Biblioteca Digitale Autorizzata-Occorrenze del nome 'A.N.P.L' da 1 a 10

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 858

Brano: [...]tti dai tedeschi poco prima della liberazione della città, il museo è invece ricco di fotografie, medaglie e cimeli. Vi si trovano, tra l’altro, tutti gli oggetti rinvenuti addosso ai martiri delle Fosse Ardeatine (v.). La prima sezione del museo venne inaugurata il 4.6.1955.

Museomonumento di Carpi

Nell’ottobre del 1961, per iniziativa dell’Associazione nazionale exdeportati politici nei campi nazisti, dei Comuni di Modena e di Carpi, deH’A.N.P.L, della comunità israelitica e di altri enti, fu deciso di erigere un monumento dedicato al deportato italiano, in ricordo del sacrificio e della resistenza degli italiani nei campi di deportazione. Per accogliere questa iniziativa fu scelta Carpi, in provincia di Modena, perché proprio nel territorio di questo comune sorgeva durante la Guerra di liberazione il campo di Fossoli (v.), prima tappa del viaggio di numerosi deportati verso i lager nazisti.

Il 10.12.1961, nel corso di una conferenza commemorativa tenuta da Piero Caieffi, venne annunciato che il mausoleo sarebbe sorto in un’ala de[...]

[...] Peressutti, Ernesto N. Rogers e dal pittore Renato Guttuso, ai quali fu poi affidata la realizzazione dell’opera. Alla stessa contribuirono poi, con loro opere, Corrado Cagli, Carlo Levi e Alberto Longoni.

La casa dei Cervi

A Campegine (Reggio Emilia), in ricordo del sacrificio dei sette fratelli Cervi (v.) fucilati dai fascisti il 28.12.1943, è stato allestito nella loro stessa casa un piccolo museo. Sorto per iniziativa del P.C.I. e deH’A.N.P.L, vi sono riuniti tutti i documenti, le fotografie e i cimeli che testimoniano il sacrificio di questa famiglia partigiana. Arricchito, col tempo, delle opere di

Uno scorcio de! Museomonu mento di Carpi

numerosi artisti italiani, il museo è meta di continue visite.

Museo di Trento

Allestito nel Castello del Buon Consiglio e annesso al Museo del Risorgimento della città, il Museo della lotta per la libertà a Trento sorse nell’immediato dopoguerra. Nel settembre 1945 vi venne inaugurata una prima mostra della Resistenza che, nel 1946, divenne mostra permanente. Essa raccoglie un vast[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 14Frontespizio ed avvertenze (Monografia/libro

Brano: Milano. Presidente deH’Associazione ex combattenti « Patrioti della Majella ». Membro della presidenza onoraria deH’A.N.P.L

E.Va. Dott. Elvira Valleri

Ricercatrice presso l’istituto Universitario Europeo.

E.Vu. Elvio Vuano A.N.P.I. di Udine.

tE.Za. Ezio Zanelli

Esponente antifascista. Responsabile politico degli emigrati nella Resistenza francese.

F.AI. Fernanda Alene

F.Am. Ing. Fausto Amodei Architetto.

tF.An. Sen. Franco Antonicelli

Presidente del C.L.N. regionale piemontese. Presidente dell’istituto storico della Resistenza in Piemonte.

F.Av. Fortunato Avanzati

Comandante della Divisione Garibaldi « Spartaco Lavagnini ». Volontario nel Gruppo di combattimento « Cremona ». Dirige[...]

[...]licista.

Fr.Fu. Dott. Franco Fucci

F.Fu. Partigiano combattente. Pubblicista.

F.Ro. Prof. Francesco Rossi

Dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana. Insegnante di Italiano e Storia a Prato.

F.Sa. Dott. Fausto Sacchelli Università di Bologna.

tF.Sc. Sen. Francesco Scotti

Commissario politico di divisione dell’Esercito repubblicano spagnolo. Vicecomandante del Comitato regionale militare piemontese. Vicepresidente dell’A.N.P.L.

tf.So. Sen. Fermo Solari

Vicecomandante generale delle formazioni « Giustizia e Libertà ». Membro del Comando generale del C.V.L..

tF.Sp. Sen. Francesco Spezzano

Esponente antifascista. Pubblicista.

F.Vi. Federico Vincenti

Comandante di formazioni partigiane in Venezia Giulia. Presidente dell’A.N.P.I. di Udine.

