organizzazioni clandestine delle zone non occupate; e i fidehin, speciali reparti di sabotatori, operanti nelle zone occupate.
Pochi mesi dopo l’apertura di un secondo fronte, il F.L.N. conseguì i primi significativi successi politici: l’U.D.M.A. di Ferhat Abbas (dicembre 1955) e l’Associazione degli Ulema (gennaio 1956) aderirono alla lotta armata, si sciolsero in quanto tali ed entrarono a far parte del F.L.N.. La « ribellione » entrava così in una fase di guerra stabile, nazionale e popolare, contro l’invasore francese. Il 1956 e il 1957 furono due anni decisivi della guerra di liberazione. In questo periodo
il F.L.N. consolidò il suo potere nelle zone liberate, ottenne l’adesione alla guerra delle più larghe masse della città e della campagna, diede vita a una serie di organizzazioni
operaie (U.G.T.A.[...]
[...]ocumento indicava la massima politicizzazione delle unità combattenti, cosa che portò alla nomina di un « commissario politico » in ogni unità; alla costituzione di sezioni del
F.L.N. in ogni centro abitato; alla fondazione di un giornale del F.L.N. (il Moudjahid); all’inizio di un’attività internazionale presso i governi amici e alle Nazioni Unite; alla costituzione di un Consiglio della rivoluzione (C.N.R.A.) di 34 membri 3 di un Esecutivo (C.C.E.) di 5 membri. Furono infine fissate dal congresso alcune norme di governo per i territori liberati e per quelli ancora occupati, concernenti il reclutamento militare, l’amministrazione della giustizia, i rifornimenti, l'esazione delle imposte, ecc..
Alla fine del 1956 la saldatura tra
F.L.N. e popolo algerino era completa. Lo sciopero generale dell’1.11. 1956 ad Algeri (che doveva ripetersi per otto giorni, dal 26 gennaio ai 4 febbraio del 1957) dimostrò che l’azione politica e di lotta del
F.L.N. aveva ormai radici profonde anche tra le masse urbane. Sempre negli stessi mesi, l’A.L.[...]