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tipologia: Citazione o Istanza descrittiva di Articoli o Parti di Opere Complesse; Id: 373+++


Area dell'identificazione
Forme primaria nome
Giovanni Boccaccio, Decameron - [1927] Ottava giornata : nella quale, sotto il reggimento di Lauretta, si ragiona di quelle beffe che tutto il giorno o donna ad uomo, o uomo a donna, o l’uno uomo all’altro si fanno.   
Area delle relazioni generali
Relazioni multiple ++
Giovanni Boccaccio, Decameron - [1927] Giornata ottava - Introduzione+++ [sequenza]: Catena monodirezionale+++
Giovanni Boccaccio, Decameron - [1927] Giornata ottava - Novella prima : Gulfardo prende da Guasparruolo denari in prestanza, e con la moglie di lui accordato di dover giacer con lei per quegli, sì gliele dà, e poi in presenzia di lei a Guasparruolo dice che a lei gli diede, ed ella dice che è il vero.+++
Giovanni Boccaccio, Decameron - [1927] Giornata ottava - Novella seconda : Il Prete da Varlungo si giace con monna Belcolore; lasciale pegno un suo tabarro; e accattato da lei un mortaio, il rimanda e fa domandare il tabarro lasciato per ricordanza; rendelo proverbiando la buona donna.+++
Giovanni Boccaccio, Decameron - [1927] Giornata ottava - Novella terza : Calandrino, Bruno e Buffalmacco giù per lo Mugnone vanno cercando di trovar l’elitropia, e Calandrino se la crede aver trovata; tornasi a casa carico di pietre; la moglie il proverbia, ed egli turbato la batte, e a’ suoi compagni racconta ciò che essi sanno meglio di lui.+++
Giovanni Boccaccio, Decameron - [1927] Giornata ottava - Novella quarta : Il proposto di Fiesole ama una donna vedova; non è amato da lei, e credendosi giacer con lei, giace con una sua fante, e i fratelli della donna vel fanno trovare al vescovo suo.+++
Giovanni Boccaccio, Decameron - [1927] Giornata ottava - Novella quinta : Tre giovani traggono le brache ad un giudice marchigiano in Firenze, mentre che egli, essendo al banco, teneva ragione.+++
Giovanni Boccaccio, Decameron - [1927] Giornata ottava - Novella sesta : Bruno e Buffalmacco imbolano un porco a Calandrino; fannogli fare la sperienzia da ritrovarlo con galle di gengiovo e con vernaccia, e a lui ne danno due, l’una dopo l’altra, di quelle del cane confettate in aloè, e pare che l’abbia avuto egli stesso; fannolo ricomperare, se egli non vuole che alla moglie il dicano.+++
Giovanni Boccaccio, Decameron - [1927] Giornata ottava - Novella settima : Uno scolare ama una donna vedova, la quale, innamorata d’altrui, una notte di verno il fa stare sopra la neve ad aspettarsi; la quale egli poi, con un suo consiglio, di mezzo luglio ignuda tutto un dì la fa stare in su una torre alle mosche e a’ tafani e al sole.+++
Giovanni Boccaccio, Decameron - [1927] Giornata ottava - Novella ottava : Due usano insieme; l’uno con la moglie dell’altro si giace; l’altro, avvedutosene, fa con la sua moglie che l’uno è serrato in una cassa, sopra la quale, standovi l’un dentro, l’altro con la moglie dell’un si giace.+++
Giovanni Boccaccio, Decameron - [1927] Giornata ottava - Novella nona : Maestro Simone medico, da Bruno e da Buffalmacco, per esser fatto d’una brigata che va in corso, fatto andar di notte in alcun luogo, è da Buffalmacco gittato in una fossa di bruttura e lasciatovi.+++
Giovanni Boccaccio, Decameron - [1927] Giornata ottava - Novella decima : Una ciciliana maestrevolmente toglie ad un mercatante ciò che in Palermo ha portato; il quale, sembiante faccendo d’esservi tornato con molta più mercatantia che prima, da lei accattati denari, le lascia acqua e capecchio.+++
Giovanni Boccaccio, Decameron - [1927] Giornata ottava - Conclusione+++


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