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Il segmento testuale C.C.E. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 4Entità Multimediali , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 34

Brano: Algeria

(O.S.), un gruppo clandestino militare t)he aveva lavorato con il M.T. L.D. e successivamente era stato sciolto. Fu così costituito il Comité Révolutionnaire d’Unité et d'Action (C.R.U.A. ■= Comitato Rivoluzionario di Unità e di Azione). La parola d’ordine del C.R.U.A. fu chiara e precisa: «solo la lotta armata e la rivoluzione sociale possono darci l’indipendenza»; e il partito diveniva lo strumento per l’insurrezione popolare; attraverso la ricerca di una vasta unità d’azione che, nel 1954, doveva portare alla costituzione del Front de Libération National e (F.L.N. = Fronte di Liberazione Nazionale). Fondatori del

C.R.U.A. furono Ben Biulaid, Didouche Mourad e Larbi Ben[...]

[...]ordine del C.R.U.A. fu chiara e precisa: «solo la lotta armata e la rivoluzione sociale possono darci l’indipendenza»; e il partito diveniva lo strumento per l’insurrezione popolare; attraverso la ricerca di una vasta unità d’azione che, nel 1954, doveva portare alla costituzione del Front de Libération National e (F.L.N. = Fronte di Liberazione Nazionale). Fondatori del

C.R.U.A. furono Ben Biulaid, Didouche Mourad e Larbi Ben M'Hidi, morti successivamente in combattimento durante la guerra di liberazione; e Ben Bella, Biudiaf Bitat, Ait Ahmed, Khider, Belkacem Krim. Alle ore 0 dell’1.11.1954 l’insurrezione armata ebbe inizio con 40 azioni militari, che investirono tutta la zona a est di Costantina, i monti dell’Aurès e la Cabilia. Il 5 novembre si costituì l’esercito di liberazione nazionale (A.L.N.). Il proclama del F.L.N. chiamava il popolo alla lotta, perchè « l’Algeria non rimanga alla retroguardia delle lotte di liberazione dei popoli » (era di pochi mesi prima la sconfitta della Francia a Dien Bien Phu, in Indocina), «per la co[...]

[...]politico e militare.

L’esercito di liberazione

Agli inizi del 1955 l’Algeria venne divisa in 6 Willayas (grandi regioni politicomilitari) e il F.L.N. si insediò solidamente nelle zone da cui era partita l’insurrezione dell’1 novembre. I contadini poveri dell’Aurès, della Cabilia, del Costantinese costituirono l’ossatura della lotta armata e l’anima del movimento politico. Il 20.8.1955 ebbe inizio la prima grande offensiva partigiana e il successivo 1 ottobre si aprì un secondo fronte militare nella regione di Orano, dove i monti di Tlemcen e Traras, al nord, e quelli di Ksour, al sud, divennero la base di nuovi reparti della A.L.N.. Le « Willayas » furono poste al comando di un colonnello — il massimo grado consentito nella A.L.N. — e divise in «zone», al comando di un capitano; le zone furono a loro volta suddivise in « regioni », sotto il comando di un sottotenente; e ogni regione venne infine divisa in più « settori », dove operavano autorità militari minori. Il termine «autorità militare» era formale, in quanto i gradi avevano [...]

[...]enza serie disparità di trattamento, in rapporto alle funzioni. L’A.L.N. si diede Una rigida disciplina militare. Parallelamente ai combattenti delle unità regolari cominciarono ad operare i mussebilin, ossia i resistenti nelle organizzazioni clandestine delle zone non occupate; e i fidehin, speciali reparti di sabotatori, operanti nelle zone occupate.

Pochi mesi dopo l’apertura di un secondo fronte, il F.L.N. conseguì i primi significativi successi politici: l’U.D.M.A. di Ferhat Abbas (dicembre 1955) e l’Associazione degli Ulema (gennaio 1956) aderirono alla lotta armata, si sciolsero in quanto tali ed entrarono a far parte del F.L.N.. La « ribellione » entrava così in una fase di guerra stabile, nazionale e popolare, contro l’invasore francese. Il 1956 e il 1957 furono due anni decisivi della guerra di liberazione. In questo periodo

il F.L.N. consolidò il suo potere nelle zone liberate, ottenne l’adesione alla guerra delle più larghe masse della città e della campagna, diede vita a una serie di organizzazioni

operaie (U.G.T.A.[...]