F.Vig. Fausto Vighi

Partigiano combattente. Segretario dell’A.N.P.I. Regionale Emilia Romagna.

XVIII

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 540

Brano: [...]imento delle qualifiche partigiane per le Tre Venezie, poi trasferito a Roma presso la Commissione nazionale riconoscimento di secondo grado fino al 1948.

In tale data, nonostante il suo brillante passato militare e la giovanissima età, per la sua appartenenza al P.C.I. (dal 1944) venne collocato d’autorità nella riserva e lasciò il servizio militare. Si dedicò quindi all’attività sindacale e giornalistica. Membro del Consiglio nazionale dell’A.N.P.L, invalido della Guerra di liberazione, è stato decorato di medaglia d’argento al valor militare e promosso maggiore per merito di guerra. È inoltre decorato della medaglia americana « Bronze Star » e cittadino onorario di Vittorio Veneto.

Pesce, Giovanni

Visone. Medaglia d'oro al valor militare. N. a Visone d’Acqui (Alessandria) il 22.2.1918; operaio. Proveniente da famiglia di modeste condizioni (emigrata in Francia nel

1923 alla Grande Combe, città industriale), iniziò a lavorare a 11 anni come guardiano di mucche e a 13 passò nelle miniere di carbone, facendo il minatore per cinqu[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 283

Brano: [...]rte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza reggiana. Organizzatore di formazioni partigiane, fu comandante della 145a Brigata Garibaldi « Franco Casoli » che, all’atto della ritirata tedesca, ebbe il compito di assicurare la difesa delle centrali elettriche di Ligonchio.

Dopo la Liberazione comandò a Reggio Emilia la Polizia economica partigiana, incaricata di reprimere M mercato nero.

È membro del Comitato provinciale deH’A.N.P.L

Orlandini, Don Domenico

Carlo. N. nel 1913, m. nel 1977; sacerdote.

Parroco a Poiano di Villa Minozzo (Reggio Emilia), all’indomani delT8.9.1943, in stretta collaborazione con la Air Force britannica, contribuì a organizzare il salvataggio di numerosi ex prigionieri di guerra alleati accompagnandoli oltre le linee del fronte, fino all’Italia liberata.

Nella primavera del 1944 si fece paracadutare sull’Appenino reggiano, con compiti di collegamento fra partigiani e Alleati. Partecipò ai combattimenti che portarono alla liberazione di Ligonchio (8.6. 1944), alla erezione della «repu[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 318

Brano: [...] Ravenna, stava preparando un attacco alla città concertato con la nostra avanzàta. Dopo la liberazione di Ravenna, la sua brigata divenne una unità della Vili Armata e partecipò alla rotta finale dei tedeschi ». Nella battaglia per la liberazione di Ravenna Boidrini rimase gravemente ferito e fu decorato di medaglia d’oro al valor militare.

Dopo la Liberazione è stato eletto membro del Comitato centrale del P.C.I. e presidente nazionale dell’A.N.P.L, cariche che ricopre tuttora. Deputato all’Assemblea Costituente, rieletto in tutte le successive legislature, è vicepresidente della Camera dal 1968.

Dice la motivazione della m. d’o.: « Ufficiale animato da altissimo entusiasmo e dotato di eccezionale capacità organizzativa, costituiva in territorio italiano occupato dai tedeschi due brigate di patrioti che guidava per più mesi in rischiose e sanguinose azioni di guerriglia. NeH'imminenza dell’offensiva alleata nella zona, sosteneva alla testa dei propri uomini e per più giorni consecutivi, duri combattimenti contro forti presidi tedesch[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 596

Brano: [...]ei G.A.P. della città e, da quel momento, partecipò alle più importanti azioni da questi condotte.

Nel maggio 1944 venne trasferito a Pisa, dove fu ispettore provinciale della Delegazione del Comando Brigate « Garibaldi » della Toscana. Dopo la Liberazione ricoprì incarichi organizzativi presso la Federazione comunista di Arezzo. Fu poi responsabile dell'ufficio quadri della Federazione del P.C.I. di Firenze, nonché segretario provinciale deH’A.N.P.L fino al 1957.

Massarenti, Giuseppe

N. a Molinella (Bologna) l’8.4.1867, ivi m. il 31.3.1950; sindacalista. Frequentò l’istituto tecnico a Bologna ma, dopo aver scelto di diplomarsi in ragioneria, si interessò sempre più della causa dei lavoratori agricoli. Nel 1893 si laureò in farmacologia.

Alla testa dei contadini

Negli anni in cui gli scioperi agrari si susseguivano nel Molinellese e nelle plaghe limitrofe (188687, 189091), Giuseppe Massarenti si impegnò direttamente nella battaglia per la redenzione sociale. Venticinquenne, in rappresentanza della Lega Democratica di Molinella[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 261

Brano: [...]ente sottoposto a processo, a Napoli, fu trasferito a Ventotene ove rimase fino alla caduta del fascismo.

Dopo I'8.9.1943 partecipò attivamente alla Resistenza. Membro del Comitato esecutivo del Partito d’Azione, durante l’occupazione nazista a Roma diresse con Leone Ginzburg il periodico clandestino Italia Liberà.

Dopo la Liberazione è stato redattore capo del quotidiano II Lavoro di Genova. È attualmente membro del Comitato Nazionale deH’A.N.P.L

Fanciullacci, Bruno

Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. N. a Pieve di Nievole (Pistoie) il 13.11.1919, caduto a Firenze il 15.7.1944.

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 364

Brano: [...]irenze continuò fino ai primi di settembre e nella parte settentrionale della provincia la guerra infuriò ancora a lungo, dando luogo ad altri atti di ferocia tedeschi: a Figline di Prato, il 6 settembre, furono impiccati 29 partigiani, catturati mentre scendevano a Prato.

A nord di Firenze le truppe alleate si trovarono di fronte la Linea Gotica (v.)f contro la quale per tutto l’inverno si arenò la loro avanzata. Secondo i dati raccolti dall’A.N.P.L, a Firenze e provincia si ebbero durante la Guerra di liberazione non meno di 1.500 caduti fra partigiani, deportati e vittime di rappresaglie. Il contributo dei fiorentini alla lotta contro il nazifascismo non si esaurì tuttavia con la liberazione del territorio provinciale, in quanto migliaia di ex partigiani e patrioti continuarono la lotta arruolandosi nei Gruppi di combattimento (v.).

L.Gu.G.Ve.

Bibliografia: E. Conti, Le origini del socialismo a Firenze (18601880), Roma, 1950; L. Guerrini, Il movimento operaio empolese dalle origini alla guerra di liberazione, Firenze, 1954; E. Ra[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 471

Brano: [...]to operaio », a. VI, maggiogiugno 1954; Ugo Fedeli, L. Galleani, quarant’anni di lotte rivoluzionarie (18911931), Cesena, 1956.

Gaileni, Mauro

N. a Carrara il 9.1.1923. Partecipò alla Guerra di liberazione in una unità di trasporti del Corpo italiano di liberazione.

Nel dopoguerra è stato segretario della Federazione comunista di Carrara, poi redattore deN’edizione romana de « l’Unità ». È attualmente membro del Consiglio nazionale dell’A.N.P.L

È l'autore del libro: I sovietici nella Resistenza italiana (Roma, 1967).

Gallesano

Località dell’lstria, abitata in prevalenza da italiani che dopo 1*8.9.

1943, durante la Guerra di liberazione, diedero un notevole contributo alla Resistenza.

Ebbe 120 partigiani combattenti, dei quali 27 caduti in combattimento: Antonio Giordano, Armando, Biagio e Antonio II Capolicchio; Giovanni / Fabris; Lino Pugliese; Marcello Tarticchio; Giovanni Debrevi; Romano, Matteo e Paolo Matticchio; Giovanni Demori; Michele e Giovanni Deghenghi; Giuseppe Tesser; Pietro Delcaro; Antonio e Giordano De[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 359

Brano: [...]ibertà. Con Sereni (del P.C.I.), Pertini (del P.S.I.U.P.) e Valiani (del P.d’A.) fece parte, quale elemento tecnico, del Comitato insurrezionale costituito dal C.L.N.A.I., contribuendo alla elaborazione e all’esecuzione del piano per l’insurrezione di Milano.

Dopo la Liberazione rientrò nella Giustizia militare, raggiungendovi il grado di colonnello. Si congedò nel 1954, per dedicarsi alla professione forense. È attualmente vicepresidente deH’A.N.P.L di Milano e membro del Comitato nazionale delI’Associazione.

M.Fan.

Libia, Colonia di

Già possedimento turco, la Libia

fu colonia italiana dal 1912 al 1943,

quando venne occupata dalle truppe britanniche.

La guerra di Libia (1911)

Nei primi anni del secolo gran parte dell’opinione pubblica italiana,

successivi

Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine A.N.P.L, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.

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