[...]ocumento indicava la massima politicizzazione delle unità combattenti, cosa che portò alla nomina di un « commissario politico » in ogni unità; alla costituzione di sezioni del

F.L.N. in ogni centro abitato; alla fondazione di un giornale del F.L.N. (il Moudjahid); all’inizio di un’attività internazionale presso i governi amici e alle Nazioni Unite; alla costituzione di un Consiglio della rivoluzione (C.N.R.A.) di 34 membri 3 di un Esecutivo (C.C.E.) di 5 membri. Furono infine fissate dal congresso alcune norme di governo per i territori liberati e per quelli ancora occupati, concernenti il reclutamento militare, l’amministrazione della giustizia, i rifornimenti, l'esazione delle imposte, ecc..

Alla fine del 1956 la saldatura tra

F.L.N. e popolo algerino era completa. Lo sciopero generale dell’1.11. 1956 ad Algeri (che doveva ripetersi per otto giorni, dal 26 gennaio ai 4 febbraio del 1957) dimostrò che l’azione politica e di lotta del

F.L.N. aveva ormai radici profonde anche tra le masse urbane. Sempre negli stessi mesi, l’A.L.[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 303

Brano: [...]tà politica che ne sarebbe potuta scaturire.

Nonostante quel fallimento a livel

lo statale, non vennero a mancare iniziative miranti a raggiungere forma federalista in settori specifici. In Italia, il movimento di Rossi, Spinelli e Rollier aveva tenuto convegni a Milano (settembre 1945), Firenze (gennaio 1946) e Venezia (I Congresso, ottobre 1946). Nell’ottobre 1950, a Grutli (Svizzera), era nata l’idea di uh Consiglio dei Comuni d'Europa [C.C.E.) che difatti fu costituito nel gennaio successivo. Nel 1951 il Movimento europeo promosse la Campagna europea della gioventù [C.E.J.). Nel 1952, un gruppo di docenti universitari costituì VAssociazione degli universitari di Europa. Nel 1953 si ebbe il lancio della Giornata europea della scuola. Nel 1955 nacque il Centro internazionale di formazione europea. Nel 1956 fu costituita l’Azione europea federalista; nello stesso anno si ebbero il Congresso del popolo europeo [C.P.E.) e VAssociazione europea degli insegnanti [A.E.D.E.). Il 18.5.1955 il ministro degli Esteri del governo olandese trasmise ai membri della C.E.C.A. un piano di inte[...]

[...]cambi, associazioni fra le più svariate categorie di operatori economici.

Resta da analizzare, e su tale punto le valutazioni sono fra le più discordi, se la C.E.E. e la C.E.E.A. rappresentino qualcosa di nuovo ai fini di una federazione politica. Genuino entusiasmo e calcoli politici a lunga scadenza si sono intrecciati nelle due iniziative. Intesi a realizzare un'unità economica, questi progetti possono presentare una certa probabilità di successo; se invece miranti a realizzare un’unità politica, essi sono chiaramente destinati a scontrarsi con una realtà ben differente da quella ipotizzata dai loro più convinti e sinceri assertori.

La Germania Federale ha sempre visto qualsiasi conato unionista come mezzo ideale per poter tornare con pienezza di diritti in un consesso mondiale; inoltre, nell’era di Ade

nauer, essa ha forse sperato di poter rafforzarsi e, sfruttando ed acuendo i contrasti fra U.R.S.S. e U.S.A., uscire al più presto dalla condizione di minorità in cui l’ha posta la sconfitta nazista. A ciò si aggiungano i peri[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine C.C.E., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---A.E.D.E. <---A.L.N. <---Agraria <---Ben M <---Biudiaf Bitat <---C.E.C.A. <---C.E.D. <---C.E.E. <---C.E.E.A. <---C.E.J. <---C.N.R.A. <---C.P.E. <---C.R.U.A. <---Comitato Rivoluzionario di Unità <---Consiglio dei Comuni <---Consiglio della rivoluzione <---F.L.N. <---Francia a Dien Bien Phu <---Francia di De Gaulle <---Front de Libération National <---Fronte di Liberazione Nazionale <---L.D. <---Libération National <---M.T. <---O.S. <---U.D.M.A. <---U.G.C.A. <---U.G.E.M.A. <---U.G.T.A. <---U.R.S.S. <---U.S.A. <---d'Action <---d'Europa <---federalista <---immobilismo <---nazionalismo <---nazista <---pluralismo <---socialista <---unionista



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